Un fermaglio tra il pelo: idee moda per Fido

Alcune razze di cani, a pelo lungo, hanno spesso ciuffi di pelo che ricadono sul muso, rendendo difficoltosa la visione del nostro amico a quattro zampe. Girovagando per la rete mi sono imbattuta in una serie di prodotti, fermagli e forcine per cani, certamente simpatici e divertenti.

Vi propongo una bella fotogallery delle ultime novità in tema di accessori pelo di Fido. Troverete fermagli con gli strass, a forma di corona, di fiorellini, colorarti e luccicanti. Tutti i fermagli sono fatti a clip, per permettere una perfetta vestibilità e facilità nel loro uso.

Cane indiano cacciato di casa, per aver accettato cibo da “intoccabile”

Le usanze di Paesi come l’India, per noi che ci troviamo lontani geograficamente e a livello di tradizioni, possono apparire piuttosto bizzarre, ma a volte si verificano eventi che superano addirittura ogni più incredibile aspettativa. Come la recente storia che ha coinvolto un cane, appartenente ad una famiglia benestante che si è visto sbattere fuori casa, semplicemente perchè il suo istinto animalesco lo ha portato ad accettare del pane da una donna appartenente alla categoria sociale dei “dalit”, gli “intoccabili”. Un peccato imperdonabile, anche se si tratta di un amico a quattro zampe che, quindi, non è stato più degno di essere allevato, secondo le credenze di un villaggio dello stato centrale del Madhya Pradesh.

Pro Plan Dog Training: il progetto si sposta a Napoli

A Napoli sta per iniziare il Pro Plan Dog Training, un vero e proprio corso di educazione cinofila gratuito e aperto a tutti per imparare trucchi, segreti, regole e suggerimenti per una perfetta relazione con il proprio cane, serena ed armoniosa: un corso per aiutare cane e padrone a conoscersi meglio e capirsi a vicenda.

Il corso si sviluppa attraverso tre weekend consecutivi, in cui per l’intera giornata, Napoli si trasformera’ nella capitale dell’educazione per gli amici a quattro zampe. Gli istruttori cinofili e Medici Veterinari-nutrizionisti Purina saranno a disposizione di tutti per insegnare a cani e proprietari l’abc per una relazione corretta e responsabile. Ma prima di imparare le regole di base, un test teorico e pratico degli esperti Purina valutera’ da 1 a 10 il grado di affinita’ tra cane e proprietario cosi’ da consigliare azioni e comportamenti specifici per migliorare il rapporto.

Patrocinato dal Comune di Napoli, il Pro Plan Dog Training si terrà nelle giornate del 2-3 e 9-10 ottobre. Il corso e’ strutturato su due livelli (base e avanzato) e i temi scelti affrontano situazioni tipiche della vita in citta’ (ottenere le posizioni di seduto e fermo, passeggiare al parco in presenza di altri cani), quelli più comuni nei quali ci si imbatte ogni giorno.

Educare il cane all’attenzione, essere il capobranco (parte 2)

cane attento
cane attento
Abbiamo visto in http://www.tuttozampe.com/educare-cane-attenzione-capobranco-pt1 che per avere l’attenzione del cane bisogna essere riconosciuti come maschio alfa del gruppo, oltre ad essere coerenti ed organizzare il momento del pasto bisogna anche controllare dove il cane dorme. Bisogna abituare il cane a dormire da solo, il leader dorme nella stanza migliore, se questo non è possibile il cane non deve mai salire sul letto, nemmeno su sedie e divano.
Un altro comportamento da tenere è il cambio di stanza, oltre che per essere riconosciuti come leader è utile per tenere in sicurezza il cane, il padrone è il primo che valica una soglia, se il cane tenta di entrare per primo gli si fa notare ignorandolo che non è il comportamento giusto, magari chiudendo la porta e lasciandolo solo nella stanza per poco tempo, dopo di che si riaprirà la porta ignorandolo per alcuni minuti continuando a fare qualcosa che non lo coinvolge.

