Oroscopo a quattro zampe 2010, il cane, il gatto e le stelle

oroscopo cani e gatti fotoIn questi giorni le edicole sono affollatissime di inserti e giornali dedicati all’astrologia. Chi ci crede, o comunque si diverte a leggere queste simpatiche quanto surreali previsioni, corre ad acquistarli per sapere cosa gli riserva il 2010, l’anno appena iniziato. Personalmente sono scettica riguardo agli oroscopi, ma non nego di averci dato una sbirciata ogni tanto, in attesa dal parrucchiere o dal dentista, un po’ per curiosità, un po’ per sorridere. Ma sapevate che esiste anche l‘oroscopo per i nostri animali domestici, ovvero per i quattro zampe più presenti nelle nostre case: il cane e il gatto.

Ho scovato sul sito di Libero News un articolo che ha attratto la mia attenzione, che riguarda proprio le previsioni astrologiche per il 2010 per i nostri adorati pets. A guardare nel futuro di cani e gatti in base al segno zodiacale di appartenenza è Antonia Bonomi, giornalista esperta di astrologia. Oggi estrapoliamo alcuni passaggi relativi al 2010 di Fido e Micio. Da leggere senza prenderli sul serio, proprio come facciamo con il nostro di oroscopo.

Gatti yoga, un calendario 2010 all’insegna di tenerezza e benessere (fotogallery)

gatti yogaQualche tempo fa vi avevamo presentato il calendario 2010 che ritraeva dodici classiche posizioni dello yoga interpretate, grazie a dei sapienti fotoritocchi, da cani dolcissimi e snodatissimi (magie di photoshop!). Adesso è il turno dei gatti di cimentarsi con la disciplina orientale per un anno nuovo, il cui scoccare è ormai alle porte, all’insegna di posture capaci di far ritrovare la pace interiore ed il benessere ed in questo caso, a giudicare dalle immagini che vi mostriamo nella fotogallery in fondo all’articolo, anche il sorriso.

Si tratta, infatti, di foto ritoccate, molto buffe, che mostrano i nostri amici felini nelle più disparate posizioni dello yoga, scatti capaci di strappare un po’ di buonumore attraverso lo scandire dei giorni, non sempre facili, che ogni nuovo anno comporta. Avere sul muro di casa un calendario simpatico può rasserenare le nostri menti e, soprattutto se amiamo gli animali, non può mancare proprio un calendario in cui a farla da protagonisti sono i nostri amici pets.

Cat@log ovvero Twitter per i gatti

twitter gattiStrane invenzioni. Ne parla Luca Chittaro su Nòva100, rubrica del sito de Il sole 24 ore. Tra queste mi ha colpito il sistema Cat@log, un twitter per i gatti, insolito quanto bizzarro software che permette anche ai nostri amici a quattro zampe di aggiornare il loro stato, proprio come facciamo noi esseri umani sui vari social network.

Ma come fa un gatto a scrivere, vi chiederete? Beh, in realtà, questo congegno, brevettato da Jun Rekimoto del Sony Computer Science Labs, si basa su una schedina da attaccare al collo del gatto, che ne registra le azioni, i movimenti e li traduce in aggiornamenti di stato.

I gatti ed il freddo

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Gli animali, ed i gatti in modo particolare, hanno bisogno di cure e di attenzioni nei mesi invernali, quando la temperatura scende repentinamente: i gatti sono comunque animali resistenti alle variazioni di temperatura grazie all’isolamento termico prodotto dal pelo, che agisce come una camera d’aria isolante attorno al corpo, che viene mantenuto pertanto ad una temperatura costante.

I problemi sorgono quando tale camera isolante viene a mancare, a causa ad esempio di una caduta in acqua fredda o ad una lunga esposizione al freddo o sotto la neve. In tali casi occorre agire repentinamente per evitare spiacevoli conseguenze per il micio: la temperatura in tali casi infatti si abbassa velocemente con pericolo per la salute dell’animale.

