Il momento del bagnetto

bagno cane

Scenario apocalittico. Il bagno resterà inutilizzabile per almeno 24 ore, ci sono tre asciugamani per terra, colorati, con dei disegni simpatici, ma sono talmente tanto pieni di peli che forse non saranno più utilizzabili. La vasca è segnata da impronte di zampe, come quelle dei cartoni animati e dei fumetti, i peli sono anche qui e i prodotti di bellezza hanno ancora il tappo di svitato e un po’ di shampoo cola lungo la confezione che ha disegnato su un cane completamente zuppo. E tranquillissimo.

Un piccolo rivolo d’acqua segna il nostro percorso, e noi stessi lasciamo qualche impronta, la maglietta bagnata con delle gocce stranamente uniformi. Percorriamo il corridoio. Eccolo lì, comodamente accomodato sul divano, quello nuovo magari E’ ancora gocciolante, simpaticamente inizia a rotolorarsi per proseguire il gioco, mentre il campo di guerra e noi stessi ci arrendiamo alla furia bonaria e giocosa di un cane che proprio non ne vuole sapere di fare il bagnetto “seriamente”.

Certamente lo scenario che si presenta davanti a voi non è necessariamente questo, ci sono cani che amano fare il bagno, quelli che corrono per tutta la casa ma una volta sotto la doccia non si ribellano, e chi ha un giardino può approfittare dello spazio all’aperto, così come c’è chi evita di sperimentare e si rivolge sempre e solo al servizio di toelettatura presso negozi e veterinari. Ecco alcuni consigli per un bagno casalingo in tranquillità.

Come allevare un cucciolo: le regole per prendersi cura di un neonato a quattro zampe

allevare un cucciolo

Prendersi cura di un neonato a quattro zampe è una bella esperienza, ma è necessario sapere cosa fare: può infatti capitare di imbattersi in un trovatello rimasto senza mamma, e in questo caso non è possibile affidarsi all’improvvisazione. Vediamo insieme come allevare un cucciolo.

Innanzi tutto dobbiamo pensare al latte: quello di gatte e cagne contiene dei nutrienti che non sono presenti in quello vaccino, e quindi per completarlo bisognerà aggiungere della panna al latte di capra o di mucca; una valida alternativa sono gli alimenti in polvere appositamente formulati per l’allattamento artificiale di cani e gatti, la cui composizione chimica rispecchia il più possibile quella dei rispettivi latti materni.

Qualsiasi sia l’alimento sostitutivo scelto è importante attenersi alle dosi e alla frequenza delle poppate raccomandate secondo l’età del cucciolo e il suo peso. Il modo migliore per nutrirlo è tramite il biberon: in commercio si trovano facilmente quelli adatti agli animali, nei quali si possono praticare dei fori adatti alle dimensioni della bocca dell’animale e alla sua capacità di suzione.

Libri: Non ti lascerò mai solo

libroir3

Il libro di cui vi voglio parlare oggi, racconta una bellissima storia di amicizia tra un cane ed il suo padrone: Non ti lascerò mai solo di Giorgio Panariello. La storia è quell di Francesco, uno scapolone dalla vita interesante divisa tra lavoro, palestra, donne: ma sarà proprio una donna a fargli il regalo più bello della sua vita, un cane di razza meticcia di nome Poldo.

Poldo e Francesco sono costretti a convivere per diversi mesi, all’inzio il ragazzo è scettico e non ama molto la compagnia dell’animale, ma ben presto si dovrà ricredere: un pomeriggio, proprio quando Francesco non sopporta più il cane e decide di liberarsene in malo modo, un evento imprevedibile gli farà cambiare idea, e Poldo diventerà il fedele compagno che ha sempre cercato.

Non ti lascerò mai solo è una storia brillante, che racconta della solida amicizia nata tra un uomo ed un cane: si tratta di un’amicizia nata spontaneamente, non cercata forzatamente, sbocciata quando meno l’uomo se lo aspetta. Un’amicizia solida e complice che saprà regalae ad entrambi gioie e soddsfazioni.

