L’anomalia dell’occhio del collie (CEA, Collie Eye Anomaly) è un disturbo caratterizzato da uno sviluppo anomalo degli occhi. Essa si verifica prevalentemente nella razza Collie, anche se è stata riscontrata anche nel pastore delle Shetland, nel pastore australiano e nel Border Collie. In alcune zone, si stima che fino al 75 per cento dei collie sia colpito dalla malattia.
Nella sua forma più lieve, si verificano piccoli cambiamenti nella coroide, che è lo strato vascolare nella parte posteriore dell’occhio. Questi cambiamenti hanno scarso effetto sulla vista. La CEA colpisce la retina, la coroide, e in casi gravi, la sclera ed il nervo ottico.
La CEA è una malattia ereditaria e la maggior parte delle lesioni oculari ad essa associate sono presenti già alla nascita. Ma le lesioni lievi non sono più rilevabili ad un esame degli occhi già dopo i tre mesi di età, dunque è consigliabile che i cani destinati alla riproduzione siano esaminati al più presto, già a sei, sette settimane di vita.
Anche i cani con lesioni minori non dovrebbero essere usati per la riproduzione perché i loro cuccioli possono essere affetti da forme più gravi della malattia.
La CEA è un disordine recessivo. Tutti gli animali colpiti hanno due geni per il CEA, pertanto, entrambi i genitori o ne sono colpiti, o sono portatori della malattia.