Pet Click: il protagonista di questa settimana è Pippo

Pippo, il cane di Federico da Ravenna, ha una triste storia alle spalle: è stato infatti abbandonato da piccolo insieme alla madre ed è praticamente cresciuto in un canile.

Adesso però è stato adottato ed è il cane più felice del mondo! Ha sette anni ed è un gran giocherellone: appena sente la parola pallina scatta sull’attenti pronto a giocare!

Cani in ufficio, in Austria serve il patentino

Sei fuori tutto il giorno per lavoro e non sai a chi lasciare il tuo amico a quattro zampe? Nessun problema: in Austria lo puoi portare con te in ufficio, basta che sia munito di un patentino. E datori di lavoro permettendo, ovviamente!
A valutarne l’idoneità una serie di test sul comportamento dell’animale nei confronti degli altri esseri umani, sulle sue reazioni in situazioni di stress (il cane rimane calmo o diventa aggressivo?) e sul suo feeling con il proprietario.

Pet Click, la foto del tuo amico a quattro zampe!

Questo bellissimo e dolcissimo cagnolone è Willy Wonka ed è l’amico a quattro zampe di Paola: Willy è stato abbandonato a Pasqua vicino ad un cassonetto, vicino al cadavere dei fratellini, abbandonati con lui e investiti da un’auto, solo e spaventato.

Paola l’ha preso con se e da quel momento sono inseparabili: ora è un matto giocherellone, terribilmente geloso quando Paola accarezza i gatti, adora giocare con la pallina e con il topo finto dei mici! Vista la tenera età, pochi mesi, c’è una sola parola per descriverlo: giocherellone ed iperattivo!

Perché il cane ama i cattivi odori?

Perché il cane ama i cattivi odori? Ovvero, forse sarebbe meglio dire, come mai il nostro amico a quattro zampe sembra avere una passione smisurata per quelli che noi avvertiamo come lezzi maleodoranti?
Ce lo chiediamo spesso quando, dopo aver faticato ore ed ore, per lavare, spazzolare, ripulire fino all’ultimo pelo, profumare il nostro cucciolo, alla prima uscita da solo in giardino, o anche durante una passeggiata al parco con noi, il nostro pet si precipita sulla prima cacca che gli si para davanti, andandosela spesso a cercare, rovistandoci dentro con il muso, annusando, fiutando.

Lo stesso accade quando il cane, passeggiando con noi lungo un sentiero di campagna, avvista la carcassa di un animale morto, e mentre noi ci godiamo l’aria pulita e fresca, lui non vede l’ora di avvicinarsi a quel tanfo insopportabile quasi come un detective che debba scoprire le cause del decesso. Ebbene, da dove deriva tutta questa curiosità morbosa e tutto questo interesse per carcasse di animali morti, feci, rifiuti organici e quant’altro che emani un lezzo insopportabile?

Alimentazione cani: come calcolare le dosi per la pappa

I proprietari di cani lo sanno bene: l’alimentazione ed il corretto dosaggio della pappa sono una delle preoccupazioni maggiori per quel che attiene il benessere del nostro amico a quattro zampe. Quante volte al giorno deve mangiare? Quali sono le dosi consigliate? Con questa mini guida cercheremo di dare una risposta ai maggiori dubbi che possono assalire i neo proprietari.

I pasti andranno calibrati a seconda dell’età del cane: più frequenti dallo svezzamento fino ai due mesi, meno frequenti nell’età adulta. Per quel che attiene i cuccioli in linea generale si deve tener conto dei seguenti canoni pappa:

1) dallo svezzamento fino a due mese: quattro pasti al giorno
2) dai tre mesi fino a quattro mesi: tre pasti al giorno
3) dai cinque mesi fino ad un anno: due pasti al giorno

Oltre l’anno sarebbe consigliabile un solo pasto al giorno oppure due pasti ma leggeri: il veterinario saprà comunque consigliare la giusta dose in relazione al cane ed al tipo di attività fisica che compie. E’ consigliabile che tra un pasto e l’altro trascorrano circa otto ore, per consentire una più completa digestione: una regola suggerisce di considerare un pasto come importante e principale mentre l’altro più leggero tanto per evitare l’insorgere dello stimolo della fame.

