Giungono voci di tragedia dall’agenzia Ansa secondo cui tredici cani sarebbero morti per asfissia a bordo di un traghetto.
Gli animali erano di razza briquet griffon vendeen e sarebbero stati trovati senza vita la mattina di sabato 4 Giugno all’interno di un pick-up imbarcato sul traghetto arrivato nel porto di Livorno al termine della traversata iniziata a Golfo Aranci, in Sardegna.
La macabra scoperta è stata fatta proprietario, un uomo sardo, degli animali, una volta arrivato a Livorno intorno alle ore 7 si è recato verso la sua automobile e non ha sentito i soliti abbai. L’uomo ha spiegato all’equipaggio della Mega Express Two di essersi accorto subito di quanto era successo perché i quadrupedi solitamente scodinzolavano e abbaiavano sempre quando lo vedevano arrivare.
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Lav: no a test sugli animali per gli studi sui cellulari
Adesso che la storia sui possibili danni alla salute umana derivati da un uso eccessivo di cellulari e wifi è venuta fuori, è normale pensare che aumenteranno le sperimentazioni. Questo però potrebbe avvenire a tutto danno degli animali, vittime innocenti e cavie martirizzate per gli studi in materia. La Lav si pone in prima linea chiedendo che non vengano effettuati test di questo tipo per valutare incidenza dei campi elettromagnetici sullo sviluppo dei tumori.Bisogna invece assolutamente rivolgere la propria attenzione su altri tipi di ricerca con esperimenti più etici ma altrettanto attendibili.
Un coniglio senza orecchie a Fukushima, spunta un video
Un coniglio senza orecchie a Fukushima, spunta un video in rete che accende dubbi e polemiche soprattutto perché potrebbe trattarsi di una bufala, come spesso accade in questi casi quando, tramite You Tube, si cerca una facile audience sfruttando i temi caldi e la paure latenti del momento.
Le probabilità di deformazioni animali nelle aree contaminate non sono certo improbabili, tutt’altro. Gli animali rimasti nelle aree evacuate dalla popolazione, oltre alla fame e agli stenti e alla solitudine per quanto riguarda cani, gatti e altri pets, sono esposti al rischio di subire profondi danni dovuti al tasso elevato di radiazioni imputabile alle numerose fughe radioattive dalla centrale in avaria.
Ad ogni modo, il filmato in questione è stato subito messo alla gogna dagli scettici. Innanzitutto, fanno notare i dubbiosi, non c’è alcuna prova che questo coniglio senza orecchie si trovi effettivamente in un villaggio nei pressi di Fukushima, nella zona contaminata, dove tutto, dal terreno all’aria all’acqua è impregnato di radiazioni tossiche, a livelli potenzialmente pericolosi.
Lemuri e delfini, anche con loro pet therapy contro l’autismo
Un delfino ed un lemure, due animali provenienti da mondi molto diversi, eppure da ora in poi saranno uniti nella lotta contro l’autismo. A breve partirà infatti a Roma un doppio progetto scientifico di Pet Therapy che ha per protagonisti i due splendidi animali. L’idea nasce dopo un anno di lavoro realizzato con bambini affetti da questa patologia, tra gli 8 ed i 14 anni, presso il grande parco acquatico Zoomarine, a Torvajanica nei pressi della capitale. Il tutto si è svolto sotto l’egidia degli specialisti dell’Ospedale san Carlo di Nancy–IDI (Istituto Dermopatico dell’Immacolata), genitori ed addestratori, ed i risultati, derivati dal contatto con foche e leoni marini dell’acquario hanno fatto decidere per una svolta ulteriore. Nel nuovo progetto di ricerca che sarà presentato nel week end, è stato dunque coinvolto anche il Bioparco di Roma, al suo centesimo compleanno!
Animali in vacanza: ancora difficile trovare l’alloggio
Le vacanze si avvicinano per tutti ormai e gli italiani aspettano le ferie con tanta trepidante emozione, ma visto che moltissime famiglie hanno un componente speciale che è un animale, per loro non sarà semplicissimo portarlo fuori dalle quattro pareti domestiche. Ecco che, infatti, molti scelgono poi di affidarli a familiari e amici o condurli in qualche pensione adatta. Trovare tutt’oggi strutture in grado di accogliere un amico a quattro zampe non è immediato ed, infatti, solo il 9 per cento delle strutture fornisce tale possibilità.