Vi sono aree del corpo maggiormente soggette al congelamento, come orecchie, coda, orecchie, arti e organi genitali: tali zone infatti sono meno protette dal pelo e dunque soffrono maggiormente l’esposizione esterna alle basse temperature. Se la zona da un colore rosato diventa scura ed insensibile, è in atto un congelamento.

Le ostruzioni da grumi di pelo nel gatto

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I gatti, è cosa nota, sono animali molto puliti: una delle attività che amano è quella di lisciarsi il pelo rendendolo lucido e pulito. Purtroppo però questa loro attività li porta spesso ad inghiottire il pelo stesso, che si trasforma in una matassa umida che si deposita nello stomaco del felino. Spesso questa palla di pelo viene rigurgitata e dunque epulsa naturalmente, altrettanto spesso ciò non si verifica e il grumo di pelo di deposita all’imbocco dell’intestino, causando un’occlusione intestinale.

L’ostruzione che ne deriva causa qualche piccolo problema al nostro amico gatto, che noi padroni dobbiamo saper cogliere per poterlo aiutare: il felino potrebbe, anche se affamto, saziarsi con poco o comunque cercare spesso cibo che poi non consuma. Ciò porta ad una progressiva perdita di peso dell’animale, elemento che deve subito balzare agli occhi del proprietario che dovrà attivarsi e portare il micio dal veterinario di fiducia.

L’ostruzione da grumo di pelo in alcuni casi potrebbe anche doversi risolvere con un intervento chirurgico. In ogni caso, prima di farsi prendere dal panico, occorrerà intervenire prontamente per cercare di liberare il gatto ed aiutarlo nell’espulsione del grumo: in commercio vi sono dei prodotti appositi per diluire i grumi formati dal pelo, prodotti per lo più a base di oli e grassi per aiutare il gatto nell’evacuazione, e magari evitare una visita dal veterinario, mai tanto gradita!

Musica per le orecchie dei gatti (audio)

musica per gattiUn regalo originale per allietare il Natale del vostro gatto? Un cd di musica composta ed incisa esclusivamente per soddisfare i suoi gusti musicali. Music for Cats nasce da un’idea di David Teie, un violoncellista americano, membro della prestigiosa National Symphony Orchestra. Avvalendosi della collaborazione di Charles T.Snowden, uno psicologo della University of Wisconsin, il musicista ha realizzato dei brani graditi alle orecchie dei felini domestici, capaci di scatenare nei mici le più disparate emozioni.

Tramite gli ultrasuoni, Teie si propone di ricreare versi come lo squittire del topo, e in futuro l’idea è di estendere il progetto anche ad altre specie, come cani e cavalli, creando suoni a loro graditi, suscettibili di risvegliare il loro interesse e gli istinti tipici della natura animale. Nei brani pensati per i gatti trovano posto le ballate rilassanti, i cinguettii che ne risvegliano gli istinti primordiali di caccia, fino ad includere persino il suono delle fusa, che richiama il rapporto con gli umani, o il fruscìo che ricorda ai gatti l’allattamento materno.

I gatti contro la peste

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Fin dall’antichità si narra dell’inimicizia che regna tra i gatti ed i topi: favole, canzoni, film, cartoni animati tutto presuppone che tra le due specie non vi possa essere amicizia. L’origine di tale rivalità risale fin dai tempi egizi, quando i gatti erano addomesticati proprio per difendere le città dai roditori: ai tempi dei faraoni infatti il grano era una delle più gradi risorse, da proteggere all’interno di immensi granai. I gatti selvatici venivano allora allevati e si insegnava loro a tenere lontani i topi dalle riserve alimentari invernali.

Dell’importanza dei gatti per la nostra società si è occupato perfino un professore universitario americano, Donald Engels, autore del saggio Storia del gatto: secondo Engels infatti il gatto ha salvato la specie umana da moltissime malattie trasmesse dai roditori. Il felino, uccidendo i topi, ha impedito il propagare di malattie pericolose e mortali: tale beneficio tuttavia è terminato nel Medioevo, periodo buio in cui i gatti venivano considerati animali diabolici e vennero sterminati a migliaia.

