Home » Salute Gatti » Gatto con cistite emorragica batterica

Gatto con cistite emorragica batterica

Richiesta di consulto veterinario
Salve, seguo e possiedo numerosi gatti tutti levati dalla strada poiché in pericolo. Uno di essi, un europeo tigrato di 5 anni di 4.6 kg di peso di nome Grillo nato in casa poiché ancora non avevo provveduto a sterilizzare le femmine, dalla fine di ottobre dello scorso anno ha incominciato a manifestare problemi ad urinare. Inizialmente ho visto qualche goccia di sangue negli schizzi, dato baytril per qualche giorno sembrava tutto rientrato sono a quando il gatto si è ostruito. Portato immediatamente da un veterinario venne ceteterizzato e fatte analisi per la funzionalità renale dalle quali emerse un valore della creatinina di 5.7. Lo riportai a casa con terapia antibiotica e antinfiammatoria…….

cistite gatto

 

……..Lo separati dagli altri poiché con catetere e collare e gli misi la lettiera per farlo urinare. Ignorante mente non levai la terra e quindi vedevo sempre la punta del catetere sporca di terra ma senza allarmarmi più di tanto. Dopo cinque giorni trovo il gatto che nonostante il collare si era strappato il catetere e comunque ha sempre difficoltà ad urinare. Lo riporto e viene nuovamente cateterizzato. Riportato a casa dopo due giorni nuovamente il gatto si strappa tutto. Riporto e nuova anestesia per ricateterizzarlo. In questa occasione il veterinario non riusciva ad entrare con il catetere tanto che era un po’ agitato. Con il gatto in anestesia mi mando’ da un suo collega più esperto. Questo riuscì ad entrare, gli fece lavaggio vescicale, ecografia dalla quale mi disse che c’erano dei cristalli però non lascio’il catetere visto lo stato in cui il pene era dopo essersi strappato per due volte il catetere. Ritornai a casa. Erano le 19. La mattina dopo il gatto aveva sempre difficoltà. Tornai da quest’ultimo veterinario che procedette, da sveglio, a disostruirlo. Anche questa volta non lascio’ il catetere. Mi disse di darle Valium per aiutarlo a rilassare l’uretere. Così feci. La sera, vedendo il gatto sempre nella cassettina decisi di cambiare ancora veterinario. Li venne ceteterizzato fatte analisi urine prelevate dalla cassetta ecografia e venne ricoverato. Nelle urine vennero trovati leucociti, proteine, eritropoietina ed un ph di 7.5 e definì la cistite puramente. Venne instaurato nuovo trattamento antibiotico antidolorifico con l’aggiunta di medicinali omeopatici e flebo in vena per abbassare i valori della creatinina. Il giorno 3 novembre 2014 venne dimesso, valori renali rientrati nella norma e urinazione spontanea ma con qualche difficoltà. Terapia antibiotica antinfiammatoria e omeopatica. Il giorno 26 novembre portiamo le urine dalle quali si trova ph 5.5 qualche raro cristallo di struvite confermata diagnosi di cistite purulenta. Continua terapia con aggiunta di stien. Il gatto continua ad urinare spontaneamente con qualche difficoltà alle volte sforzando.

 

Continua sempre terapia. Il giorno 13 gennaio 2015 portiamo urine per coltura batterica. Viene trovata escherichia coli, candida e proteus m. Cambia antibiotico e continua antinfiammatorio e omeopatico. Il gatto non accenna a migliorare anzi, peggiora. Aumentano gli sforzi. Seguono diverse esami urine con ph che oscilla tra 6.5 e 7.5. Il 27 febbraio 2015 il gatto sta male, perde sangue dal pene, lo portiamo da altro veterinario che riscontra ph 7 nessun cristallo, batteri e cellule uroteliali. Esami del sangue evidenziano globuli bianchi altissimi. Mi dice che è dovuto ad una grave infezione della vescica con la possibilità che si stacchi qualche trombo che lo faccia morire. Cambiata terapia tolto stien e data alimentazione cd. Vari esami urine si sono susseguiti alcuni con pochi cristalli, altri senza, ph tra i 6 e i 6.5 e sempre cellule uroteliali. Continuano terapie, aggiunta eparina e poi tolta. Aumentano gli sforzi e le contrazioni per urinare. Una sera lo trovo con il prolasso rettale. Viene subito portato dal veterinario che lo mette dentro e lo ceteterizzato. Catetere per 5 giorni. Tolto il catetere il gatto apparte i primi giorni ha incominciato nuovamente con gli sforzi. Oggi tutti questi veterinari concordano che sono spasmi vescicali, il gatto urina a goccia, con grossi spasmi e con la parziale fuoriuscita del prolasso l’altra notte spinto dentro da me. Ieri riportato e tenuto per tutta la giornata in ambulatorio, il veterinario mi ha detto che urina e che altro non si può fare. Mi ha prescritto calmanti buscopan ed altro. Il gatto urina poco e a goccia con grossi spasmi nonostante i calmanti che a vederlo mettono dispiacere. Ho anche chiesto se non era il caso di cateterizzarlo e mi è stato risposto di no. Adesso chiedo, cosa posso fare? Non potrebbe essere ostruito per via di quelle cellule epiteliali che gli si staccano dalla vescica? Non è mai stata fatta una cistocentesi, non so più che fare…… Penso talvolta a farlo addormentare con immenso dispiacere. Grazie aspetto con ansia una risposta..

Tipo di consulto Veterinario Generale
Tipo di problema Cistite emorragica batterica con ostruzione gatto

 

 

Risponde il Dott. Alessandro Napoleoni, direttore sanitario dell’Ambulatorio Veterinario Piramide (Roma): medico veterinario con competenze in Medicina Interna, Patologia Clinica, Dermatologia, Ecografia, Citopatologia, Medicina Comportamentale, Omeopatia. Per contatti diretti: cell. 3392968975:

Una storia lunga e complessa. Difficile trovare una soluzione ottimale dopo esser passato sotto vari consulti e terapie. L’ideale sarebbe riconsiderare daccapo tutto il problema evitando se possibile di traumatizzare ancora le vie urinarie (uretra peniena ed epitelio vescicale). La terapia deve essere volta ad eliminare il dolore il più possibile ed eventuali agenti patogeni. In extremis è consigliabile anche una uretrostomia.

 

>> Leggi qui tutte le risposte del Dott. Alessandro Napoleoni medico veterinario

 

 

Se avete altre domande da porre ai ns veterinari potete visitare la pagina dedicata e riempire il form:

Veterinario online, consulti e consigli su comportamento e salute dei pets

Il nostro “Veterinario online, consulti e consigli su comportamento e salute dei pets” non fornisce diagnosi online e neppure la prescrizione di farmaci. Si tratta di un servizio di informazioni ed orientamento che mai potrà essere considerato sostitutivo di una visita specialistica diretta con il medico veterinario. L’invio della domanda corrisponderà all’accettazione di questa condizione di utilizzo.

Per le emergenze rivolgersi al servizio veterinario più vicino.

 

Foto: Thinkstock

 

 

Lascia un commento