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Troppi cani o gatti, ecco cosa dice la legge

Troppi cani o gatti in giardino o in casa? Nessuno può vietarvi di tenerli, ma potreste essere obbligati a riconoscerli in maniera differente per legge.

Troppi cani non sono gestibili

In poche parole quando questi animali sono troppi verrebbe meno l’uso ordinario per civile abitazione e si configurerebbe un’attività di custodia e cura a titolo gratuito. La norma alla quale fare riferimento e l’art. 1138 del codice civile, che sostiene che in un condominio non possa esserci il divieto ti presenza di animali da compagnia.

Allo stesso modo però sul tema è intervenuta la Cassazione mettendo dei paletti. Questo mese, e più precisamente lo scorso 20 gennaio, è stata depositata l’ordinanza 1823/2023 riguardante il risarcimento dei danni ai vicini da parte di una persona che possedeva troppi cani.

È stata infatti confermata una sentenza d’appello che limitava a sei il numero di esemplari da possedere e che intimava il risarcimento danni ai vicini per rumore e cattivo odore. Dovrebbero vincere su tutto sempre il ragionamento e la buona educazione. In un appartamento possedere un numero eccessivo di cani, a meno che non vi sia una manutenzione e gestione integerrima, non è di certo consigliato.

La sentenza sulla presenza di troppi cani è però interessante per altro motivo. Viene chiamato in causa, infatti, il fatto che il numero elevato di cani faccia venire in qualche modo meno l’uso ordinario per civile abitazione. E che porti la questione non al possesso ma all’attività di custodia e cura degli animali. Ovviamente senza carattere commerciale dato che vi è assenza di scopo di lucro.

Pensare bene al numero di animali

Insomma, quando si parla di troppi cani o troppi gatti all’interno di un contesto abitativo come un condominio sono diversi fattori da tenere in considerazione. Per legge non si può vietare la presenza di animali all’interno dello stesso ma al contempo il padrone deve attenersi ai livelli stabiliti che possano assicurare una coesistenza priva di danni per chiunque.

Si potrebbe parlare di necessità di buon senso, da entrambi i lati. Ovviamente chi decide di avere animali in casa deve capire che gli stessi non possono rappresentare un disturbo per gli altri. Soprattutto dal punto di vista igienico e fonico.

Ora non entriamo estremamente nel merito della sentenza che ha dato il via a questo articolo. E anche se per noi potenzialmente non si hanno mai troppi cani, dobbiamo riconoscere che in alcune condizioni sono gli stessi animali a rimetterci.

Onde evitare la necessità di adozioni coatte in base a sentenze è meglio pensare prima, piuttosto che trovarsi ad agire per forza dopo.

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