Feste natalizie al Bioparco di Roma

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Se amate gli animali e volete passare un Natale insieme agli amici a quattro zampe non dimenticate di recarvi al Bioparco di Roma, il quale propone per il periodo natalizio sei giornate dedicate ai bambini e agli animali.

Nei giorni di 26 e 27 dicembre e di 4, 5 e 6 gennaio, presso la sala degli Eleganti del Bioparco si svolgeranno alcune attività grazie alle quali sarà possibile conoscere meglio alcuni animali come i rettili e gli insetti, ma anche partecipare a laboratori per costruire maschere, giocattoli e festoni natalizi, usufruire dei tappetoni con giochi e costruzioni, assistere agli spettacoli dei burattini, e incontrare Babbo Natale e la Befana.

I gatti contro la peste

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Fin dall’antichità si narra dell’inimicizia che regna tra i gatti ed i topi: favole, canzoni, film, cartoni animati tutto presuppone che tra le due specie non vi possa essere amicizia. L’origine di tale rivalità risale fin dai tempi egizi, quando i gatti erano addomesticati proprio per difendere le città dai roditori: ai tempi dei faraoni infatti il grano era una delle più gradi risorse, da proteggere all’interno di immensi granai. I gatti selvatici venivano allora allevati e si insegnava loro a tenere lontani i topi dalle riserve alimentari invernali.

Dell’importanza dei gatti per la nostra società si è occupato perfino un professore universitario americano, Donald Engels, autore del saggio Storia del gatto: secondo Engels infatti il gatto ha salvato la specie umana da moltissime malattie trasmesse dai roditori. Il felino, uccidendo i topi, ha impedito il propagare di malattie pericolose e mortali: tale beneficio tuttavia è terminato nel Medioevo, periodo buio in cui i gatti venivano considerati animali diabolici e vennero sterminati a migliaia.

Venendo meno i gatti, i topi poterono aumentare considerevolmente di numero, e portare pandemie, pesti e quanto altro, ce costò la vita a milioni di esseri umani in tuta Europa. La peste propagò in Europa per oltre cinque anni ma nessuno pensò di accudire i gatti, per eliminare i roditori appestati: le credenze religiose presero il sopravvento ed i gatti non poterono aiutare la specie umana.

Vietato tenere più di un cane, succede in provincia di Verona

caniSiamo a Sanguinetto, in provincia di Verona. In questo comune una vecchia norma prevedeva il divieto di detenere più di un cane. Ogni cittadino poteva averne al massimo uno.

L’obbligo di limitarsi ad un solo amico a quattro zampe faceva parte del regolamento di polizia urbana, precisamente era l’articolo 45 del codice. E se pensate che questa assurda regola non venisse fatta rispettare, bensì fosse semplice carta straccia, siete molto lontani dalla verità. L’articolo 45 veniva usato eccome contro i cittadini che trasgredivano questo divieto, detenendo più di un cane.

Il bracco italiano, caratteristiche e comportamento

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Dopo la vittoria del cane Axel all’Eukanuba World Challenge 2009, abbiamo pensato di presentarvi le caratteristiche della razza a cui appartiene il nostro campione e cioè il bracco italiano.

Il bracco  è una razza molto antica, formatasi, probabilmente dall’incrocio del cane da corsa con un Molosso; già nell’antica Roma ed in Egitto esistevano cani per la caccia agli uccelli, e in quasi tutta Europa esistevano dei bracchi, e quello italiano è certamente fra i più antichi. Grazie alla sua costituzione fisica molto forte e alla sua attitudine all’andatura svelta, questo cane è adatto a qualsiasi genere di caccia, anche se si è formato lungo i secoli soprattutto in quella agli uccelli.

Il calendario delle studentesse 2010 contro abbandono e zoomafie (fotogallery)

gennaioTempo di calendari, tra quelli gratuiti che ci distribuiscono in tutte le salse tra negozianti, ipermercati, benzinai, fiorai e chi più ne ha più ne metta, e quelli invece che scegliamo di acquistare per dare un tocco particolare al nostro muro di casa per il nuovo anno. C’è chi opta per quelli a beneficenza, chi preferisce gli scatti sexy di modelli e modelle, chi si affida alla protezione dei Santi.

Per questo 2010 un’idea carina potrebbe essere optare per il calendario delle studentesse che in quest’edizione sceglie una veste animalista, corredandosi di splendide foto che ritraggono insieme delle stupende ragazze e dei teneri cuccioli, sia di razza che meticci.

Ancora piccoli Toy Terrier!

Anche oggi ci tuffiamo nel mondo dei Toy Terrier, questi piccoli cagnolini dalla doppia anima: quella da dolcissimi cani da compagnia, che si portano nel manicotto della pelliccia o nella borsetta, e che si tengono sulle gambe mentre stiamo accoccolati sul divano, e quella invece da Terrier, agitati cacciatori.