Venendo meno i gatti, i topi poterono aumentare considerevolmente di numero, e portare pandemie, pesti e quanto altro, ce costò la vita a milioni di esseri umani in tuta Europa. La peste propagò in Europa per oltre cinque anni ma nessuno pensò di accudire i gatti, per eliminare i roditori appestati: le credenze religiose presero il sopravvento ed i gatti non poterono aiutare la specie umana.

Cani e gatti come regalo di Natale: secondo l’Aidaa saranno 15.000

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Ci eravamo già occupati del fenomeno dei cuccioli regalati a Natale e avevamo sottolineato più volte che adottare un animale deve essere un gesto ben ponderato al quale seguirà una responsabilità che dura per tutta la vita dello stesso. In ogni caso, consapevolezza a parte, secondo l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, per questo Natale 2009 le adozioni di cani e gatti aumenteranno del 35% rispetto allo scorso anno; secondo le stime dell’associazione, i cani che troveranno una famiglia saranno 12.000, mentre i gatti 3.000.

Sono cifre veramente importanti che fanno ben sperare, sempre secondo l’associazione, ad una diminuzione degli abbandoni nella prossima estate, in una percentuale riconducibile a ben il 25% in meno rispetto all’estate scorsa.

Un gioco da gatti

gioco gattiSdraiati sul letto, malgrado non facciamo il minimo movimento, basta anche solo un fremito impercettibile di un muscolo affinchè si scateni la forza ninja nascosta nel nostro adorabile gattino. Immediatamente ci tende un agguato e ci assalta un polpaccio, un braccio e inizia a mordere e graffiare come un indemoniato. Eppure fino a pochi istanti prima magari stava facendo le fusa pacificamente e non pensava neanche ad intraprendere una lotta libera con noi. Come è possibile che il nostro gattino sia così tranquillo e scatenato allo stesso tempo?

Secondo il parere degli esperti, se il micio ha tra i 3 ed i 6 mesi, il gioco intenso è assolutamente normale. Sta a noi affinare e convogliare nel giusto modo la sua energia apparentemente infinita. Se correttamente alimentati e in buona salute, i gattini tra 3 settimane di età e un anno di età hanno una forte propensione al gioco. La loro vita in questa fase, ruota intorno a giocare, dormire e mangiare, e si impegnano in questi comportamenti alternandoli per tutto il giorno.

Come fare il bagno al gatto

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Il mantello del gatto, soprattutto se si tratta di un esemplare a pelo lungo, ha bisogno di molte cure, e oltre alle quotidiane spazzolature, è necessario lavarlo ad intervalli regolari; il bagno serve ad eliminare il pelo morto, lo sporco che il micio ha raccolto in giro e i vari parassiti. Il bagno non è un’attività particolarmente gradita dal gatto, ma se lo abituerete fin da piccolo, sarà un momento poco traumatico, sia per lui che per voi.

Un gatto a pelo lungo deve essere lavato ogni due o tre settimane, mentre uno a pelo corto ogni due mesi, oppure può essere lavato a secco senza bisogno di immergerlo nell’acqua. Il gatto può essere tranquillamente lavato all’interno di un catino di plastica, e per fare questa operazione è necessario munirsi di uno shampoo per gatti, un paio di asciugamani, un recipiente di plastica morbido e una spazzola; prima di bagnarlo spazzolate il mantello con cura, perché i nodi del pelo una volta bagnati sono difficili da sciogliere.

Stendete uno dei due asciugamani sul fondo del catino in modo da non far scivolare il gatto, e riempitelo con acqua calda (ma non bollente) e mettete dentro il micio facendo attenzione a non immergerlo completamente per non farlo spaventare; con il recipiente di plastica, bagnate l’animale con un po’ di shampoo unito ad acqua calda. Massaggiate il pelo dolcemente per far penetrare lo shampoo, facendo attenzione a non farlo entrare negli occhi e nelle orecchie; durante questa operazione rassicurate il vostro gatto, parlandoci in modo affettuoso.

