Cani obesi, boom negli USA

Negli USA l’epidemia di obesità dilaga. Tra gli adolescenti, nei bambini, tra gli adulti, nella popolazione anziana. E non risparmia nemmeno gli animali domestici. Gatti e cani in primis.
All’indomani della fine delle feste, scatta il contrattacco e iniziano dunque le diete dimagranti, sia per i quattro zampe che per i bipedi.

E probabilmente per il cane è anche più semplice resistere alla tentazione di sgarrare dal menu ipocalorico concedendosi degli strappi al regime alimentare ferreo. Questo perché, ovviamente, siamo noi a riempirgli la ciotola e a controllarne l’introito calorico e non c’è certo il rischio che apra il frigo per dare sfogo alla golosità repressa.

Umani e cani non sono certo uguali dunque, eppure c’è chi ha pensato di applicare lo stesso programma per la perdita di peso riservato ai duezampe anche ai cani. Negli States, The Biggest Loser, il noto reality show che vede la partecipazione di Alison Sweeney, si sta occupando anche del peso dei tuttozampe, realizzando programmi dietetici per cani in sovrappeso e obesi.

La forza di una mamma a quattro zampe

Mamma coraggio

Mamma ferita

L’amore di una madre è un qualcosa che va al di là di ogni immaginazione, il regno animale offre moltissime testimonianze tra cui quella che vede come protagonista Esperanza, una cagnolona incocio con un cane da pastore, il cui amore per i cuccioli le ha permesso di affrontare i più atroci dolori.

Amici a quattro zampe iscritti nello stato di famiglia? Lo propone Aidaa

Nel Belpaese, se da un lato ci sono violenze e maltrattamenti atroci che si consumano quotidianamente ai danni degli amici a quattro zampe, dall’altro ci sono padroni amorevoli che darebbero la vita per il proprio cucciolo. Questo porta, ogni anno, ad un aumento considerevole di animali tenuti tra le quattro pareti domestiche ed allevati con tutte le cure del caso e, secondo l’Associazione Difesa Animali e Ambiente, bisognerebbe un pò regolarizzare tale stato di cose. “In Italia ci sono circa 10 milioni di cani ed altrettanti gatti che vivono nelle nostre famiglie, e allora perché non inserirli nello stato di famiglia?”– è quello che propone Aidaa“meglio ancora perchè non dare punteggi speciali nelle graduatorie delle case popolari alle famiglie con animali domestici?”.

Cianosi nel cane

La cianosi nel cane è caratterizzata da una colorazione bluastra o violacea della pelle o delle mucose causata da quantità eccessive di emoglobina scarsamente ossigenata nella circolazione sanguigna. Le cause comprendono alcune malattie cardiache congenite, varie malattie respiratorie, e l‘esposizione ad alcune sostanze chimiche che portano alla creazione di alcune forme anomale di emoglobina, che non sono in grado di legare l’ossigeno in modo corretto.

Nel cane solitamente è un sintomo che deve destare allarme ed indurre ad un controllo veterinario che ne accerti la causa.

Sintomi

  • Colorazione porpora / bluastra della lingua, delle gengive, delle labbra, e delle zone della pelle in cui i vasi sanguigni sono superficiali
  • Possibile colorazione violacea/bluastra dei cuscinetti delle zampe del cane

Quando trovare un cane diventa un’odissea

Pastore tedescoLuna è una femmina di pastore tedesco, abita a Balangero in Piemonte ed è scappata di casa nel cuore della notte, fortunatamente trova nella sua strada due ragazzi che non la ignorano, purtroppo per loro inizierà un’odissea lunga tutta la notte.

Dall’introduzione sembra la storia di Cujo firmata da Stephen King, in questo caso però l’orrore viene dalle istituzioni, andiamo per ordine.

I due ragazzi sono Marco, 26 anni di Mappano, e Sonia, 24 anni di Venaria, alle 3 di mattina viaggiavano sulla provinciale 2 a bordo di una Fiat Punto blu quando tra Balangero e Mathi notano un cane libero.

