Barbone: il cane umano

Barbone (1)

Germania, Italia e Danimarca sostengono di essere le nazioni da cui arriva il Barbone, ma la vera discendenza di questo simpatico cane deriva dalla Francia, dove è nato il Barbet, antico cane d’acqua e Retriever di notevoli capacità. L’attuale Barbone francese era chiamato originariamente caniche, termine che derivava da chien canne, ovvero cane da canna, utilizzato per la caccia all’anatra.

Il Barbone giunse in Inghilterra dalla Indie Occidentali. Alla regina Anna fu mostrato un gruppo di questi graziosi cani che si posizionavano sulle zampe posteriori e saltellavano roteando, ballando quasi, al ritmo di musica. La regina ne rimase divertita e questa caratteristica il Barbone non l’ha mai persa. Sembra che questi cani provino davvero piacere nel divertire, come se capissero perfettamente le risate umane e facessero di tutto per generarle e ascoltarle.

Un’altra caratteristica fondamentale è quella del nuoto. Il Barbone veniva istruito per andare a recuperare le anatre nell’acqua fredda e non aveva alcun problema nel farlo perchè il suo folto e riccioluto pelo, molto spesso in corrispondenza delle articolazioni, si trasforma in una sorta di muta da sub. Bravissimo anche nella caccia, soprattutto la varietà del Barbone nano, si è dimostrato abilissimo nella ricerca dei tartufi, dentro i boschi umidi della Francia.

Le malattie dermatologiche del gatto (A-D)

malattie dermatologiche gatti A-D

Il mantello dei gatti è molto delicato: esattamente come la nostra pelle o i nostri capelli può ammalarsi, essere soggetto ad infezioni o ad attacchi batterici; vediamo insieme quali sono le malattie più frequenti e cosa fare per contrastarle.

Acne felina. L’acne felina è una malattia della pelle che si manifesta nella zona del mento e delle labbra dei gatti, e che può essere provocata da un’alimentazione sbagliata, da disfunzioni ormonali o da disturbi dell’apparato digerente. Se l’acne si manifesta in modo leggero, si formano dei punti neri nella pelle del mento, mentre se giunge l’infezione vera  e propria, appariranno delle pustole piene di pus.

La prima cosa da fare è lavare la zona colpita da acne con del sapone neutro, sciacquare abbondantemente con acqua calda e asciugare bene, ripetendo questo procedimento per molto tempo, in modo da non far diffondere l’infezione. I casi più gravi devono essere seguiti dal veterinario che prescriverà una cura antibiotica. Non si può far niente per prevenire l’acne felina se non togliere dal muso del gatto gli eventuali resti di cibo e ispezionare periodicamente le parti del più a rischio.

Conigliando in città, Milano diventa capitale del coniglio

conigliando in città foto 11Il coniglio è il terzo animale domestico più diffuso, come sarà facile immaginare viene immediatamente dopo cani e gatti. Purtroppo occupa anche un altro terzo posto, meno felice senza dubbio: quello nella lista dei pets più suscettibili di essere vittime di abbandoni. Proprio per sensibilizzare sulla delicata questione Milano sarà protagonista oggi 21 novembre 2009 della giornata dedicata al coniglio, diventando capitale per 24 ore del morbido e tenero animale.

L’iniziativa, lanciata dall’associazione Aae conigli con il patrocinio del comune milanese, mira a far conoscere meglio un pet che da qualche anno è entrato a tutti gli effetti nelle case e nel cuore di molti italiani. La manifestazione dal titolo “Conigliando in città” si svolgerà nel cuore della città, in piazza San Carlo, adiacente a corso Vittorio Emanuele, dalle ore 10 alle ore 18. Testimonial d’eccezione della giornata del coniglio Francesco Facchinetti, l’ormai celebre conduttore di X-Factor.

Pechinese: il cane leone

PECHINESE

Il cane leone del Tibet, molto noto nelle leggende orientali, somiglia al Pechinese. La storia di questo piccolo cane da tenere in mano si perde nelle dinastie dei Khan dell’antica Cina e attraversa le religioni che hanno visto il Pechinese protagonista accanto alle divinità. Il leone che era accucciato ai piedi del Buddha divenne un canide, quando il buddismo migrò dall’India alla Cina, e questo fu ritenuto giusto perchè il cane non avrebbe solo protetto il Buddha, ma lo avrebbe anche servito.

