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Giappone: anche animali a rischio radiazioni

Loro sono per le strade, come i tanti uomini senza più sogni e speranze che hanno perso casa, affetti e temono per la propria incolumità e per quella dei propri cari. Il terremoto che ha colpito da pochi giorni il Giappone, ha lasciato solo morte, distruzione e desolazione per tutte le creature presenti.

Il sisma è stato il primo a provocare crolli e lo tsunami successivo, ha inghiottito tante vite ancora non del tutto identificate e anche parecchi amici a quattro zampe. Di molti di loro non si saprà mai nulla, nessuno ne parlerà, perchè non ci sarà un padrone a cercarli e a segnalarne la presenza.

Quelli che, invece, vivevano accuditi fra le pareti domestiche e i giardini, seppure sono riusciti a scampare alla morte, adesso si trovano in un incubo altrettanto terribile: il pericolo radiazioni. Con il sisma, infatti, sono state gravemente danneggiate le centrali nucleari del Paese e, dopo una serie di incidenti, adesso il pericolo di esplosioni è molto grande. L’uomo ha fallito ancora insomma e, nonostante, ci fossero delle misure di sicurezza per queste strutture pure in caso di calamità pesanti, la natura si è dimostrata invincibile. Gli amici a quattro zampe, da fedeli compagni, patiscono insieme alle persone.

E’ possibile che nelle prossime ore possa alzarsi un leggero vento radiattivo, che potrebbe dirigersi verso la capitale Tokyo. Le autorità locali consigliano di non uscire fuori, ma non tutti gli animali hanno la possibilità di restare in casa e per loro il rischio di contaminarsi, ferirsi o ammalarsi è molto serio. Purtroppo, mentre si cercano ancora corpi fra le macerie e avvengono alcuni miracoli, come il ritrovamento di due persone in vita, moltissimi cani e gatti sono intrappolati, probabilmente morti, senza nome e senza un ricordo. Una tragedia senza limiti che sta investendo tutti e commuovendo il mondo intero e forse per il futuro, la speranza sono proprio loro: i mici e Fido che sembrano percepire in anticipo quando sta per accadere qualcosa di catastrofico.

3 commenti su “Giappone: anche animali a rischio radiazioni”

  1. Ho letto l’articolo…

    Io purtroppo essendo sia appassionata di Giappone oltre che amante degli animali sapevo che ai randagi in questo paese (seppure così avanzato!) tocca una triste sorte…(ovvero che vengono lecitamente soppressi con la camera a gas!!!!! 🙁 )

    Quando ho letto della catastrofe il mio pensiero è andato, oltre che alle persone ovviamente, alle bestiole che sarebbero rimaste sole dopo la catastrofe chiedendomi se avessero fatto anche loro qualle fine…..:-( Da un’altra parte ho letto addirittura che è stato dato un termine di 72 ore alle famiglie per recuperare i propri animali domestici che altrimenti sarebbero stati soppressi!!!! 🙁

    Io ammiro tanto le organizzazioni che partecipano/parteciperanno al recupero di questi animali e vorrei anche, nel mio piccolo, sostenerle, ma sarebbe poi un controsenso se poi dovessero fare quella barbara fine, no? Cioè, queste associazioni salverebbero gli animali feriti o in pericolo per poi permettere che finiscano soppressi perchè randagi?

    Chiunque possa smentirmi o abbia informazioni positive su questi poveri animali e la loro sorte lo ringrazio con tutto il cuore (ed anzi, lo spero tanto)!!!!!!!!!!!

    Marea

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