Torna a casa Prince…

Quando un cane si allontana dai padroni per propria volontà o, più facilmente, perchè si perde, il dolore è lacerante per entrambi, ma come per la morte di una persona cara, anche se non si dimentica si cerca di superare la sofferenza. Il tempo lenisce le ferite e, per fortuna, a volte, riserva delle grandi sorprese, come nel caso di Prince che, come recitava il titolo di un noto telefilm, Lessie, è tornato a casa dopo ben cinque anni. Un modo anche per dimostrare che gli amici a quattro zampe non dimenticano gli amorevoli compagni di vita e si affezionano per sempre, considerandoli una vera famiglia. Le persone che vivevano con lui, hanno avuto un passato un pò movimentato, visto che hanno dovuto traslocare 4 volte in cinque anni e queusto ha creato non poco trambusto. Il cane protagonista della vicenda, però, non si è lasciato abbattere e come ha riferito la Nbc News ha fatto capolino davanti alla nuova abitazion di Myrna Carillo. Una notizia, che ha subito fatto il giro della California anche perchè adesso Prince ha trovato un nucleo familiaare ben più allargato.

Chihuahua: nasce un club tutto per loro

La razza Chihuahua, nel 2009, ha visto la registrazione di 2000 soggetti in Italia (fonte organo ufficiale ENCI), e si conferma ai vertici e una delle più allevate tra le razze da Compagnia del nostro paese. Per celebrare questa splendida razza e per farne conoscere al pubblico pregi e difetti, Il 18 Maggio 2010 è nato il primo club che ha come obbiettivo la tutela esclusiva della razza Chihuahua: il Chihuahua Club Italia.

Il Chihuahua Club Italia intende svolgere azioni concrete che portino ad unire a confronto fra loro gli Allevatori per aumentarne la collaborazione, vuole dare agli amatori della razza lo spazio che si meritano nelle esposizioni e negli eventi / seminari che saranno organizzati; andrà a verificare nel dettaglio la situazione della razza nel nostro Paese, confrontandoci anche con i Club degli altri Paesi. Vuole essere un servizio ed una guida a chi ama questa razza ed è soprattutto molto attento anche agli aspetti relativi alla salute della stessa.

Nel club è indicata la storia di questo cane, lo standard, le caratteristiche, la guida all’acquisto per evitare problematiche e fregature, contiene altresì il calendario delle esposizioni, con notizie e risultati. Al momento il club non è riconosciuto dall’ENCI, anche se
ha avanzato domanda
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Seborrea nei gatti

La seborrea o pelle sebo-squamosa è frequente negli animali, può definirsi più un sintomo che una malattia. Può essere secca o grassa (seborrea oleosa) ed in commercio esistono diversi shampoo per ogni tipo di seborrea.

Nella maggior parte dei casi, le squame sono conseguenza di un’altra malattia della pelle. In questi casi, di solito, non erano evidenti in giovane età e si sono palesate successivamente a seguito di prurito o di altri problemi della pelle. L’identificazione della causa di fondo è importante per controllare il disturbo.

Diagnosi

Il veterinario farà una diagnosi basandosi sulla storia clinica completa del gatto e vi chiederà a che età è insorto il problema, quando il primo sintomo, se il prurito ha preceduto la comparsa delle squame o si è verificato come conseguenza delle lesioni cutanee.
Successivamente procederà con un esame fisico completo. Se c’è una malattia primaria dietro la seborrea, la malattia è presente anche nell’orecchio.
Altri esami specifici sono il prelievo di campioni citologici per diagnosticare infezioni che potrebbero aver causato prurito al gatto, e le biopsie cutanee.

Lega cagnolina all’auto e la trascina per metri

Gaia

GaiaLa vedete la cagnolina nella foto a sinistra? Non ha gli scaldamuscoli per un corso di danza ma le zampe ingessate per colpa del suo padrone “sbadato” che è partito con la cagnolina legata all’automobile.