Dog whisperer, collare a strangolo e torture: Cesar Millan sotto accusa

cesar millanVe ne avevamo parlato qualche tempo fa, del dog whisperer più famoso al mondo, Cesar Millan, in onda da quest’anno anche in Italia su Sky con il suo reality che salva i cani perduti e aggressivi da un’inevitabile soppressione. Casi difficili, quelli trattati da Millan, definiti spesso irrisolvibili. Eppure lui, lo stregone dei cani, aveva calmato parecchi amici a quattro zampe con disturbi del comportamento anche gravi che avrebbero messo a rischio l’incolumità delle persone.

Ebbene,  i metodi utilizzati da Cesar sarebbero ora sotto accusa dell’associazione Asetra, l’Associazione studi etologici e tutela della relazione con gli animali che è pronta ad avviare una battaglia legale per chiedere la sospensione dello show televisivo incentrato sul dog whisperer, che frutta milioni di dollari e un gran numero di ascolti.

Regali di Natale anche per cani e gatti

cani natale

Il Natale arriva anche per i nostri amici animali. Io alla mia cagnetta regalavo sempre qualcosa sia per il compleanno che per il Natale e chi mi conosceva bene sapeva che per entrare nelle mie grazie questo poteva essere davvero il gesto giusto! Senza esagerare e senza necessariamente conciare i piccoli animali come il cagnolino di questa foto possiamo far entrare i nostri amici nell’atmosfera di festa.

Il sito zooplus.it nella sua sezione Magico Natale ci propone proprio una serie di idee carine e spiritose. Il Calendario dell’Avvento per cani e per gatti ad esempio. Dietro ognuna delle 24 porticine si nasconde una golosità adatta al vostro cucciolo, pronta a soddisfare il suo palato e a farlo entrare insieme a voi nell’atmosfera di festa. Prezzo, 5,99 euro.

Se il cane invece non è il vostro e volete portare un regalo a un parente o a un amico che sapete apprezzerà il gesto simpatico allora non potete non prendere in considerazione il Box di Natale per cani! Ogni scatola ottagonale comprende dei giochini e dei biscottini natalizi, chiaramente il tutto più che adatto a un cagnolino. Sarà simpatico metterlo sotto l’albero e poi aiutare il cane a “scartare il pacchetto”. Di certo quando fiuterà l’odore di biscottini non si tirerà indietro e proseguirà da solo per scoprire cosa la scatola nasconde al suo interno. Esiste anche la versione per gatti. Prezzo, 4,99 euro.

Pointer inglese, ovvero il cane da caccia per antonomasia

pointer

Il Pointer, conosciuto anche come Pointer inglese, è il cane da caccia per antonomasia; le sue origini sono piuttosto complicate nel senso che è nato da un mix di varie razze, ma con la dicitura attuale è presente da circa ottant’anni. Il suo nome deriva dall’inglese to point, ossia indicare, perché la caratteristica principale di questa razza è il fatto che è un cane da punta, il cui compito è appunto indicare al padrone la presenza di selvaggina durante la caccia; non a caso il Pointer inglese è particolarmente rinomato per il fiuto e la velocità con cui segue la preda.

Fisicamente il Pointer possiede la testa larga sopra ad un collo piuttosto lungo; il corpo è potente e robusto, ma anche aggraziato ed elegante, le zampe sono lunghe e muscolose con i piedi tondi. Il mantello ha il pelo corto e liscio, di colore soprattutto bianco, con macchie che vanno dall’arancione al nero e al marrone, ma può essere anche tutto in tinta marrone.

Dal punto di vista del carattere, il Pointer è un cane molto intelligente ed attivo, è particolarmente leale nei confronti del padrone e per niente aggressivo; essendo un cane pieno di energia e molto giocherellone, è decisamente paziente con i bambini e sa adattarsi a tutte le situazioni.

Caffaro, il cane eroe

BulldogChampsBossWhiteEnglish

Oggi presentiamo un cane che non molti conoscono ma che è stato importantissimo per il nostro esercito durante la terza guerra per l’indipendenza italiana: Caffaro. Caffaro era un cane al servizio dell’esercito, in particolare nel corpo volontari guidati niente meno che da Giuseppe Garibaldi, era di razza bulldog ed apparteneva al sottotenente Giulio Grossi, originario di Venezia. Questi era legatissimo all’animale, tanto che se lo volle portare al seguito durante le spedizioni garibaldine.

