Target era un cane eroe, morto per errore

Premi pastore tedesco

Premi pastore tedesco

Si chiamava Target, era una femmina di pastore tedesco addestrata per scovare le mine antiuomo in Afghanistan, un cane soldato.

Insieme ai suoi colleghi soldati svolgeva un servizio importantissimo oltre a stanare ordini esplosivi nascosti dai talebani fiutava terroristi all’interno di tunnel in maniera migliore di quanto possano fare le tecnologie odierne.

Oltre ad aver salvato la vita a donne e bambini scoprendo delle pericolosissime mine antiuomo ha salvato la vita a tanti marines e soldati fino a ad agosto, dopo di che è arrivata la meritata pensione in compagnia del suo padrone.

Magnificat Show 2010: “Tutte le razze portano a Roma”

Sabato 20 e domenica 21 novembre torna la decima edizione del Magnifica Show, la più importante mostra felina nazionale. Il Magnificat Show 2010 avrà luogo nella consueta cornice del quarto padiglione della Nuova Fiera di Roma, in quanto, come recita lo slogan della manifestazione: “Tutte le razze portano a Roma”.

L’evento è patrocinato dall’ Assessorato alle Politiche Ambientali e del Verde del Comune di Roma e dalla Regione Lazio; inoltre per la particolare sezione sui gatti trovatelli in cerca di adozione, vi è la collaborazione con l’Associazione Romana Cura Animali e Ambiente (Arca Onlus). Al Magnificat parteciperanno più di 500 gatti, rappresentanti di oltre 200 razze feline oltre, naturalmente, all’amatissima sezione “Gatti di casa” e alla nuova “Gatti di razza stradale”, ossia i trovatelli in cerca di adozione.

La manifestazione può contare sul oltre 9000 mq di esposizione tra stand, palchi, mercatini, mostre, area bimbi e spazio per le adozioni. Oltre alle sfilate dei gatti con il pedigree, per l’elezione di “Mister Gatto 2010” ci saranno anche quelle dei gatti, per così dire “comuni”; una giuria composta da dieci giudici internazionali eleggerà “Mister Gatto di Casa”, ossia il più bel micio domestico, con o senza pedigree; e poi il “Premio Gatto Nero”, contro falsi miti e stupide superstizioni, e il “Premio Vic – Very Important Cat”.

Scegliere il proprio amico a quattro zampe: quali domande porsi?

Un amico a quattro zampe, ovviamente, non è mai un giocattolo e quando si decide di allevarlo ci si deve chiedere se davvero si ha la capacità e, soprattutto, la pazienza di badare a tutti i suoi bisogni e di coccolarlo nel modo giusto. A volte sono soltanto le mode del momento a convincerci che senza siamo meno felici, o la voglia di compagnia o, ancora, il desiderio di emulare qualcuno. Superata questa fase e appurato che il desiderio di avere vicino un cucciolo ha una motivazione ben più profonda, allora si può procedere facendo tutta una serie di considerazioni.

Mutandine per cani, esigenza e vezzosità

Le mutandine per cani sono pensate per esigenze specifiche sia per i cani femmina che per i cani maschi: per le amiche a quattro zampe l’uso delle mutande è importante nei periodi di calore, per evitare di sporcare i mobili o le copertine. Oltre a ciò tali accessori sono utilizzabili per entrambi i sessi per limitare i problemi dell’incontinenza (spesso le paralisi della parte posteriore coinvolgono anche la vescica, o più semplicemente nei cani molto anziani). Tali mutande si possono acquistare nei negozi specializzati oppure si può ricorrere al fai-da-te utilizzando dei pannolini per bambini opportunamente adattati.

Per i cani femmine è più pratico utilizzare le mutandine normalmente in commercio per il periodo mestruale, munite di assorbente adeguato: le taglie solitamente sono indicate sulla confezione, dipendono ovviamente dalla stazza del cane, assicuratevi che non siano troppo stretti e costrittivi, potrebbero dare fastidio al vostro amico a quattro zampe. Sono molte le soluzioni che possono essere adottate da voi padroni, tra le quali l‘utilizzo di pannolini per bambini (o per adulti nel caso di cani di grossa taglia) opportunamente adattati, togliendo le parti adesive che attaccandosi al pelo rischierebbero per fargli male al momento dello strappo.

Ed ancora via libera alla fantasia grazie a fasce in tessuto colorate o neutre all’interno delle quali si può inserire un normale pannolino o assorbente: la fascia può essere lavata anche in lavatrice e riutilizzata tutte le volte che si desidera. Le mutandine in commercio sono diverse per tipologie e colori: lo strato esterno deve essere in nylon per evitare le fuoriuscite mentre quello interno deve essere rialzato per la stessa ragione.

