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Carcinoma a cellule squamose nel cane, cure e prevenzione

Il carcinoma a cellule squamose nel cane è un tumore della pelle piuttosto aggressivo e pericoloso. Questo perché è in grado di riprodursi rapidamente e purtroppo, nella maggioranza dei casi, fare metastasi e diffondersi ad altri organi prima ancora che venga fatta una diagnosi. Ma se questa avviene precocemente, ci sono buone possibilità di cura e di sopravvivenza. Vediamo insieme nel dettaglio.

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Come riconoscere un carcinoma a cellule squamose nel cane

E’ difficile identificarlo allo stadio iniziale, perché nascosto sotto il pelo, ma è comunque possibile. Basta fare al cane, specie se anziano, dei controlli di routine almeno una volta l’anno dal veterinario oppure osservarlo con attenzione quando si gioca insieme o gli si fanno le coccole. Questo tumore della pelle si manifesta come uno strato di pelle bianca o una massa chiara esterna alla pelle (origina dalle cellule epiteliali) o con delle piaghe e lesioni cutanee. A volte possono ulcerare e buttare sangue. Se non guariscono con pomate ed altre terapie topiche comuni per le dermatiti (anche antibiotici) nell’arco di qualche settimana/ mese, è molto probabile che si tratti di un tumore. Il veterinario in caso sospetto può prescrivere raggi x, analisi ematochimici e talvolta direttamente anche biopsie proprio per effettuare una diagnosi quanto prima ed avviare le cure.

Le cure

Le cure possono essere di vario tipo: tutto dipende da quanto la malattia è avanzata al momento della diagnosi. Se il tumore è appena stato scoperto, è piccolo e localizzato, esistono dei trattamenti oncologici anche topici. Se è più avanzato, ma comunque di dimensioni ridotte e non si è diffuso ad altri organi, può essere rimosso con la criochirurgia o con un particolare tipo di terapia della luce chiamata terapia fotodinamica. Può anche essere rimosso chirurgicamente, necessariamente se le sue dimensioni sono grandi. Se la neoplasia è in determinate parti può richiedere anche amputazioni invasive (come nel caso delle dita delle zampe, o del naso, eccetera). Dal punto di vista estetico possono essere invalidanti per Fido, questi interventi, oltre che fisicamente pesanti, ma il recupero è spesso rapido e positivo, anche per i cani più anziani. Se il tumore non può essere completamente rimosso, il veterinario raccomanderà radioterapia o chemioterapia dopo l’intervento chirurgico. A volte, questi trattamenti sono gli unici utilizzabili, quando il carcinoma è molto diffuso, ovvero coinvolge anche gli ospiti.

Il cane con tumore della pelle

Dopo l’intervento chirurgico, o nel corso della terapia, Fido può ovviamente mostrare sofferenza. Il veterinario potrà prescrivere antidolorifici dei quali non bisognerà abusare: occorre attenersi rigorosamente alle prescrizioni. Il cane dovrà stare altresì a riposo totale, fatte salve brevi passeggiate per i bisogni e nutrirsi adeguatamente, all’occorrenza anche con un’alimentazione forzata attraverso flebo.

Prevenzione

Tra le cause principali di questo tumore della pelle c’è l’eccessiva esposizione al sole: se possibile quindi è opportuno, come forma di prevenzione, limitarle la durata nel tempo, evitando soprattutto le ore di punta (dalle 11,00 alle 14,00). All’occorrenza è suggerito usare anche protezioni solari per animali, da applicare sulle orecchie, sul naso e nelle altre parti più esposte, magari perché il pelo è più rado. Se si nota la presenza di nuove piaghe o masse, portare subito il cane dal veterinario.

 

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Foto: Thinkstock

 

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