Nel 1866 Caffaro insieme al suo proprietario, prese parte alla nota battaglia del Ponte Caffaro, combattuta tra i garibaldini ed i soldati austriaci: durante la fervida battaglia, il cane si rese conto che tra due uomini vi era un pericoloso scontro corpo a corpo.

Lo scontro in particolare avvenne tra Giovanni Battista Cella, bersagliere volontario, e Rudolf Ruzicka, capitano austriaco: il combattimento avvenne sul ponte, sembrava quasi che il sassone avesse la meglio quando, all’improvviso, Caffaro reagì prontamente, ferendo il capitano avversario con dei morsi alle gambe. In questo modo fece si non solo che Ruzicka fosse fatto prigioniero, ma aiutò anche i soldati italiani a catturare un altro prigioniero avversario, il tenente austriaco Suchonel. Si racconta anche che Ruzicka reagì contro il cane ferendolo.

(C)ave Canem, i cani di Pompei in adozione in tutto il mondo

cave canemTrovare una famiglia ai cani randagi che vivono nel degrado delle rovine di Pompei, facendo poco onore ad un sito archeologico tra i più famosi e visitati al mondo. Con questo nobile intento è partito il progetto (C)ave Canem, patrocinato dalle associazioni animaliste Lav, Enpa e Lega Nazionale per la difesa del cane e con il sostegno del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

I cani che si aggirano in mezzo agli scavi, affamati e scheletrici, incutendo timore nei visitatori e suscitando la pietà degli animalisti, sono ufficialmente adottabili in tutto il mondo. Su volontà del commissario delegato Marcello Fiori, che spiega in una nota all’Ansa:

Una iniziativa di legalità e di civiltà. Il randagismo aveva dato di Pompei una immagine pessima, i cani non devono essere eliminati ma curati, non restare negli scavi per sempre. Il nostro obiettivo è infatti far trovare loro una famiglia.

Operazioni di pronto soccorso per il cane

pronto soccorso cani

Il sito www.cani.net tra le sue numerosissime sezioni riporta anche alcuni brevi suggerimenti per il primo soccorso, nel caso in cui il vostro cane fosse ferito o avesse un malore. Gli accorgimenti in fondo sono simili a quelli che si dovrebbero avere per gli esseri umani, ma analizziamoli a seconda dei casi.

Innanzi tutto subito dopo aver agito, velocemente, visto che spesso questi interventi possono salvare la vita del cane, bisogna portarlo immediatamente dal veterinario, e non credere di aver tamponato la situazione per un tempo lungo, visto che è sempre bene che sia un medico ad assicurarsi che tutto sia a posto.

Per effettuare alcune azioni bisognerà bloccare il cane, esiste una tecnica per ogni tipo di esemplare. Con i cuccioli basta prenderli per la collottola. I cani di taglia media vanno abbracciati sotto la testa, e l’altro braccio va messo intorno al corpo, e bisogna in contemporanea trattenere una zampa anteriore. Per i cani di taglia grande ci vogliono due persone: la parte anteriore andrà presa come per i cani di taglia media, ma vista la stazza c’è bisogno di altre due braccia che tengano anche la parte posteriore!

Omeopatia per cani e gatti: le cure alternative per gli animali

omeopatia animali

Secondo stime recenti sono circa 10 milioni gli italiani che preferiscono l’omeopatia alla medicina tradizionale, e ora, sembra che questa tendenza si sia allargata anche sugli animali domestici: pare, infatti, che sempre più proprietari di cani e gatti preferiscano far curare i loro amici a quattro zampe con terapie alternative.

Non solo cani e gatti; ad essere affidati alle cure dei veterinari omeopati sono anche criceti, tartarughe, canarini e addirittura pesci rossi. I numeri sono tutti dalla parte di questi medici: oltre ad essere molto richiesti, pare che i casi da loro seguiti con le cure alterativi, abbiamo gli stessi esiti positivi di quelli curati con la medicina tradizionale.

