Quando viene insegnato correttamente, il comando “fermo” è un segno distintivo di un cane ben educato.
Ad esempio se si sta camminando velocemente per la strada con il cane impaziente all’altro capo del guinzaglio, sulla strada verso il parco, e si incontra una vecchia conoscenza. Il vostro cane, scontento di questo ritardo verso la sua mèta, esprime la sua disapprovazione avvolgendo il guinzaglio attorno alle gambe. Il comando “Siediti!” potrà farlo sedere ma da seduto continuerà ad avvolgersi attorno al guinzaglio e a scalpitare e non manterrà a lungo la posizione. Cosa manca a questo scenario? Che il cane non si muova e questo può avvenire solo con il comando “fermo”.
Una volta che il cane ha imparato a stare seduto, un importante passo successivo è l’apprendimento di questo comando. Il comando “fermo” presuppone che il vostro cane mantenga la sua posizione (seduta, sdraiata o in piedi) fino a che non lo lasciamo libero di riprendere a muoversi. Senza questa abilità, quando gli chiediamo di sedersi otterremo semplicemente che il cane si sieda temporaneamente pronto a scattare alla minima distrazione.
Il comando “seduto” è probabilmente l’abilità più pratica che potete insegnare al vostro cane. Sia che siate in attesa sul marciapiede di una strada affollata o in una competizione che preveda esercizi di obbedienza, ed in mille altre situazioni della vita quotidiana, questo ordine è fondamentale.
Insegnare al cane a venire da noi quando lo chiamiamo è uno dei comandi fondamentali che il nostro amico a quattro zampe deve imparare. Anche se non dobbiamo mai cercare di mettere i nostri cani in situazioni a rischio, il richiamo può evitare una collisione auto-cane, un inseguimento di gatti, o altri pericoli. Su un piano più banale ma pratico, il comando “vieni” presenta al cane molte più opportunità di libertà proprio perché sappiamo che è possibile richiamarlo nel parco, su sentieri, ovunque, e quindi stiamo più tranquilli e gli lasciamo più autonomia di movimento.
Sarà capitato a tutti, la prima notte che si porta a casa un animale domestico, di avere l’impressione che si tratti di un neonato. Che sia un cane piuttosto che un gatto, difficilmente chiuderemo occhio per colpa dei suoi lamenti che spezzano il cuore.
Molti