Black and Tan Toy Terrier (Piccolo Terrier Inglese)

black and tan toy terrierQuesto cane è originario della Gran Bretagna ed è stato ricavato dal Manchester Terrier nell’Ottocento. E’ un piccolo cane, alto tra i 25 e i 30 centimetri e con un peso che può andare dai 2,5 ai 3,5 chilogrammi. Ha la testa lunga e stretta a forma di cono, cranio piatto, tartufo nero, labbra aderenti, occhi a mandorla neri. Le orecchie sono erette e appuntite, con l’interno rivolto in avanti. Il collo è lungo; la coda non sorpassa il garretto. Il pelo è lucido, liscio e folto, il mantello può essere nero o mogano. Questo piccolo cane da compagnia, come tutti gli altri suoi cugini toy terrier, diventa un feroce cacciatore ogni volta che gli capita di incontrare topolini o piccoli animali di bosco. Nel complesso è un animale molto socievole, affettuoso, vivace e dalla spiccata intelligenza.

Un acquario in regalo? Niente panico!

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Certo non è un regalo usuale ma può capitare che per le festività natalizie si riceva in regalo un bell’acquario: per provvedere al meglio alla sua cura ed entrare nell’affascinante mondo dell’acquariofilia, ecco alcuni consigli pratici ed indispensabili. Per prima cosa occorre preparare un sistema di filtraggio meccanico o biologico in grado di smaltire le sostanze inquinanti che possono essere letali per i futuri ospiti. Fatto ciò si può passare alla fase più interessante dell’acquario, quella dell’allestimento.

Scegliamo la tipologia di habitat che vogliamo ricreare e di conseguenza la tipologia di materiali e piante che andranno utilizzate: in tal modo si creano condizioni facilmente gestibili e presto in grado di ospitare la fauna che abbiamo scelto. Dipendentemente dalla tipologia dei pesci, dovremmo scegliere tra ghiaia, sabbia, o fondo morbido, fertilizzato o non fertilizzato, arredi come leglio di torbiera oppure ciotoli, muschi e piante oppure solo pietre per ricreare biotopi tipici.

A questo punto entra in gioco la qualità che ogni acquariofilo deve avere: la pazienza! Occorrerà far maturare la vasca ed attendere che la flora batterica ed i valori chimici dell’acqua si stabilizzino per diventare ospitali: lo ricordiamo ancora una volta, è meglio attendere tra le quattro e le sei settimane prima di introdurre le prime specie di pesci, crostacei o gasteropodi, che diversamente andrebbero incontro a forte stress, potenziali avvelenamenti e quindi alla morte.

Pabs, la cintura di castità per cani (video)

pabs cintura castità caniFarà discutere, senza dubbio, e solleverà più di una polemica l’invenzione di Dexter Blanch: una cintura di castità per cani. Si chiama PABS, acronimo che sta per Pet Anti-Breeding System (sistema anti-riproduttivo per animali domestici) ed è stata progettata per impedire agli amici a quattro zampe di ingravidare le cagnette in calore. Un’alternativa alla sterilizzazione che lascia non poco a desiderare, considerati i metodi alquanto spartani con i quali si mettono a tacere gli istinti sessuali del cane.

Il cane può ovviamente espletare gli altri suoi bisogni fisiologici, ma non può accoppiarsi. Qualcuno magari riterrà opportuno farla indossare al proprio cane solo quando c’è il rischio che un altro esemplare si fiondi su di lui al parco o in casa di ospiti. Un sistema temporaneo, insomma, per arginare la sessualità prorompente del proprio animale domestico.

Toy Terrier, un mondo tutto da scoprire

Toy Terrier

Abbiamo già incontrato e imparato a conoscere, qui tra le “pagine” di TuttoZampe, i piccoli cagnolini, detti Toy, come il Maltese, il Peschinese, il Lhasa Apso, il Chihuahua, che si rivelano dei perfetti cani da appartamento, possiamo portarli in giro nella borsetta e possiamo proprio portarli sempre con noi ovunque andiamo, sono degli ottimi compagni per la famiglia e anche per le persone anziane, hanno tutta una serie di qualità che chi ama questi piccoli cagnolini conosce bene.

Abbiamo incontrato molto spesso anche i Terrier, il Fox Terrier, lo Yorkshire Terrier, il Jack Russel Terrier, il Dandie Dinmont Terrier, l’Airedale e il Welsh Terrier, lo Scottish Terrier, e insomma, abbiamo visto le caratteristiche di questi cani, di piccola e media taglia, abilissimi e vivacissimi cacciatori, ma anche dei dolcissimi cani da compagnia.

Oggi andiamo ad analizzare, in breve, alcuni piccoli Toy Terrier, nati proprio a partire dai Terrier incrociati con altri piccoli cani in modo da dar vita a delle piccole furie… che stanno nel palmo di una mano!