L’omeopatia veterinaria, non è però nata sulla scia di una moda; è dal 1989 che a Cortona, in provincia di Arezzo, è stata istituita la Scuola superiore internazionale di medicina veterinaria omeopatica, che insegna, anche ai veterinari tradizionali, i segreti della medicina omeopatica applicata sugli animali. Gli italiani sono i terzi in Europa per numero di veterinari che, accanto alla medicina classica, propongono quella omeopatica: ben 500 a fronte dei 700 della prima in classifica, cioè la Francia.

San Guinefort, il cane dei miracoli

LEVRIERO

Oggi racconteremo la storia di San Guinefort di Borgogna, un cane levriero che visse nel 13° secolo e che fu oggetto di devozione popolare al pari di un santo: la sua storia sa dell’incredibile ma si tratta di un fatto realmente accaduto. Secondo la leggenda, Guinefort era un cane addetto alla guardia di un castello, nel quale viveva un ricco signore con il proprio figlio neonato.

Un giorno il padrone andò a caccia, lasciando il neonato nella sua culla ma quando tornò vide che la stanza era malmessa, la culla rovesciata e il proprio cane aveva la bocca piena di sangue: il bambino sembrava sparito, così il padrone pensò che Guinefort l’avesse prima ucciso e poi se ne fosse cibato.

Il cane venne ucciso seduta stante ma pochi istanti dopo il padrone del maniero senti gridare: si trattava del bambino, al sicuro sotto la culla, mentre sul pavimento vi era il cadavere di una vipera. Si rese quindi conto che il proprio cane non aveva fatto altro che salvare il suo bambino da morte certa, affrontando ed uccidendo la vipera: subito il cavaliere si pentì e decise di seppellire il cane con tutti gli onori.

Somministrare i farmaci al cane

dare pillola al cane

Il veterinario ha individuato il problema del vostro cane e ha somministrato una cura che comprende la somministrazione di farmaci. Fin qui tutto liscio. Ma non tutti i proprietari di amici a quattro zampe sono così fortunati da avere un cane che ingoia tutto quello che gli viene offerto. Come fare dunque a risolvere il problema? Una domanda che si pongono in molti e che per tanti sembra un obiettivo irraggiungibile, se non con mille difficoltà ogni volta che è l’ora della pillola.

Ma come fare a rendere più agevole e meno traumatico per noi e per il cane il momento delle medicine?
Per quanto riguarda i farmaci in pillole il metodo più semplice è quello di avvolgerli in fette di formaggio, o di qualche altro cibo gustoso di cui il vostro cane sia estremamente ghiotto. Non con tutti i cani, però, questo metodo funziona.

Influenza canina: cos’è e come proteggere il proprio cane

influenza canina

Come abbiamo già detto a proposito del gatto dello Iowa che aveva contratto l’influenza A, gli animali domestici possono prendere l’influenza dai padroni ma non possono trasmetterla agli umani; ma l’influenza di tipo A non è la sola da cui dobbiamo proteggere i nostri animali, soprattutto i cani.

I cani sono stati ritenuti immuni dall’influenza fino al 2004, anno in cui il virus di una nuova influenza canina è stato riscontrato in alcuni levrieri inFlorida; all’inizio il fenomeno sembrava limitato solo all’ambiente delle corse canine, ma nel 2005 iniziò ad interessare anche i cani che vivevano nei canili e poi quelli domestici.

Pet care robot, il baby sitter elettronico per non lasciare mai soli gli animali domestici

pet care robotPuò essere difficile lasciare un animale domestico da solo in casa, anche se si tratta solo di un paio di giorni. Soprattutto se il nostro cane/gatto non ama la solitudine nè tantomeno gradisce l’intrusione del pet sitter o del vicino di casa che ci sostituisce nelle cure durante la nostra assenza. Per tranquillizzare i proprietari di cani e gatti che sono ansiosi alla semplice idea di allontanarsi dal proprio amico a quattro zampe, ci pensa il Pet Care Robot, un vero e proprio robot da compagnia che bada a Fido quando non siete fisicamente presenti.

Molto simile ad un altro marchingegno, il Rovio WowWee, il Pet Care Robot  è una piattaforma con connessione Wi-Fi che può fungere da memoria remota per i vostri orecchi ed i vostri occhi, tramite un’interfaccia web. Diversamente dal Rovio, però, c’è anche la possibilità di giocare a distanza con l’animale, tramite un telecomando che guida una palla per tutta casa.