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Trombosi vena porta nel cane

Richiesta di consulto veterinario su Trombosi vena porta nel cane
“Salve, sono la proprietaria di Emma, un Cavalier King femmina nata il 02.08.2007; il giorno 7 giugno scorso facendo un ecografia con mezzo di contrasto è stato diagnosticata una trombosi della vena porta (l’eco è stata fatta perchè con un eco semplice la nostra veterinaria pensava fossero linfonodi). Il giorno dopo abbiamo subito eseguito esami ematici e iniziato la terapia con eparina (clexane 2000 diluito in 2.5 ml di acqua per preparazione iniettabile) 0.5 cc sotto cute. La settimana dopo abbiamo ripetuto eco ed esami ematici ed il trombo sembra essere diventato più grande mentre i flussi per fortuna si sono mantenuti. Il tutto, secondo la nostra veterinaria sarebbe dovuto alla “sindrome nefrosica” iniziati diversi anni fa; nelle urine è sempre presente proteinuria ed è in terapia con Benazepril 5mg 1/2 cp per due al dì. Sarebbe consigliabile anche l’ inizio dell’assunzione dell’ aspirinetta ma Emma è piastrinopenica, perciò potrebbero verificarsi emorragie… L’ ecografista ha consigliato l’esecuzione di un angio-tac, la mia vetrinaria però non è d’accordo, visto tutti i problemi concomitanti. Emma per fortuna non ha segni oggettivi di sofferenza, è solo dimagrita, ma io sono disperata e molto confusa, un trombo è come una bomba ad orologeria, potrebbe scoppiare in qualsiasi momento. Emma è la cosa più importante che ho. Secondo lei qual è la cosa giusta da fare??? Spero di avere al più presto notizie.”

trombosi vena porta cane

Tipo di consulto Veterinario Generale
Tipo di problema trombosi vena porta nel cane

 

Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected] www.ambvetaleandri.eu

 

 

Gentile Sig.ra La presenza di un trombo nella vena porta può dipendere da diverse patologie , tra le più comuni patologie cardiache , ipertensione , iperlipemia , patologie endocrine (ipotiroidismo, ipercorticosurrenalismo ) coagulopatie, invasioni neoplastiche del vaso , sindrome nefrosica. Non tutti i soggetti con sindrome nefrosica sviluppano trombi. Fattori che possono indicare un rischio elevato sono un aumento del fibrinogeno e una diminuzione dell’antitrombina nel siero. La terapia si basa sull’impiego di antiaggreganti piastrinici . Il più utilizzato è l’acido acetil-salicidico , ma spesso si usa anche il clopidogel . Il problema delle piastrine va valutato bene, perché è normale nei cavalier (almeno in molti di loro) avere piastrine in numero inferiore alla norma, ma di dimensioni maggiori. Questo non comporta particolari problemi.
Il problema che può determinare un trombo nella vena porta è un aumento della pressione venosa portale con conseguente sviluppo di ascite. Inoltre dal momento che il sangue portale non arriva nel fegato in maniera corretta e quindi i metaboliti assorbiti dall’intestino vanno direttamente nel circolo generale, possono svilupparsi sintomi di encefalopatia epatica. Inoltre trombi si possono formare in altre sedi. Quindi bisogna capire bene se il problema è effettivamente la sindrome nefrosica oppure c’è qualche altro problema e quindi curare le cause. L’impiego di antiaggreganti piastrinici è fondamentale. L’angio-tac può aiutarci a capire meglio la situazione, sempre che non ci siano controindicazioni per l’anestesia. Cordiali saluti Dott. Fabio Maria Aleandri Medico Veterinario.

 

 

 

 

 

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Foto: Thinkstock

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