Al via la campagna europea contro i test dei cosmetici sugli animali

Eceae e Lav ce l’hanno fatta: è on line la nuova campagna europea contro i test sugli animali per la sperimentazione dei prodotti cosmetici. La campagna per l’abolizione dei test cosmetici sugli animali è stata fortemente voluta e promossa dalla Coalizione Eceae che riunisce le più importanti associazioni animaliste europee, tra cui l’italiana Lav, la Lega anti vivisezione.

Nel 2013 dovrebbe entrare in vigore il divieto europeo di testare i cosmetici sugli animali ma, purtroppo, pare che il decreto sia costretto a slittare di nuovo, mettendo a rischio ancora migliaia di animali; la Commissione Europea sta prendendo in considerazione l’idea di rimandare l’entrata in vigore del divieto, nonostante i cittadini, e ovviamente le associazioni animaliste, abbiano dimostrato di essere fermamente contrari alle sperimentazioni sugli animali.

Fare test sugli animali è assolutamente crudele: ogni anno migliaia di piccoli animali rimangono ciechi, mutilati a causa di questi assurdi test cosmetici che tra l’altro sono perfettamente inutili, in quanto non offrono garanzie di sicurezza, se non quella di torturare e far soffrire dei poveri animali.

Usa, un micio in tribunale fra i testimoni

Chissà perchè tutti gli eventi più bizzarri avvengono quasi sempre in America e, stavolta, coinvolgono anche gli amici a quattro zampe. Un tribunale di Boston ha convocato in qualità di giurato Sal Esposito: fin qui nulla di strano, se non fosse che questo nome non corrisponde ad un essere umano, ma addirittura ad un gatto. Il processo non ha ancora avuto inizio, ma intanto il micio non dovrà prendere “impegni” per il prossimo 23 marzo, perchè evidentemente la sua presenza è ritenuta molto importante. In effetti, c’è un motivo ben preciso a tutto questo: la sua padrona, lo amava così tanto, da averlo inserito nello stato di famiglia e, per legge, i parenti più stretti non possono proprio mancare ad un appuntamento del genere.

Ostia, maltrattamenti su animali

Circondati dai propri escrementi e da immondizia di ogni tipo. Malnutriti e tenuti legati ai termosifoni o ad altri mobili dell’appartamento con la corda.

Sono queste le condizioni in cui i carabinieri hanno trovato sette cani di piccola taglia – due jack russell, due pinscher, un carlino, un bassotto e un chihuahua – di proprietà di una quarantacinquenne residente ad Ostia.

Erano stati alcuni condomini dello stesso stabile di via Alcide Perretti, dove vive la donna, a richiedere l’intervento dei militari, dopo aver sentito in più occasioni lamenti e guaiti provenienti dall’appartemento della quarantacinquenne.

Febbre Q nel cane

La febbre Q nel cane è causata da un organismo chiamato rickettsia Coxiella burnetii. Questo organismo è stato identificato come causa della malattia sia nei cani che nei gatti che nelle persone e viene trasmesso da diverse specie di zecche. L’infezione è più diffusa tra i gatti.

L’infezione può avvenire per inalazione, ingestione dei tessuti infetti o di fluidi contaminati o ancora direttamente tramite le punture di zecche. Dopo essere stato infettato, l’organismo colpisce le vie urinarie, il fegato ed il sistema nervoso. Nonostante interessi diversi sistemi dell’organismo, la febbre Q spesso non causa una malattia evidente, ma è stata implicata nei casi di aborto. La febbre Q è considerata una zoonosi e può essere trasmessa dai cani alle persone, soprattutto durante il parto del cane.

Gli animali che hanno contratto la malattia in genere mostrano sintomi lievi. Molti cani possono essere asintomatici. L’aspetto più importante della febbre Q è dunque la potenziale diffusione dell’infezione alle persone.