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Helen, la gattina cieca che era quasi di troppo

“Era stata una giornata lenta in ufficio e a fine giornata stavo controllando le notifiche su facebook, quando mi sono accorto che nel flusso di notizie c’era un sos per un gattino bisognoso di aiuto. Era un gattino cieco in cerca di una famiglia che lo adottasse e di una casa. Mi sono innamorato subito di lui, anzi di lei, e all’istante ho inviato una mail al rifugio che la ospitava comunicando che l’avrei presa io. Avevo solo dimenticato un piccolo dettaglio… di chiedere il parere di mia moglie!

gattino

 

E’ seguita una telefonata ‘divertente’ con mia moglie. Mi ha detto: Guarda, abbiamo già 5 gatti, il sesto sarebbe troppo! Praticamente mi ha subito segato le gambe! Ho risposto ok, con una voce piena di senso di colpa. Ho scritto di nuovo al rifugio, scusandomi che non potevo più prendere la gattina perché, aveva ragione mia moglie, sei gatti in casa sarebbero stati davvero troppi.

Bene: mia moglie è andata a lavorare quella sera e, a sorpresa, ha avuto un comportamento bizzarro. Ha inviato lei una nuova mail al rifugio scrivendo: Mio marito è pazzo, ma io sono ancora più pazza di lui, quindi prenderemo la gattina! 

E adesso viene il bello: per andare a prenderla, bisognava fare un viaggio di 8 ore. Così, il lunedì successivo, siamo saliti sul nostro camion e ci siamo messi in cammino: sedici ore di viaggio in un giorno… per un gatto! Il nostro sesto gatto!

Siamo stati inizialmente molto protettivi con lei, cercando di limitare le sue esplorazioni per casa e le interazioni con gli altri gatti. Ma lei aveva altri piani: sale le scale, scala l’albero di Natale e tutto il resto, proprio come se potesse vedere! Comanda tutti gli altri gatti in casa, è come una super ninja! Gli altri gatti non si accorgono neanche quando gli piomba addosso. L’unica via di scampo per loro è saltare sui nostri mobili. Per il resto, ama condividere il cibo e con questo intendo dire che sono io che devo condividere tutto il mio cibo con lei! E a questo punto non è una scelta! Quindi miagola ancora al condizionatore dell’aria e quando parte il riscaldamento, o ci fa prendere dei colpi muovendo una sedia e andando a sbatterci contro. Ma l’amiamo incondizionatamente. Abbiamo anche lasciato che i nostri amici le dessero un nome, e hanno scelto Elena che significa ‘splendore del sole’. Si, abbiamo molto senso dell’umorismo!

Peter Donato
Allentown, PA”. 

 

Per The Animal rescue Site.com

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