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Erba gatta, quale è il suo effetto?

Quale è l’effetto dell’erba gatta sui felini? La nepeta cataria è una pianta aromatica che fa parte della famiglia delle lamiaceae al pari di melissa, maggiorana e salvia. Conosciamo meglio le conseguenze della sua ingestione da parte dei gatti.

Perché è chiamata erba gatta

L’erba gatta ha questo nome per via degli effetti rilassanti o eccitanti che è in grado di produrre nei gatti. Parliamo di una pianta perenne che può raggiungere fino a un metro di altezza, con foglie inferiori grigio biancastre e foglie superiori verdi. Non è difficile incontrarla in natura, ma al di solito viene venduta in piccoli vasi per i gatti domestici.

L’erba gatta è molto attraente per i mici per via del suo odore aromatico. Questo infatti contiene il nepetalattone, un olio aromatico che viene considerato irresistibile dai nostri amici a quattro zampe. È come se si trovassero ad avere a disposizione un allucinogeno.

Di solito i felini consumano erba gatta per motivazioni comportamentali o per “curarsi”. L’ingestione delle foglie favorisce la contrazione gastrica che aiuta sia l’espulsione di parassiti gastrointestinali sia la digestione di prede.

Va sottolineato allo stesso tempo però che i diversi studi hanno mostrato come i felini consumino l’erba gatta anche senza dare di stomaco. E quindi di conseguenza il suo consumo non è strettamente legato alla purificazione, ma è anche un comportamento innato.

È altrettanto noto che i felini, proprio per le sostanze ipnotiche contenute al suo interno, consumino l’erba gatta per stimolare i propri sensi. Possiamo considerarlo una vera e propria droga? Diciamo di sì, dati i suoi effetti. Di solito quando il felino mordicchia questa pianta inizia a fare le fusa e a rotolarsi per terra per poi correre a giocare e miagolare.

Non è pericolosa per i felini

Per quanto possiamo considerarla una sostanza stupefacente ricreativa per felini, questa pianta non è assolutamente pericolosa per la loro salute. Talvolta eccita il gatto mentre altre lo rilassa. Non solo: i risultati delle ricerche condotte sugli effetti di questa pianta dimostra che non tutti i felini ne siano effettivamente attratti.

Se consumata troppo spesso però può causare assuefazione nel felino. Come regolarsi quindi per metterla a disposizione dei nostri gatti nella maniera corretta? Per prima cosa si può seguire il consiglio del veterinario che di solito la suggerisce quando si ha necessità di stimolare degli animali troppo pigri.

Più generalmente la si può mettere a disposizione nel periodo della muta stagionale per aiutare il gatto a espellere i boli di pelo. Generalmente il suo consumo non ha controindicazioni particolari. Bisogna però fare attenzione a somministrarla se il gatto ha problemi all’apparato gastrointestinale.

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