In Giappone i miti del Buddha vennero affinati e il pechinese divenne il cane di Foo. Nell’arte nipponica esso venne molto spesso dipinto accanto al Buddha e in una pittura giapponese dell’XI secolo il dio viene mostrato mentre entra nel Nirvana e accanto ai suoi discepoli si scorge anche questo cane leone, rappresentato mentre sta disteso sulla schiena , con le zampe all’aria, la tipica posa del Pechinese.

Nel 1861 durante l’invasione di Pechino da parte delle forse europee gli ufficiali inglesi e francesi si trovarono davanti a una visione paralizzante. In una stanza segreta c’era il corpo di una principessa defunta, che prima di togliersi la vita aveva chiamato i suoi cinque cani leone, che erano rimasti lì fermi e immobili a vegliare sul suo corpo senza vita.

Cura dei criceti: come allestire una gabbia

gabbia per criceto

Oggi torneremo a parlare di criceti, e in particolar modo di come allestire una gabbia confortevole per ospitare questo simpatico roditore. La caratteristica fondamentale che deve possedere la gabbia per il criceto è lo spazio: deve essere ampia e con più ripiani collegati tra loro; le sbarre devono essere solide e a poca distanza l’una dall’altra per evitare fughe improvvise, oltre che di buona qualità, nel senso che non devo scrostarsi al tatto. Evitate assolutamente di comprare gabbie piccole e contenitori di plastica senza aerazione.

Accessori indispensabili della gabbia devono essere il beverino a goccia, una mangiatoia per il cibo secco e una per quello fresco, un blocco di minerali che aiuterà il criceto a limare i denti in continua crescita, i legnetti per l’igiene dentale, la tana e la ruota. La ruota, che costituirà il massimo divertimento del vostro criceto, deve essere in plastica e assolutamente senza raggi per evitare che le zampe vi rimangano incastrate.

La casetta, ovvero la tana, è molto importante, perché in essa il vostro criceto trascorrerà gran parte della vita: oltre a dormirci vi trasporterà il materiale per il nido e vi deporrà il cibo. La lettiera da porre sul fondo della gabbia deve essere in tutolo di mais non profumato, un materiale molto assorbente e atossico.

Mrs. Chippy, un gatto in Antartide

 chippy

Oggi facciamo la conoscenza di Mrs. Chippy, un gatto soriano davvero speciale: si tratta del gatto appartenuto a Ernest Shackleton, primo spedizioniere in Antartide. Chippy accompagnò fedelmente il padrone proprio nella traversata dell’Antardine, in particolare nella spedizione denominata Endurance, dal nome della nave usata, che si svolse dal 1914 al 1917. Con lui, a bordo dell’Endurance, ci sono ventisette marinai ansiosi di compiere la traversata del continente bianco da ovest a est, oltre tremila chilometri da percorrere su slitta in centoventi giorni.

Il gatto, che era un maschio nonostante il nome femminile, venne fatto salire sulla nave dal carpentiere di bordo con uno scopo ben preciso: cacciare i roditori che vi si trovavano dentro. Ma la storia racconta che il micio venne ucciso quando la nave Endurance rimase intrappolata nella banchisa e non era più in grado di navigare. Gli uomini proseguirono a piedi ma Chippy non sarebbe stato in grado di affrontare il viggio.

Non potevamo permetterci di mantenere gli animali più deboli nelle nuove condizioni. Macklin, Crean e il carpentiere sembra che abbiano preso piuttosto male la perdita dei loro amici

si legge nel diario di bordo tenuto dal capitano nel 1915.

Cani da maschi, l’amico a quattro zampe più macho

razze cani maschiliIl cane è il miglior amico dell’uomo, e fin qui non ci piove. Ma parliamo di uomini, non intenso come genere umano, ma come rappresentanti del sesso maschile: quali sono le razze canine più adatte ai maschi? Se lo sono chiesto per gioco veterinari ed esperti di cani del sito Petplace.com, scegliendo le caratteristiche prettamente maschili degli amici a quattro zampe e identificando gli esemplari della specie più adatti a diventare i compagni di vita degli uomini.

Chissà se la classifica stilata dal sito trovi poi un riscontro diretto in quelle che sono le preferenze effettive del sesso forte. La riportiamo perchè ci sembrava una top list originale e simpatica, senza alcuna presunzione di oggettività.  Dopo il salto scoprirete dieci  tra le  specie di cani reputate più maschili.