I gatti e la perdita di un compagno di giochi

Quando un gatto muore, spesso i proprietari notano alcuni cambiamenti nell’altro gatto di casa. Il micio sta in disparte ed è letargico. Alcuni possono smettere di mangiare o diventare appiccicosi nei nostri confronti. Altri possono miagolare lamentandosi come se cercassero il loro compagno. Sulla base di questi segnali esteriori, sembra che i gatti soffrano quando un altro animale della famiglia muore.

Poiché i nostri animali domestici non parlano, non sappiamo però davvero cosa gli stia passando per la mente. Pertanto dobbiamo basare l’interpretazione del loro stato emotivo sul loro comportamento, su quello che fanno in certe situazioni e in determinate circostanze.

Quando una persona vive la perdita di una persona cara, comunica verbalmente il dolore. Molto spesso, però, a comunicarci la sua sofferenza è il comportamento più che la parola. La perdita di attenzione, l’apparire svogliati e disorientati, non mangiare e diventare disinteressati a ciò che accade intorno. Chi elabora un lutto piange, non dorme o dorme più del solito. Un animale in cui si verifica la perdita di un compagno può reagire in modo simile.

Gatto nero day: giornata contro la superstizione

I più commentano la superstizione come frutto dell’ignoranza o una forma atavica di antiche credenze: il risultato è che certe abitudini sono davvero dure a morire. Specchi rotti che porterebbero sette anni di disgrazia e il divieto tassativo di passare sotto una scala, non sono pensieri meno bizzarri del credere che un amico a quattro zampe in grado di fare le fusa, se scuro, debba essere evitato. Per questo oggi è il Gatto Nero Day, per sfatare una leggenda che è legata ai “secoli oscuri” del Medioevo, quando queste creature accompagnavano quasi sempre le streghe e, quindi, considerati anch’essi felini ambigui e occulti.

Giochi natalizi per cani

Il Natale si avvicina: quale migliore occasione epr regalare qualcosa di divertente al vostro amico a quattro zampe? Potete optare per un bel giochino divertente e stimolante, grazie al quale il vostro cagnolino potrà trascorrere del tempo giocando, mordicchiando e divertendosi.

Nella gallery alcune proposte per il natale: tutti i giochi proposti sono a tema natalizio. Da Babbo Natale a Christmas Smily, realizzato in vinile con uno squeak integrato, che stimolerà ancora di più i giochi del vostro cane. Grazia alla sua forma, si presta ad essere utilizzato anche per divertenti giochi di lancio e riporto.

Regali Natale per cani, come scegliere un collare natalizio

Manca poco più di un mese al Natale e qualcuno starà già pensando ai regali. Avete già in mente cosa regalare al vostro cane? Un’idea carina è approfittare delle feste per scegliere un collare nuovo, magari a tema natalizio. Sicuramente darà un tocco di allegria alle nostre feste, rendendo partecipe anche il nostro amico a quattro zampe, senza però risultare invasivo come buffi cappellini luminosi e quant’altro.

Il cane, in quanto cane, appunto, non è un albero e non va addobbato a festa. Ma vediamo quali sono le caratteristiche da valutare quando si sceglie un collare natalizio per il cane.
La prima considerazione, che è anche la più importante, riguarda la vestibilità.

Un collare deve adattarsi confortevolmente intorno al collo del cane adulto, e dovrebbe essere regolabile per espandersi per il cucciolo in crescita. Assicuratevi di misurare il collo del cane prima di acquistare un collare di Natale.

Brambila, Caccia e Droga: la settimana in pillole

cane di un cacciatore

La Coscienza degli Animali nasce per volontà del ministro Michela Brambilla al fine di sensibilizzare le persone nei confronti di tutti gli animali.

L’associazione “più odiata dai cacciatori” con l’aiuto del Dott. Veronesi e Vittorio Feltri continua a dare la caccia, scusatemi il gioco di parole, alle blande leggi che regolamentano la stagione venatoria.

La coscienza degli animali” – che conta 120 mila iscritta – “è nato con lo scopo di avviare nel nostro Paese quel cambiamento culturale che potrà portare ad una nuova sensibilità di amore e rispetto nei confronti degli animali e dei loro diritti” spiega il Ministro Brambilla sempre in prima linea per combattere a sei zampe con gli animali.

Il manifesto vanta un principio sacrosanto: “gli animali nascono uguali davanti alla vita e per questo hanno il diritto di essere rispettati… bisogna porre un freno al massacro degli animali nella stagione venatoria, fino alla totale abolizione della caccia… non è degno di un Paese civile uccidere per sport, spesso con metodi crudeli, esseri viventi ignari e indifesi”.

Per questo verranno organizzate altre giornate come quella dell’8 Novembre a Roma contro una pratica che l’Italia chiede a gran voce di abolire.

