Penny, un cane in tribunale in aiuto di persone abusate

La storia è di quelle esemplari. Per le vittime di violenze domestiche e abusi, testimoniare in tribunale alla presenza del proprio aggressore, oltretutto un familiare intimo, può essere terrificante, stressante. In Pennsylvania (Usa) c’è un cane veramente speciale, Penny: dal 2010 è un assistente a quattro zampe delle vittime di reati. Molto più che un semplice terapeuta canino, grazie al suo lavoro ha permesso di avviare una delle pratiche più innovative nelle aule giudiziarie americane.

 

Penny cane al servizio di persone abusate

Cane ansioso, uno studio inglese rivela come aiutarlo

Cane ansioso

Il gioco è un’attività fondamentale per i cani, in quanto rappresenta uno stimolo intellettuale fondamentale per la loro salute e per il loro benessere:  ma ciò che emerge da un nuovo studio universitario inglese è una correlazione tra il gioco e il suo stato di ansia e di aggressività. Ecco cosa emerge da questo studio innovativo, che ha coinvolto circa 4mila proprietari di pet, interrogati sul loro rapporto con Fido e con il gioco.

Cane ansioso

Insegnare ai cuccioli a non scavare in giardino

giardino

Se anche il vostro cucciolo ha la brutta abitudine di scavare dei buchi in giardino, arando e distruggendo tutto ciò che trova, aiuole comprese, sappiate che siete in buona compagnia. Lo fanno praticamente tutti i cuccioli: ma perchè? E soprattutto come insegnare ai cuccioli a non scavare in giardino?  Seguendo questi semplici consigli potrete ottenere degli ottimi risultati.

scavare in giardino

I tic degli animali domestici

Tic, sembra incredibile ma ne soffrono anche cani, gatti ed altri animali domestici. Che condividessimo con Fido e Micio malattie come il diabete e l’artrite, stati d’animo come apatia e stress ed alcuni virus e parassiti, era noto da tempo ma quella dei tic è una novità assoluta. O forse no? Già, perché i tic provengono proprio dal mondo animale, esattamente nel ‘600 indicavano il colpo secco dato dagli equini contro la mangiatoia.

Ma quali sono i tic di cui soffrono i nostri amici animali e da cosa dipendono? Se ne è parlato oggi nel corso di un incontro dedicato svoltosi a Milano alla presenza di esperti del calibro di Mauro Porta, direttore del Centro Tourette e Parkinson dell’Irccs Galeazzi.

In Italia soffrono di tic 800-900 mila persone ed altrettanti animali. Il cane, ad esempio, ed il mio lo faceva, gira a vortice per rincorrersi la coda.

Cani e gatti, ansia e aggressività

La salute di un animale, soprattutto dal punto di vista psicologico ma non solo, può essere compromessa in modo relativamente semplice. Una cattiva educazione, la mancanza di coccole, uno stile di vita insopportabile o dei traumi, ad esempio, possono provocare sensazioni prolungate di ansia, tensione, depressione o rabbia e, improvvisamente, l’amico a quattro zampe più docile del mondo si può trasformare nel più temibile dei nemici.

In più, un pet assorbe come una spugna tutto quello che avviene in famiglia e può reagire in modo esagerato di fronte alle tensioni, deludento suo malgrado le aspettative dei padroni.  Un gatto, per esempio, che di solito adora la pulizia ed è abitudinario, al momento in cui depone feci e urina fuori dalla lettiera è infastidito da qualcosa. In questo modo, esprime il proprio stato d’animo e l’agitazione.

I gatti e l’ansia

Quando si guarda un gatto, lo si accarezza e si ascolta il vibrare delle sue fusa, ci si sente rilassati e in pace con se stessi, immaginando che questo amico a quattro zampe sia lo specchio della calma. In effetti, non è proprio così e, nonostante l’aspetto forte e distaccato, anche i mici hanno i loro problemi interiori. L’ansia è al primo posto, purtroppo però non sono rari i casi, addirittura, di depressione o apatia. Per questo motivo, molto più che per i cani è necessario osservare l’atteggiamento del proprio animale e, senza cadere in inutili paranoie, verificare il perchè di eventuali cambiamenti comportamentali.

Gli amici a quattro zampe e lo stress

Non sono soltanto gli esseri umani a soffrire per lo stress quotidiano e a cercare relax e pace, al termine di una dura giornata lavorativa. Per altri motivi e per differenti modi di vedere la propria esistenza, infatti, pure gli animali sono molto sensibili ai cambiamenti repentini, agli imprevisti e alle situazione che percepiscono come minacciose e questo può, a lungo andare, causare dei problemi alla salute o dei disagi comportamentali, apparentemente ingiustificati. Ci sono momenti in cui, poi, questo stato d’animo è causato dalla paura e perciò, esiste una connessione diretta tra gli ormoni della “lotta o fuga” prodotti dalle ghiandole surrenali.  Queste ultime si trovano sopra i reni e portano il cuore a pompare una maggiore quantità di  sangue ai muscoli. Il battito cardiaco aumenta e si moltiplica lo stato di allerta. Se le ghiandole surrenali lavorano costantemente in questo modo, smettono di funzionare bene e il pet diventa incapace di reagire a situazioni che lo angosciano. Per questo è possibile notare che un animale che prima era scattante e grintoso, improvvisamente appare confuso ed ansioso.

Ipervocalizzazione, cosa fare quando il gatto miagola troppo

gattino che miagolaDetto così, può sembrare che si voglia impedire al gatto di miagolare e di esprimersi nella sua maniera più naturale. In realtà la faccenda è molto più complessa, perché quando il nostro micio sta tutto il giorno (e la notte) a lamentarsi e a piagnucolare ad alta voce, dietro possono esserci cause tutt’altro che naturali.

Bisogna ovviamente operare dei distinguo: se il nostro amico a quattro zampe è rimasto rinchiuso in una stanza è normale che strilli per farsi sentire da noi, altre volte invece quel miagolìo più acuto e prolungato è per noi proprietari apparentemente inspiegabile.

Ecco come le scimmie combattono ansia e tensione

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Gli animali, si sa, pur vivendo fondamentalmente di istinti, molto spesso, proprio per la loro semplicità di intenti, sono un esempio per l’evoluto e complicato essere umano. Come nel caso delle scimmie che, per diminuire ansia e tensioni all’interno del gruppo, hanno messo a punto nel tempo, una tecnica che si dimostra davvero molto efficace. I cebi dai cornetti, utilizzano il cosiddetto grooming, studiato da un gruppo di ricercatori dell’Istc-Cnr e dell’Università di Liverpool, che hanno lavorato di concerto per giungere alla curiosa scoperta, poi pubblicata all’interno della rivista Animal Behaviour. Insomma, questa specie sudamericana, assume dei comportamenti altamente sociali soprattutto nelle situazioni in cui si potrebbe presentare un pericolo e, in tal modo, si assicura la buona convivenza con gruppo. Del resto il vivere in branchi serve ad aumentare le proprie aspettative di vita e quelle della prole, anche se si corre il rischio di inutili competizioni e di conseguenti conflitti.