A portare avanti uno studio sull’argomento, è stato recentemente il sito CaseVacanza.it e attraverso tali dati il portale Immobiliare.it ha confermato che meno del dieci per cento degli annunci di immobili in affitto per le vacanze, lascia intendere che si può garantire l’ospitalità, ad esempio, pure ad un cane o ad un gatto.
Milano: in arrivo lo Splash Dog
L’11 e 12 giugno prossimi a Milano, nella zona dell’Idroscalo spazio cani, si svolgerà una bella iniziativa promossa dalle associazioni Diamoci la zampa e Gaia Animali & Ambiente, lo Splash Dog. Si tratta di una attività molto diffusa negli Stati Uniti, meno in Italia, che consiste nella stimolazione dei cani attraverso palline o altri oggetti da presa, che vengono lanciati dai proprietari in acqua. I cani, tuffandosi in acqua per recuperare gli oggetti, si divertiranno a sguazzare ed acquisiranno confidenza con l’acqua, se non sono abituati a frequentarla.
Lo Splash dog offre a cani e padroni la possibilità di potersi divertire insieme, senza gli allenamenti e la concentrazione richiesta dall’agility o da altre discipline cane-padrone: il tutto purchè al cane piaccia tuffarsi in acqua. Se infatti il cane mostra timore o non si sente a suo agio, meglio abbandonare ogni pretesa e lasciare che l’amico a quattro zampe scorrazzi sulla terra ferma: non a tutti i cani piace il contatto con l’acqua e forzare il cane affinchè si tuffi è contro producente. Potrebbero infatti verificarsi traumi, anche persistenti ovvero di difficile risoluzione: lo Splash Dog è divertimento e non un obbligo per l’amico a quattro zampe.
L’iniziativa di Milano ha anche uno scopo benefico: infatti le due giornate di Splash dog serviranno per raccogliere fondi per gli amici a quattro zampe più sfortunati, senza casa nè famiglia, attualmente curati dalle associazioni promotrici, Gaia e Diamoci la zampa. Nello splash dog non c’è competizione, non si tratta di una gara: tutti i partecipanti dovranno solo tuffarsi in acqua e divertisi.
Lav: salva famiglia di scimmie destinata a vivisezione
Grazie alla Lav, una famiglia di scimmie uistitì (Callithrix jacchus) hanno evitato il loro crudo destino: la vivisezione in un laboratorio. Sono 4: mamma Estella, papà Josè ed i pargoli Esteban e Consuelo e davanti a loro adesso c’è una lunga vita in una nuova casa. Scampati al pericolo sono infatti stati portati presso il “Giardino Faunistico” dell’Abatino (Rieti), un centro di recupero per tanti animali in difficoltà, la maggior parte dei quali provenienti da laboratori. Ogni anno solo in Italia, la sperimentazione coinvolge circa 900.000 animali, cifra che in tutta Europa sale 12 milioni. Siamo abituati a pensare ai topolini come cavie da laboratorio ed invece, nonostante alcune normative restringano la possibilità di utilizzo di primati per esperimenti, il ricorso alle scimmie è sempre più frequente. Anche e soprattutto per la specie in questione, originaria delle foreste tropicali del Brasile, di piccole misure e dunque forse di scarso ingombro.
Rocco Siffredi, con gli Animalisti Italiani contro l’abbandono dei cani
No all’abbandono degli amici a quattro zampe adesso che sta arrivando l’estate e si parte per le tanto sospirate ferie. Visto che nessuno spot televisivo sembra funzionare abbastanza e nemmeno le campagne di sensibilizzazione che invitano a non prendere un cucciolo se poi non si può mantenere l’impegno di allevarlo, ci pensano i vip a cercare di fare qualcosa di concreto in merito. Con la campagna “Ho sedotto e abbandonato. Ma non il mio cane”, scende in campo Rocco Siffredi, il re del porno da sempre veramente affezionato a queste tenere creature.
Allevamenti intensivi: l’inchiesta
Abbiamo visto come alcuni stati americani vogliono aiutare gli allevamenti intensivi togliendo la possibilità di girare video in essi, venerdì sera una giornalista del TG1, Roberta Badaloni, ha mostrato in un servizio la vita di un animale destinato a finire in un allevamento intensivo. Una vita con aspettative per nulla rosea.
