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Spara il cane e lo lascia morire, la storia di Sassy

Spara al suo cane, un cucciolo di Golden Retriever di 10 mesi, con la chiara intenzione di lasciarlo morire, ma dopo 4 giorni chiama i volontari di un’associazione animalista e per Sassy ricomincia la vita. E’ accaduto in America, quando la cagnolina è stata trovata dalle guardie zoofile, le sue condizioni erano disperate, ma oggi dopo diversi interventi, sta meglio ed è in via di ripresa.

L’uomo aveva contattato i volontari dell’associazione Noah’s Ark spiegando che un suo ospite aveva colpito il cane con una fucilata e che si trovava nel giardino, ma  il sospetto che il cucciolo fosse ferito e abbandonato in quello stato già da alcuni giorni era forte. I volontari hanno portato Sassy d’urgenza dal veterinario e lì i dubbi sono diventate certezze.

Dai raggi X, infatti, è emerso come il colpo di fucile avesse distrutto i muscoli dorsali, ma fortunatamente, senza intaccare la colonna vertebrale. Inoltre, la ferita era piena di larve. Le vengono subito applicati drenaggi e si somministrano farmaci per fermare l’infezione. Sassy non aveva molte speranze di sopravvivere, ma dopo i primi difficilissimi giorni, iniziano gli interventi chirurgici per rimuovere le schegge d’osso e la speranza che il cane se la cavi diventa una realtà.

Ci sono volute 5 operazioni per ripulire la ferita interamente da qualunque corpo estraneo, ma a quel punto si è scoperto che i danni alla clavicola erano molto estesi, i muscoli e i legamenti erano spaccati, per questo motivo Sassy non riusciva a sollevare la testa, tanto meno a muovere le zampe anteriori. Dopo qualche giorno, infatti, il cane ha subito un altro intervento chirurgico per riparare i muscoli e i legamenti danneggiati.

Oggi, il cucciolo riesce finalmente a sollevare la testa e continua a combattere per la vita. Come racconta una delle volontarie che ha soccorso il cane:

Vedo animali innocenti vittime di violenze, ogni giorno, ma questa cucciola mi ha fatto perdere la testa, al punto che avrei potuto uccidere il responsabile se me lo fossi trovato davanti. Chiunque faccia una cosa simile non può essere considerato umano. Abbiamo contattato lo sceriffo e non importa quanto ci vorrà, faremo in modo che qualcuno paghi per quello che è successo.

Photo Credit|Noah’s Ark

3 commenti su “Spara il cane e lo lascia morire, la storia di Sassy”

  1. Agghiacciante!!!! Sparare al proprio cane è già di per sè una cosa orribile, ma lasciarlo lì a morire per 4 giorni (quattro!!!! Vi rendete conto che razza di agonia può significare???) è sintomo quantomeno di una personalità disturbante. Spero con tutto il cuore che lo becchino e lo sbattano in cella per un bel po´, anche se si sa che la violenza sugli animali putroppo non conta molto nel sistema giudiziario attuale… E spero ovviamente che la povera Sassy si riprenda pienamente e trovi una nuova famiglia che le sappia dare un po più di affetto (anche perchè meno è davvero impossibile).

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    • @Cesare: un vero e proprio bastardo!!!!! come si fa a sparare al proprio cane???
      se me lo trovassi davanti non so cosa farei..!!! ma che gente c’è nel mondo?! vergogna..!!! spero che Sassy si riprenda al più presto.. si merita una lunga vita e un vero padrone con cui condividere tutto!!! forza Sassy… <3

  2. Sono d’accordo con te, la violenza sugli animali andrebbe punita più severamente. Questo povero cane, non aveva fatto nulla per meritarsi un colpo di fucile, ma troppo spesso l’essere umano dimostra una tale cattiveria da far venire i brividi. Spero con tutto il cuore che il gesto di quest’uomo non passi sotto silenzio e che venga giustamente punito.

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