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Lucertole delle Eolie nate al Bioparco di Roma

Cinquantadue esemplari delle rare lucertole delle Eolie sono nati nel rettilario del Bioparco di Roma. Parliamo delle Podarcis raffonei, la cui sopravvivenza è fortemente minacciata.

La nascita in cattività delle lucertole delle Eolie

Come il nome indica, si tratta di una specie endemica dell’arcipelago siciliano ed è unica nel suo genere. I piccoli verranno poi introdotti, una volta cresciuti, proprio all’interno delle Eolie la prossima primavera. Il Bioparco di Roma ha condiviso un video dove è possibile vedere le lucertole delle Eolie appena nate. Ed è incredibilmente toccante vedere come questi piccolini, alla nascita, fossero più piccoli di una moneta da 50 centesimi.

Sebbene nati in cattività i piccoli delle lucertole delle Eolie, come già anticipato, verranno poi liberati nel loro habitat naturale. Per poterli far nascere e sviluppare adeguatamente, la struttura ha messo a punto una nursery apposita all’interno di un’area tecnica del rettilario.

Questo significa che le lucertole non sono visibili al pubblico, ovviamente con lo scopo di mantenere la giusta tranquillità per un loro corretto sviluppo. Gli scienziati le monitoreranno costantemente, registrando le misure e il peso a cadenza mensile per trovare conferma del giusto sviluppo.

Le lucertole delle Eolie sono un rettile molto raro e, per tale ragione, la loro nascita rappresenta un evento davvero straordinario. Per quel che riguarda il Mediterraneo, sono tra le specie a più alto rischio d’estinzione, sia per la competizione interspecifica con la Podarcis siculus, una lucertola campestre aliena invasiva, sia per la perdita dell’habitat.

Progetto per preservare la specie

Per proteggerle, nel 2023 è stato creato il progetto Life Eolizard con lo scopo specifico di abbattere il rischio di estinzione, sfruttando un programma di conservazione sia in ambiente controllato che in natura. Le nascite di cui abbiamo parlato fanno parte proprio del programma di riproduzione in ambiente controllato, formando delle coppie in base a uno screening genetico dedicato.

Con quale obiettivo? Quello di assicurare la massima diversità genetica e quindi un DNA più “pulito”. Ogni coppia formata è stata inserita in dei terrari speciali dove è stato ricreato l’ambiente migliore per l’eventuale riproduzione. L’incubazione è durata 40 giorni, durante i quali sono stati verificati anche lo sviluppo embrionale e la fertilità delle uova.

Questo è uno di quei casi nei quali l’intervento dell’uomo non è distruttivo, ma in grado di assicurare un’ulteriore protezione alla specie nello specifico. Le lucertole delle Eolie non sono importanti solo perché in via d’estinzione, ma anche perché presentano delle caratteristiche morfologiche e cromatiche di tipo unico. Fattore, questo, che le rende davvero degli esemplari unici nel loro genere.

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