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Pesci sequestrati perchè stressati

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La notizia che vi vogliamo dare oggi cari lettori, potrà apparire un pò futile ma invece si tratta di un precedente di non poca importanza sul nostro territorio nazionale: è infatti la prima volta che viene sequestrata una boccia di pesci rossi perchè stressati. Siamo a Milano, dove il Comune ha provveduto nei giorni scorsi a sequestrare  i pesci rossi dell’Ostello Bello, un ostello nel cuore della città, su ordine dell’assessorato al Benessere. I pesci sono stati poi affidati alle cure delle guardie dell’Oipa (Organizzazione italiana protezione animali). Il sequestro è avvenuto per presunte violazioni degli articoli 2 e 3 del regolamento di detenzione di animali. Il Comune dal canto suo ha precisato quanto segue:

I pesci sono stressati. La boccia impedisce una corretta ossigenazione dell’acqua e risulta scorretta l’ubicazione, sopra a un pianoforte. Prova della condizione di stress sarebbe il fatto che uno dei due pesci rossi avrebbe perso la pigmentazione.

I gestori dell’Ostello Bello sono stati anche multati per 170 euro e si dichiarano pronti a fare guerra al comune pur di riavere i propri pesci, che sarebbero stati donati da una ragazza australiana alla struttura: hanno inoltre dichiarato che il sequestro sarebbe stato del tutto inutile dato che entro breve tempo avrebbero acquistato un acquario più grande. Le proteste contro il sequestro si sono anche scatenate su Facebook dove sono giunti segnali di solidarietà all’ostello. lungi dal fare polemica e demagogia, si sottolinea comunque come troppo spesso di vedono pesci costretti in bocce di vetro dalle dimensioni ridicole, o site in luoghi del tutto inappropriati rispetto alle loro reali esigenze. I pesci sono animali a tutti gli effetti, esseri viventi che necessitano di cure ed attenzioni al pari di altri animali domestici di cui ci occupiamo: anche una loro inesatta collocazione può costituire un maltrattamento, sanzionato dalla legge.

Fonte: Oipa

Foto credits: Thinkstock

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