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Pillole di educazione cinofila: il saluto dei cani (parte 2)

Salutare il cane

Abbiamo iniziato a spiegarvi cosa significa il saluto nel mondo dei cani, oggi passiamo alla pratica, iniziamo con una situazione struggente: dovete uscire per poche ore ma non potete portare il cane, specialmente il cucciolo, con voi.
Nella maggior parte dei casi il conduttore segue il cane con lo sguardo. Facendo così non fa altro che trasferirgli un senso di solitudine, generandogli ansie di vario genere che possono sfociare in guaiti di solitudine per l’assenza del conduttore, oppure in distruzione di oggetti per stress o minzione e defecazione negli ambienti domestici.

Un gruppo di canidi associa i segnali rituali dello status sociale ogni qualvolta due o più individui si riuniscono dopo un’assenza, anche di pochi minuti. Pensate al vostro cane che vi vede salutarlo quando uscite, quando rientrate, quando uscite nuovamente sentendosi chiamato continuamente per averlo accanto a voi. Si sentirà interpellato continuamente su cosa il suo branco debba fare, inizierà a farsi carico della responsabilità di tutti i membri della sua famiglia.

Escludendo alcuni soggetti molto docili i cani non devono essere mai salutati quando si abbandona il territorio, nemmeno quando si rientra. Nel momento dell’uscita dovete “farvi forza” e non incrociare il loro sguardo, nemmeno se il vostro amico vi chiama energicamente. Quando rientrate a casa ignoratelo per circa tre minuti svolgendo i vostri rituali, vi mettete in abiti comodi per la casa, andate in bagno a lavarvi le mani, senza incrociare il suo sguardo. Passato questo periodo – di vostra sofferenza – chiamatelo e accarezzatelo. Se il vostro pelosone vi dovesse ignorare fate lo stesso con lui ignorandolo per almeno mezz’ora. Le persone che entrano nella vostra casa devono attenersi a questo regolamento.

In alcuni casi il vostro amico quadrupede soffrirà di ansia da abbandono, non demordete. Innanzitutto seguite l’iter sopra indicato armandovi di molta pazienza. Uscite insieme agli altri membri del branco bipedi ignorandolo nel momento dell’uscita e lasciando uno dei membri fuori dall’uscio con gli altri che si allontanano.
Il membro che rimarrà fuori dall’uscito origlierà e anticperà la prima manifestazione di agitazione rientrando a casa fingendo di fare qualcosa ignorando il cane. Una volta finite le false occupazioni dovrà uscire nuovamente dall’uscio.
Cosa succede: il cane assocerà all’uscita un rientro capendo di rimanere tranquillo attendendo il ritorno del branco.
Continuate con questo metodo aumentando di volta in volta il tempo che intercorre tra l’uscita e il rientro in modo da porre il cane in una posizione mentale di attesa che riuscirà a resistere ore senza preoccuparsi della vostra lontananza.

Lo scopo è quello di sollevare il cane dalla responsabilità della sicurezza del gruppo, un carico annoso che, una volta eliminato, gli permetterà di rilassarsi sia che si tratti di un individuo dominante oppure sottomesso. Una volta ottenuto il risultato noterete una differente postura di Fido più rilassata ed un comportamento meno invadente. Non dimenticate che i cani che vivono tranquilli sono quelli che hanno attorno conduttori sicuri.

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