Vico Equense: in prima linea contro il randagismo
Il comune di Vico Equense si schiera in prima linea contro la lotta il randagismo: su tutto il territorio è in atto un progetto di sterilizzazione chirurgica dei cani erranti, con successivo reinserimento sul territorio dopo averli vaccinati e microchippati. Il tutto in collaborazione con la Lega del Cane, l’Associazione Volontari del Faito e con l’Amministrazione comunale.
I soggetti particolarmente aggressivi saranno ospitati nei canili convenzionati: Eden Park con sede a Torre del Greco e The Dog Park di Boscotrecase in attesa di affidamento, dopo un programma rieducativo. Il progetto è estremamente importante: la zona di Vico Equense infatti era nota per la massiccia presenza di cani vaganti o abbandonati, il cui destino era tristemente noto. Vittime di incidenti stradali o, peggio ancora, dei veleni loro dati da allevatori o incivili: spesso questi poveri animali terminavano la loro vita in sofferenza.
I poveri asini di Luca Zaia: maltrattati e malcurati
Luca Zaia, attuale Governatore del Veneto, all’epoca Presidente della Provincia decise di acquistare degli asinelli con la funzione di radere l’erba, purtroppo non potranno più svolgere la loro funzione, vediamo perché.
Andrea Zanoni dell’associazione LAC Veneto e Mara Canzian, Presidente OIPA di Treviso, hanno il via ad una denuncia ai danni di Zaia dopo aver rinvenuto un asinello morto in stato di abbandono accasciato nell’acqua sporca.
Anche gli animali hanno una morale!
Gli animali sono fedeli, ci sopportano e ci amano in maniera incondizionata, sono leali: tutte cose che chi possiede un animale domestico sa bene. Ma ora tutto ciò potrebbe avere anche una base scientifica, grazie agli studi del professor Marc Bekoff, docente di Biologia all’Università di Boulder, in Colorado e fondatore del Ethologist For Ethical Treatment Of Animals. Quest’ultimo è un progetto che intende dimostrare, soprattutto a coloro che sono scettici e bollano ogni credenza di etica animale come mera convinzione animalista, che anche gli animali provano emozioni!
Infatti cani e gatti, e tutti gli animali in generale, hanno un’area del cervello preposta a ricevere e catalogare le emozioni, proprio come accade per il cervello umano. Grazie a questi studi condotti sugli animali, il professore ha scoperto che gli animali sono dotati di grande intelligenza e di una certa flessibilità comportamentale. Secondo quanto dedotto da Bekoff, la scienza dovrebbe interrogarsi su tali risultati e ridimensionare quelle che sono state fino ad ora le credenze sugli animali e sul loro ruolo sociale.
Bekoff nel suo studio afferma con certezza che gli animali sono dotati di una profonda moralità basata su altruismo, lealtà, compassione, capacità di consolazione e perdono: tutto ciò è stato quindi pubblicato nel suo libro, La vita morale degli animali, dove si indicano con precisione gli schemi cerebrali e i substrati neurochimici tipici del sentimento amoroso, identico nell’uomo e nell’animale. Questo proverebbe come anche gli animali siano capaci di provare delle emozioni complesse. Nel libro si legge:
Addio ai video denuncia negli allevamenti USA?
Edoardo Stoppa, inviato di Striscia la Notizia, durante i servizi di denuncia negli allegamenti saluta sempre con il termine “Amici Animali”. Evidentemente in America, esattamente nello stato dello Iowa, non sono molto interessati al benessere degli amici animali, si parla infatti di una legge che impedirà di girare filmati all’interno degli allevamenti di animali.
San Marino: alla mostra è strage di cani
Una esposizione cinofila che doveva essere una festa, con amici a quattro zampe pronti a lasciarsi osservare da appassionati e curiosi in tutto il loro splendore ed, invece, si è trasformata in una tragedia. Per fortuna, a questo punto, che è stata interrotta altrimenti l’esito sarebbe potuto essere ben diverso. Due esemplari sono morti e uno è stato salvato appena in tempo. Senza contare che decine hanno accusato malori anche seri, per aver ingerito o anche solo inalato sostanze tossiche e velenose. I veterinari non sono ancora riusciti a capire di cosa si tratta, ma si pensa ad un killer che voleva farne fuori quanti più possibile.
Parliamo di quanto accaduto nelle scorse ore all’esposizione internazionale canina che doveva svolgersi al Kennel Club di San Marino e adesso è caccia al colpevole.