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I gatti da guerra della Marina inglese: mito o realtà?

I gatti da guerra della Marina inglese sono mito o realtà? Senza dubbio quest’ultima, dato che anche i capitani delle navi da combattimento britannici erano abituati ad annotare il numero di gatti “arruolati” nelle missioni.  E il loro scopo era decisamente più basilare di quel che si possa pensare.

 

Gatti sulle navi, utilità e superstizione

I gatti da guerra della Marina inglese erano infatti imbarcati per catturare i topi. Non sono mancati nell’imbarcazione condotta dal Capitano Aubrey come nella Hms Vanguard agli ordini del contrammiraglio Horatio Nelson nella baia di Abukir. Gli “Ship’s cat” erano presenti sia sulle navi di legno degli ammiragli del settecento tanto quanto in quelle più moderne. E non era raro vederli dormire all’interno della bocca di un cannone, tanto che esistono testimonianze fotografiche abbastanza recenti di questi pigri gatti al riposo.

Questa tradizione abbracciata appieno dalla Royal Navy britannica risale ai tempi antichi e alle civiltà che diedero vita alle prime rotte commerciali nel mediterraneo: si tratta di una usanza che venne sfruttata in modo importante anche dagli egiziani che li consideravano addirittura animali sacri. Per millenni i felini sono stati impiegati per fare la cosa che sanno fare meglio per natura: cacciare i topi, altri animali che sulle navi hanno sempre trovato ampio spazio ma non per volontà dei marinai.

Roditori che involontariamente potevano causare danni incommensurabili e che potevano essere combattuti naturalmente dai gatti, i quali con la loro semplice presenza e il loro appetito potevano rappresentare la soluzione alla creazione di scomode colonie capaci di rosicchiare vele, componenti dell’imbarcazione, diffondere malattie tra l’equipaggio.

L’inaffondabile Sam, gatto doppiogiochista

Insomma un difesa essenziale ma anche un simbolo di fortuna. Nel corso dei secoli i gatti sulle navi non hanno dimostrato solo di essere utili come difesa dai topi ma hanno rappresentato compagnia e svago per gli equipaggi, in qualche modo rafforzando anche il cameratismo tra le persone. È interessante ricordare anche che ai gatti sono legate numerose credenze che li vedono come esseri dai poteri soprannaturali capaci di portare fortuna o loschi presagi, tanto quanto indicare anche il cambio meteorologico più repentino.

Un gatto impegnato a leccarsi contropelo sul ponte indicava l’arrivo di una grandinata mentre uno starnuto sotto i baffi avrebbe preceduto la pioggia. Il suo saltare vivace indicava invece il cambiamento del vento. Sono molti poi i mici mascotte diventati famosi: quello più conosciuto è “l’inaffondabile Sam” che dopo la sua permanenza sulla corazzata Bismark affondata nel 1941, salvato dagli inglesi cambiò esercito  e sopravvisse ad altri tre incidenti mortali.

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