Cani di taglia piccola: lo Schippeerkee

Chi ama i cani di piccola taglia non può non conoscere lo Schippeerkee, un delizioso volpino nero dal musetto dolcissimo. Sulle origini del nome e sulla storia dello Schippeerkee ci sono diverse leggende; lo Schippeerkee è un cane molto antico, originario del Belgio, la cui prima traccia si trova nella cronaca di un monaco del XV secolo.

Una delle teorie più probabili sulle origini dello Schippeerkee è quella di un cinofilo belga che sostiene che questo piccolo cane discenda dalle taglie più piccole dei Leuvenaars dei cani lupo neri. Questi piccoli cani si diffusero molto facilmente nel Belgio, anche grazie alle poche esigenze alimentari e alla taglia ridotta, oltre che alla loro capacità di tenere sotto controllo gli animali da cortile.

Alcuni commercianti inglesi, che facevano affari nelle terre fiamminghe, rimasero colpiti da questi cani tanto che decisero di importarli in Inghilterra, dove furono subito molto apprezzati. Nonostante il colore originario dello Schippeerkee sia il nero, sono ammessi anche colori diversi, in quanto dal 1920 sono stati effettuati degli incroci in Inghilterra con il cane Spitz.

Una cane che rallegra una casa a lutto

Non è per niente raro che si decida di allevare in casa un cane che possa riempire il vuoto dato dalla morte di un altro simile o, addirittura dalla scomparsa di una persona. Quando questo accade e i padroni si aspettano che possa portare allegria e gioia fra pareti domestiche ormai spente, il pet può assorbire una serie di energie negative o emozioni dovute alla sofferenza per la recente perdita.In questo modo, se una persona tiene in braccio un amico a quattro zampe ma, nel frattempo, sta piangendo o si mostra particolarmente triste, il cucciolo riceve dei segnali tanto ambigui e non è impossibile che ne rimanga molto turbato.

Abbandoni, fenomeno in aumento anche in autunno

Il fenomeno degli abbandoni purtroppo cresce anche in autunno, sono infatti ben 854 le segnalazioni di cani vaganti sulle strade rispetto alle 324 dello scorso anno: si tratta di un dato veramente impressionante quello relativo alle segnalazioni giunte nel mese di ottobre di quest’anno al telefono amico AIDAA.  Le segnalazioni denunciano la presenza di cani vaganti e abbandonati su strade ed autostrade italiane, un numero quasi triplicato rispetto allo scorso anno, ottobre del 2009.

Il forte aumento delle segnalazioni riguarda le strade e le autostrade del centro-sud ed in particolare le maggiori segnalazioni giungono da Lazio, Sicilia, Puglia, Campania, Marche e Toscana, mentre il dato delle segnalazioni provenienti dalle regioni del centro nord si attesta complessivamente a 165 segnalazioni rispetto alle 114 dello stesso periodo del 2009. Lorenzo Croce presidente di Aidaa dice:

L’aumento cosi forte delle segnalazioni è un dato che ci preoccupa, in quanto conferma che il fenomeno dell’abbandono dei cani non è solamente un fenomeno estivo ma purtroppo un cattivo costume che si spalma sull’intero arco dell’anno.

Cheyletiellosi nel gatto

La Cheyletiellosi è una malattia della pelle dei gatti che provoca prurito, causata da infestazioni di acari chiamati Cheyletiella. Quando si esamina un gatto infestato, si può vedere il movimento dei parassiti che vivono su tutto il corpo, anche se il prurito e le concentrazioni sono maggiori sulla schiena.

La Cheyletiellosi è contagiosa, si tratta di una zoonosi e dunque può essere diffusa ad altri gatti, cani o esseri umani. I gatti possono acquisire l’infezione da altri animali o da esseri umani. L’acaro si trasmette tramite il contatto con gli animali infestati. Dal momento che l’acaro può vivere per qualche giorno fuori dall’organismo ospite, è anche possibile venire infettati attraverso la contaminazione ambientale. Anche le uova sparse nell’ambiente sono una causa importante di reinfestazione.

Questa malattia è molto contagiosa il che la rende più comune nei gattili, negli istituti di bellezza dove ci sono molti animali domestici, in luoghi con scarsa igiene e sovraffollamento, tutti fattori favorevoli all’infestazione.
I gattini sembrano essere più suscettibili degli animali più anziani così come i gatti a pelo lungo.

Parchi pubblici più luminosi grazie ai cani

foto del parco

impianto biogasForse non tutti conoscono il MIT, un’università americana con la missione della ricerca, ma tutti conoscono il potere del letame.

Sommiamo MIT+Letame e otteniamo un nuovo ritrovato per poter alimentare apparati elettrici, esattamente parliamo delle feci del cane. I due cassoni gialli che vedete in foto non sono altro che parte dell’impianto a biogas canino, purtroppo in un luogo molto distante dalla retrograda Italia per essere visitato. permettono l’accensione dei lampioni nel parco di Cambridge.