Il cercapadrone: un sito internet per adozioni di cani e gatti

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Esiste un sito internet, nato come iniziativa di volontariato, che serve a tutti coloro siano in cerca di cuccioli, cani o gatti da adottare, per mettere in contatto persone in tutta Italia che amano gli animali e non possono sopportare l’abbandono o i maltrattamenti, così come il randagismo e tutte le situazioni di disagio in cui si trovano gli animali che vivono in strada o che restano per troppo tempo nei canili e nelle strutture che ospitano i trovatelli abbandonati o scappati da situazioni estreme e senza amore.

Ilcercapadrone.it si occupa di questo. Nella home page potete trovare i casi più urgenti, quelli dei canili in difficoltà, le adozioni che vanno fatte in tempi brevi, anche per i cani a rischio di soppressione ad esempio. Accedendo al sito trovate invece la presentazione del gruppo che ha creato questa specie di grande motore di ricerca, e che ha anche un’Associazione Onlus che si occupa di questo.

Le vaccinazioni per i cani

vaccinazioni cane

Quando decidete di adottare un cane la prima cosa da fare dopo averlo portato a casa è quella di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia per farlo vaccinare; questa operazione è molto importante, sia per la salute che vostro amico a quattro zampe, sia per la vostra. Tutte le vaccinazioni effettuate all’animale saranno registrate in un apposito libretto sottoscritto dal medico, che costituirà un registro permanente per dimostrare la storia vaccinale del cane, nel caso in cui dovrete portarlo con voi in viaggio o richiederne il passaporto.

Le vaccinazioni più comuni da fare al cane sono quelle che lo proteggono dalle principali malattie infettive che possono colpirlo, e come per gli uomini, possono essere effettuate in un’unica soluzione o con più richiami successivi. Il primo vaccino da effettuare nei cani è quello contro la Parvovirosi, ovvero la gastroenterite emorragica che porta alla disidratazione dell’animale, e, nei casi più gravi, anche alla morte; data la gravità della malattia, la vaccinazione viene praticata all’età di sei settimane.

Il Cimurro è causato da un virus che colpisce l’apparato respiratorio, quello gastroenterico e il sistema nervoso, e si manifesta con l’emissione di sostanza grigia o bianca, e, alcune volte anche con crisi epilettiche. L’unica soluzione efficace per la profilassi del cimurro è la vaccinazione, esattamente come nel caso dell’epatite infettiva, una malattia virale che colpisce il fegato dell’animale e che provoca febbre alta, vomito e forti dolori.

Bobby, esempio di amore e dedizione

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Il cane che vi vogliamo presentare oggi è Greyfriars Bobby di razza Terrier, divenuto famoso nel diciannovesimo secolo in Edimburgo, Scozia, per essere stato ben quattordici anni della sua vita di guardia e veglia davanti alla tomba del suo padrone, fino alla sua morte il 14 Gennaio 1872: una storia che sembra incredibile ma che invece è reale!

Angela Burdett-Coutts, una filantropa inglese, venuta a conoscenza dela stroardinaria storia del cane, decise di commemorarlo erigendo in suo onore una statua ed una fontana. Bobby apparteneva a John Gray, che lavorava per la Polizia di Edimburgo come guardia notturna: per due anni tutto è andato bene e la convivenza tra il cane e l’uomo non creava problemi. Anzi, i due erano compagni inseparabili! 

Nel 1858 però John morì di tubercolosi e venne seppellito in una cimitero della sua cittadina di origine, nella vecchia Edimburgo:  il cane Bobby però non si voleva rassegnare a questa morte e tutti i giorni, per ben 14 anni, si recò al cimitero, accanto alla tomba del suo padrone, vegliandolo ed aspettandolo, quasi volesse anche fare la guardia a quella piccola tomba di provincia.

Gatti vincono contro condominio, sentenza storica a Milano

gatti condominioLa presenza di animali all’interno di un condominio è spesso causa di controversie che finiscono in tribunale. Tra gli amanti degli animali e chi invece vuole inserire clausole che ne vietino il possesso all’interno degli appartamenti del plesso condominiale e/o nelle aree comuni, è da sempre battaglia aperta. Quasi sempre, però, a meno che cani e gatti non siano tenuti in condizioni igieniche poco consone al decoro dello stabile, gli amici a quattro zampe, anche quando latrano nella notte, abbaiano, si rincorrono, hanno la meglio.