Cane e gatto ovvero cane o gatto? Una partita di pro e contro finita 6-5

cane e  gattoCani e gatti, ma sarebbe il caso di dire: cani o gatti? L’antica rivalità tra le due specie di animali domestici più diffusi al mondo potrebbe infatti aver trovato una risoluzione oggettiva ed obiettiva nello studio pubblicato dal New Scientist, che mette nero su bianco i vantaggi dell’uno e dell’altro animale. Una battaglia a suon di pro e di contro che si è conclusa con la vittoria, per appena un punto, del cane.

I criteri di assegnazione dei punti di merito spaziavano dall’intelligenza all’utilità fino a toccare l’attualissimo tema dell’impronta ecologica. Ed è stato un duello durissimo che ha riconosciuto per appena un soffio la “supremazia” del cane come miglior animale domestico. Ma vediamo di scoprire meglio chi si è aggiudicato cosa nei vari campi di confronto che, per ovvie ragioni, erano in tutto undici.

Un regalo per capirsi con il micio, il dizionario Bilingue Italiano/Gatto e Gatto/Italiano

dizionario bilingue italiano gattoCapire il nostro gatto, i suoi miagoliì con differenti modulazioni della voce, la sua postura, i movimenti della coda, delle orecchie: per alcuni è una capacità innata che viene dall’immenso amore per questi accattivanti felini domestici; per altri è una saggezza che si acquista con l’esperienza quotidiana del contatto con il proprio micio, quando si impara ad ascoltarlo e ad interpretare i suoi segnali, diversi da esemplare ad esemplare.

Per chi invece è per la prima volta alle prese con un gatto e vuole saperne di più su come soddisfare le sue esigenze e non contrariarlo, ci viene in aiuto il primo dizionario Bilingue Italiano/Gatto-Gatto/Italiano. Firmato Sonda-Larousse, il dizionario è nato da un’idea di Jean Cuvelier, affermato veterinario, e illustrato dal disegnatore Gilles Bonotaux. All’edizione italiana hanno lavorato l’etologo Roberto Marchesini, in collaborazione con Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Settore Cani e Gatti della LAV.

Se il gatto cade…

caduta gattoQuando si parla di gatti c’è da fare un’importante distinguo, tra quelli che vivono in campagna o comunque liberi di uscire in giardino e rientrare in casa a loro piacimento, e mici che non hanno accesso all’esterno e abitano 24 ore su 24 in appartamento e dunque suscitano maggiori preoccupazioni quando si tratta di farli andare anche solo sul balcone per la prima volta, o ancora se si trasloca e ci sarebbe la possibilità nella nuova abitazione di farli stare all’aperto.

Quello che ci si chiede spesso, avendo sempre sentito parlare dei gatti come di animali equilibristi, in grado di fare salti da più piani e di ricadere sui cuscinetti delle zampe rimanendo quindi illesi, è se e quali rischi corra il nostro gatto quando cade da una certa altezza.

Gatti ereditieri, a Roma anziana signora lascia dieci milioni di euro al micio

gatto ereditàLa solitudine di cui sono vittime le persone anziane è spesso alleviata dalla presenza di un animale domestico. Al punto che quando si tratta di redigere il testamento, piuttosto che a persone fisiche si pensa al proprio pet, compagno di molte giornate altrimente vuote e tristi. E’ quanto è successo a Roma, dove una signora benestante, più che benestante anzi, diciamo ricca, ha lasciato ben dieci milioni di euro a Tommasino, un micio che aveva adottato dopo averlo recuperato da un cassonetto e che ha riempito di affetto i suoi ultimi anni di vita.

L’anziana donna,  che gode ancora di ottima salute all’età di novantadue anni, non ha figli e dopo la morte del marito è rimasta completamente sola al mondo. L’incontro fortuito e l’ingresso in casa del trovatello peloso l’hanno aiutata a rendere più leggeri e meno solitari i giorni della vecchiaia. Il patrimonio di dieci milioni di euro, tra conti in banca e beni immobili, se l’è così aggiudicato proprio Tommasino che pur non essendo un uomo è stato capace di infonderle quel calore umano di cui ha tremendamente bisogno.