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Educare il cane all’attenzione, essere il capobranco (parte 2)

cane attento
Abbiamo visto in http://www.tuttozampe.com/educare-cane-attenzione-capobranco-pt1 che per avere l’attenzione del cane bisogna essere riconosciuti come maschio alfa del gruppo, oltre ad essere coerenti ed organizzare il momento del pasto bisogna anche controllare dove il cane dorme. Bisogna abituare il cane a dormire da solo, il leader dorme nella stanza migliore, se questo non è possibile il cane non deve mai salire sul letto, nemmeno su sedie e divano.
Un altro comportamento da tenere è il cambio di stanza, oltre che per essere riconosciuti come leader è utile per tenere in sicurezza il cane, il padrone è il primo che valica una soglia, se il cane tenta di entrare per primo gli si fa notare ignorandolo che non è il comportamento giusto, magari chiudendo la porta e lasciandolo solo nella stanza per poco tempo, dopo di che si riaprirà la porta ignorandolo per alcuni minuti continuando a fare qualcosa che non lo coinvolge.
Quindi entra sempre prima il maschio alfa (il conduttore) e poi il cane che deve entrare solo quando gli viene permesso di entrare, se il cane tende a valicare la soglia prima di noi si procede insegnandoli il comando “fermo” e un richiamo (che può essere “vieni” oppure il nome), dopo un po’ di tempo verrà automatico attendere l’invito, per far questo vedremo che il clicker risulta un metodo molto efficace. Molte persone spaventano il cane chiudendo la porta in maniera plateale inducendolo a pensare ad un grande morso, questo metodo fa solamente spaventare il cane e non funziona in caso di cancelli o passi carrabili, che sono le maggior fonti di pericolo in passeggiata.
Nessuno salta addosso al leader, serve anche per non infastidire le altre persone, un pastore maremmano di 40 kg che salta addosso alla zia di 90 anni può essere molto spiacevole, quindi il cane deve saltare solo quando glielo diremo noi, vedremo anche in questo caso come controllare il salto ad esempio con l’hula hop.

Se siete riusciti ad educare in modo idoneo il cane dopo almeno due mesi di convivenza vedrete che presterà molta attenzione guardandovi spesso, con questo comportamento si definisce l’attenzione del cane, si nota particolarmente durante la condotta al guinzaglio, che all’inizio il cane tiri è normale, il comportamento va corretto, ma se non vi guarda minimamente badando solo a quello che lo circonda vuol dire che bisogna rinforzare l’attenzione.
Nel prossimo articolo passeremo alla pratica e vedremo come insegnarglielo con e senza il clicker, consiglio di leggerlo anche a chi riceve l’attenzione dato che verranno spiegati i basilari del clicker training.

1 commento su “Educare il cane all’attenzione, essere il capobranco (parte 2)”

  1. Spesso quando il proprietario di un cane si rivolge a professionisti dell’educazione cinofila e perche il cane agisce come vuole e i tentativi di ottenere un comportamento piu idoneo alle esigenze del proprietario stesso non danno risultati.

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