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A Vico Equense vietato nutrire i randagi

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A Vico Equense un’ordinanza multa tutti coloro che danno da mangiare ai cani e gatti randagi, come in precedenza era accaduto ad altre due cittadine del napoletano, Monte di Procida e Castellamare di Stabbia. Sfamare un amico a quattro zampe in difficoltà potrebbe costare salato, l’ordinanza prevede infatti la multa da 25 a 500 euro. Lo stesso accadrà anche nel caso di persone sorprese a nutrire i volatili con delle briciole di pane o altri alimenti: sarà obbligo dei proprietari degli stabili provvedere a proprie spese, alla pulizia dei cornicioni e delle strade sottostanti nel caso in cui i piccioni lascino dei ricordini.

Un provvedimento che sembra incredibile, soprattutto se si pensa al fatto che gli abitanti di Vico Equense non potranno nemmeno più nutrire cani e gatti all’interno del proprio giardino, dato che l’ordinanza vieta la somministrazione di cibo e bevande anche all’interno dei confini della proprietà privata, nel tentativo di ridurre la proliferazione delle specie. Chissà se il sindaco partenopeo è a conoscenza del fatto che dovrebbe essere lui stesso il primo a garantire il benessere e la tutela dei cani che si trovano nel territorio comunale: curioso come di tale piccolo particolare nessuno faccia cenno alcuno.

Il comune ha motivato l’ordinanza affermando che si tratta di un tentativo  di tenere le strade cittadine pulite e di favorire una maggiore igiene: non sarebbe meglio multare e perseguire i proprietari che lasciano le deizioni dei propri animali sui marciapiedi e sulle strade, non curandosi della loro raccolta? Perchè colpire gli animali, che non hanno colpa alcuna, quando la responsabilità è tutta dei proprietari?

Il disaccordo dei cittadini e delle associazioni animaliste fa ben presumere che la storia non sia finita così: tutti aspettano di sapere dal sindaco dove questi poveri animali potranno essere nutriti, se verrà creato uno spazio per il loro ricovero o se semplicemente verranno lasciati morire di fame. Ricordiamo per completezza che nel corso degli anni altri sindaci di altre zona d’Italia hanno emesso ordinanze anti randagi, tutte regolarmente bocciate dai vari TAR, in quanto illecite e illegittime.

Fonte: Positano news
Foto credit: Thinkstock

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