Avere un animale domestico, infatti, è oggi un diritto che viene tutelato: un cane, un gatto fanno parte della famiglia e raramente i giudici ordinano ai condomini di separarsene davanti alle lamentele portate in tribunale da vicini di casa particolarmente suscettibili. A meno che non ci sia un rischio per l’incolumità delle persone, nel caso di cani feroci, oppure il gatto sconfini nel giardino altrui e faccia dei danni. Anche in questo caso, però, si invita il proprietario dell’animale a fissare delle reti di protezione e a tenere d’occhio l’animale.

Il momento del bagnetto

bagno cane

Scenario apocalittico. Il bagno resterà inutilizzabile per almeno 24 ore, ci sono tre asciugamani per terra, colorati, con dei disegni simpatici, ma sono talmente tanto pieni di peli che forse non saranno più utilizzabili. La vasca è segnata da impronte di zampe, come quelle dei cartoni animati e dei fumetti, i peli sono anche qui e i prodotti di bellezza hanno ancora il tappo di svitato e un po’ di shampoo cola lungo la confezione che ha disegnato su un cane completamente zuppo. E tranquillissimo.

Un piccolo rivolo d’acqua segna il nostro percorso, e noi stessi lasciamo qualche impronta, la maglietta bagnata con delle gocce stranamente uniformi. Percorriamo il corridoio. Eccolo lì, comodamente accomodato sul divano, quello nuovo magari E’ ancora gocciolante, simpaticamente inizia a rotolorarsi per proseguire il gioco, mentre il campo di guerra e noi stessi ci arrendiamo alla furia bonaria e giocosa di un cane che proprio non ne vuole sapere di fare il bagnetto “seriamente”.

Certamente lo scenario che si presenta davanti a voi non è necessariamente questo, ci sono cani che amano fare il bagno, quelli che corrono per tutta la casa ma una volta sotto la doccia non si ribellano, e chi ha un giardino può approfittare dello spazio all’aperto, così come c’è chi evita di sperimentare e si rivolge sempre e solo al servizio di toelettatura presso negozi e veterinari. Ecco alcuni consigli per un bagno casalingo in tranquillità.

Come allevare un cucciolo: le regole per prendersi cura di un neonato a quattro zampe

allevare un cucciolo

Prendersi cura di un neonato a quattro zampe è una bella esperienza, ma è necessario sapere cosa fare: può infatti capitare di imbattersi in un trovatello rimasto senza mamma, e in questo caso non è possibile affidarsi all’improvvisazione. Vediamo insieme come allevare un cucciolo.

Innanzi tutto dobbiamo pensare al latte: quello di gatte e cagne contiene dei nutrienti che non sono presenti in quello vaccino, e quindi per completarlo bisognerà aggiungere della panna al latte di capra o di mucca; una valida alternativa sono gli alimenti in polvere appositamente formulati per l’allattamento artificiale di cani e gatti, la cui composizione chimica rispecchia il più possibile quella dei rispettivi latti materni.

Qualsiasi sia l’alimento sostitutivo scelto è importante attenersi alle dosi e alla frequenza delle poppate raccomandate secondo l’età del cucciolo e il suo peso. Il modo migliore per nutrirlo è tramite il biberon: in commercio si trovano facilmente quelli adatti agli animali, nei quali si possono praticare dei fori adatti alle dimensioni della bocca dell’animale e alla sua capacità di suzione.

Libri: Non ti lascerò mai solo

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Il libro di cui vi voglio parlare oggi, racconta una bellissima storia di amicizia tra un cane ed il suo padrone: Non ti lascerò mai solo di Giorgio Panariello. La storia è quell di Francesco, uno scapolone dalla vita interesante divisa tra lavoro, palestra, donne: ma sarà proprio una donna a fargli il regalo più bello della sua vita, un cane di razza meticcia di nome Poldo.

Poldo e Francesco sono costretti a convivere per diversi mesi, all’inzio il ragazzo è scettico e non ama molto la compagnia dell’animale, ma ben presto si dovrà ricredere: un pomeriggio, proprio quando Francesco non sopporta più il cane e decide di liberarsene in malo modo, un evento imprevedibile gli farà cambiare idea, e Poldo diventerà il fedele compagno che ha sempre cercato.

Non ti lascerò mai solo è una storia brillante, che racconta della solida amicizia nata tra un uomo ed un cane: si tratta di un’amicizia nata spontaneamente, non cercata forzatamente, sbocciata quando meno l’uomo se lo aspetta. Un’amicizia solida e complice che saprà regalae ad entrambi gioie e soddsfazioni.