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Villavallelonga, orso si introduce nel soggiorno di una casa

 Pensavano fosse un ladro e invece si tratta di un orso: quando intorno alle 2 di notte una famiglia di Villavallelonga, in provincia de L’Aquila, si è trovata in soggiorno un orso spaventato, è fuggita via terrorizzata dal balcone.

 

Ma i responsabili del Parco Nazionale d’Abruzzo vogliono proteggere l’esemplare che conoscono bene: si chiama Mario ed è un esemplare di orso maschio di circa 3 anni che pesa 120 chili. I responsabili lo conoscono perché spesso e volentieri esce la notte tanto che qualche tempo fa gli era stato applicato un radiocollare per monitorarne gli spostamenti.

È accaduto anche la scorsa notte, ma i guardiani del parco non hanno fatto in tempo ad arrivare. L’orso è rimasto intrappolato nei vicoli del borgo e ha cercato di fuggire passando dalla finestra di una cantina non chiusa di una abitazione.

ORSI, COME COMPORTARSI IN CASO DI INCONTRI

Quando si è ritrovato in soggiorno è scattato l’allarme e il padrone di casa è sceso pensando si trattasse di un ladro: poco dopo aver scoperto che un orso aveva devastato parte del soggiorno sono intervenuti i guardiani del parco. E mentre l’orso si è praticamente addormentato in salotto, le famiglia è stata evacuata dal balcone. Il veterinario intervenuto ha poi sedato l’animale che è stato trasportato nel Parco.

 

I responsabili assicurano che sarà effettuato un continuativo monitoraggio “pur nella consapevolezza che non basta a garantire che l’orso non frequenti i centri abitati” visto che la presenza di fonti alimentari attira l’animale.

Siamo molto vicini alla famiglia che è stata vittima di una situazione incresciosa che nessuno vorrebbe vivere. Lavoriamo quotidianamente per favorire la convivenza tra uomini e orsi, ma quello che è accaduto questa notte è difficile da accettare, per cui ho contattato immediatamente il Ministero dell’Ambiente che ha convocato una riunione urgente per lunedì mattina, nel corso della quale sarà affrontato il problema della gestione di un orso confidente che opera, da mesi, prevalentemente nella zona di protezione esterna e fuori dal Parco per trovare una soluzione, sia nell’interesse della conservazione dell’orso, sia della tranquillità delle persone. L’evento di questa notte ripropone la necessità, per la conservazione dell’orso, di mettere in campo azioni che coinvolgano tutte le Amministrazioni che operano sul territorio, evitando di lasciare solo al Parco la soluzione di problemi che implicano altre competenze e altre responsabilità

Scrivono in una nota i responsabili del Parco.

 

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