Quando il cane ha paura

A quanti di voi sarà capitato di avere a che fare con un cane pauroso, che si nasconde al minimo rumore e tende a non socializzare con gli altri cani ma a fuggire alla loro vista? Si tratta di una situazione veramente molto comune che non deve essere bè banalizzata nè trascurata: il cane deve superare le sue paure con il nostro aiuto. In primo luogo occorre tenere in considerazione che la paura può essere generata o da una scarsa socializzazione nei primi mesi di vita o da un evento traumatico che ha segnato il nostro cucciolo.

Un cucciolo cresciuto in un ambiente povero di stimoli potrà manifestare in età adulta una generale paura, insicurezza e timore in varie situazioni: il cane avrà quindi un atteggiamento preoccupato e ansioso nei confronti sia degli altri animali che degli esseri umani che delle novità in generale. Un cane che è sempre cresciuto in un ambiente tranquillo e sereno, catapultato in un luogo pieno di colori, suoni, persone, stimoli, certamente potrà manifestare ansie e timori.

Per curare la paura è importante infondere coraggio aiutando l’animale a capire che è al sicuro e che non ha nulla di cui preoccuparsi: un atteggiamento sereno e composto, per sdrammatizzare la situazione,, è perfetto ed infonderà calma anche al nostro amico a quattro zampe. Se ha paura degli altri cani non spingiamolo a tutti i costi verso di loro ma poniamolo in contatto con animali calmi e tranquilli, in modo che piano piano possa socializzare ed imparare a rispettare gli altri cani.

Stress post-traumatico, anche i cani ne soffrono: la storia di Gina

Anche i cani soffrono di stress post-traumatico. Lo dimostra il caso di Gina (la vedete nelle foto), un pastore tedesco in cura dopo essere rientrata dall’Iraq. Il cane che in guerra aveva il compito di rintracciare gli esplosivi, al suo ritorno a casa (in Colorado, USA), dopo sei mesi di missione, si rifiutava di entrare in qualunque stanza.

E fa discutere, proprio in questi giorni, dopo le proteste sollevate dall’ENPA (l’Ente Nazionale Protezione Animali), l’utilizzo di animali come soldato in operazioni militari di vario genere. Non solo cani per identificare gli ordigni, ma anche leoni marini impiegati come kamikaze, asini imbottiti di esplosivo e impiegati in missioni suicide, ratti, furetti, api impiegati su campi minati. Terribile, vero?

Il taglio delle unghie: un gesto d’amore

In estate il nostro amico a quattro zampe corre nell’erba, si rotola felice in spiaggia, passeggia tra i boschi freschi: insomma si tratta di un periodo molto divertente e pieno di libertà durante il quale non dobbiamo dimenticare di controllare le sue zampe, soprattutto quando notiamo che il cane le lecca con una certa frequenza: in tal caso attenzione perchè potrebbe essersi ferito o avere qualcosa conficcato tra le unghie che gli da fastidio.

Le unghie vanno tagliate con frequenza, soprattutto se il nostro cane vive in casa e non ha la possibilità di correre all’aperto su superfici dure e grattare la terra per limarle: il pericolo è che le unghie si possano incurvare su se stesse, con la conseguenza di una fastidiosa penetrazione nella carne del polpastrello. Per stabilire se le unghie sono lunghe fate una piccola prova casalingha: appoggiate il vostro animale sul piano di un tavolo, se le unghie toccano il tavolo, vanno accorciate.

Per il taglio si possono utilizzare delle tronchesi e tagliaunghie: l’operazione deve essere effettuata da un esperto di tolettatura animale o con la massima precisione, infatti non si deve intaccare la polpa dell’unghia ma tagliare unicamente la parte di unghia sporgente. All’interno dell’unghia canina infatti è posta una parte carnosa che è chiamata polpa dell’unghia, una zona ricca di vasi sanguigni e di diramazioni nervose, che non raggiunge l’estremità libera della parte cornea ma si arresta qualche millimetro prima.