Puli, il cane con il pelo a corde

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La vera patria del Puli è probabilmente l’Asia centrale, ma come e quando sia giunto in Ungheria, dove si fece ben presto un’ottima fama per l’abilità e il coraggio con cui sapeva trattare cavalli, buoi e tori, non è noto. Il Puli è sempre stato usato come cane da gregge, anche perché è leggero e agile nei movimenti; durante il periodo della seconda guerra mondiale ha rischiato di estinguersi: ne erano rimasti solo due esemplari che hanno assicurato la sopravvivenza della razza.

Il Puli è una cane di medie dimensioni, piuttosto tarchiato, dal caratteristico mantello cordato che da adulto può arrivare anche a toccare il suolo; il Puli possiede un corpo quadrato dalla muscolatura abbastanza possente, con la testa piccola e corta e gli occhi a mandorla.

Le particolari corde del mantello iniziano a formarsi intorno ai sei mesi di vita, e a questo punto è opportuno dividere a mano i vari cordoni, un procedimento che, se fatto con regolarità, non impiega molto tempo ma risulta essere molto amato dal cena. Nonostante il mantello imponente, questa razza non perde il pelo, e quindi risulta essere molto adatta per chi ha problemi di allergia.

La valigia per Fido

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Durante le festività natalizie sono molti coloro che si sposteranno in giro per l’Italia, chi per trovare i parenti e chi semplicemente per il piacere di viaggiare: per chi ha amici a quattro zampe, è tempo di preparare le valigie anche per Fido! Il cane o il gatto per essere trasportato deve essere posizionato all’interno dell’apposito trasportino: la gabbia dovrà essere solida, con gli angoli smussati, una porta a griglia e numerosi fori per la ventilazione in ognuno dei quattro lati.

Meglio evitare le gabbiette di rete metallica ma preferite quelle di plastica, che risultano essere anche maggiormente comode da pulire. Tenete anche conto che le gabbiette di vimini sono vietate in aereo, e sono altresì delicate e pericolose poichè si potrebbero creare delle schegge all’interno. Ovviamente il trasportino deve essere di proporzioni adeguate alle dimensioni dell’animale, affinchè questo abbia lo spazio sufficiente per sdrairasi ma non venga scosso a destra e sinistra con gli spostamenti della vettura.

In ogni caso il cane può viaggiare in auto libero sul sedile posteriore, legato ad esempio con un apposito collare collegato alla cintura di sicurezza: il micio invece è preferibile che non venga lasciato libero, in quanto potrebbe essere molto pericoloso. In entrambi i casi cercate di tranquillizzare l’animale e di evitare che si agiti troppo, spaventato per il brusco cambiamento ambientale.

Welsh Corgi, il tallonatore, cagnolino dei folletti

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Gran parte degli esperti sostiene che le due varietà della razza, il Welsh Corgi Cardigan e il Welsh Corgi Pembroke abbiano storie separate. Fino agli anni Trenta venivano considerati come unica razza appartenente ad un unico ceppo, ma adesso le loro strade si sono scisse, anche perchè sono proprio originari di luoghi diversi e quindi il loro ceppo ancestrale è ben distinto.

Welsh Corgi (2)Fra le due razze il Welsh Corgi Cardigan è la più antica, fu infatti portato nel Galles dai guerrieri celti dell’Europa centrale, intorno al 1200 a.C. Il suo impiego gli fu assegnato dagli agricoltori del Cardiganshire, nel Galles per l’appunto, e divenne immediatamente quello di tallonatore delle mandrie. Le terre erano possedute dalla corona e agli agricoltori era permesso utilizzarne dei lembi solo per degli scopi precisi. C’era così molta competizione, per accaparrarsi pezzi di terra migliori e sempre più ampi e così i Cardigan tallonavano il bestiame, mordevano i talloni delle bestie, spingendo così le mandrie a spostarsi velocamente. Quando poi le terre vennero divise il lavoro del Corgi Cardigan finì immediatamente, e così venne incrociato con il Collie, cane da gregge per antonomasia, in modo da creare una specie ancora più raffinata per radunare e tenere insieme le mandrie.

Axel, il bracco italiano campione del mondo

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A Long Beach, in California, non c’è stato nessun dubbio: è Axel il cane campione del mondo. Il vincitore della manifestazione canina internazionale Eukanuba World Challenge 2009, è stato proprio un cane italiano, un bracco bianco e arancio di quattro anni e nove mesi di nome Axel, di proprietà di un allevatore palermitano di cani di razza. Il Challenge di Eukanuba è una gara canina molto prestigiosa alla quale possono partecipare solo pochi e selezionatissimi cani provenienti da ogni parte del mondo.

La vittoria di Axel è stata doppiamente importante: ha infatti infranto il tabù secondo il quale le razze non riconosciute in America hanno poche possibilità di vincere l’Eukanuba World Challenge. Il secondo posto del podio della manifestazione è andato alla Svezia con un cane Saluki e il terzo posto al Brasile in gara con un Wire Fox Terrier.