Il canarino rosso, ovvero il volatile colorato

canarino rosso

A differenza di quello che comunemente si pensa, il canarino rosso non è il frutto della mutazione di un canarino giallo, bensì è il risultato dell’ibridazione con il Cardinalino del Venezuela, è quindi il suo brillante colore rosso è dovuta alla capacità del canarino di sintetizzare i caroteni in rosso invece che in giallo.

C’è da dire, comunque, che il colore rosso di questo volatile è dovuto anche alla somministrazione di coloranti sintetici durane la muta, con l’obiettivo di ottenere una tonalità più brillante; i coloranti più usati, che vengono generalmente mescolati nel cibo o nell’acqua, sono il betacarotene, la cantaxantina e il carofil rosso. Secondo gli allevatori, un buon canarino rosso deve presentare una colorazione uniforme e brillante, che non tenda né all’arancio né al viola.

Problemi di cataratta nel cane

cataratta caneLa cataratta è uno dei problemi più comuni  tra quelli che possono interessare l’occhio degli animali domestici. Un disturbo oculare che riguarda un po’ tutte le razze, sia cani che gatti, a qualsiasi età, anche se effettivamente questa condizione patologica si riscontra molto più spesso in alcune razze di cani, tra le quali ci sono anche  i cockers ed i barboncini.

In condizioni normali la lente trasparente consente la visione facendo in modo che i fasci di luce si concentrino sulla retina. La cataratta è una interruzione del regime normale delle fibre della lente che interferisce con la vista, interrompendo parzialmente o completamente la chiarezza della lente. La cataratta può essere molto piccola e non interferire in modo significativo con la facoltà visiva del vostro animale domestico, ma quando diventa abbastanza densa ed estesa, la vista può essere perduta completamente.

Cavalier King Charles Spaniel, il cane magico (prima parte)

Cavalier King Charles Spaniel

Il Newly Updated- Forex Trading Gps nome Spaniel è stato attribuito storicamente, con molta libertà, un po’ a tutti quei cani che si comportavano come uno Spaniel, anche se non avevano alcuna somiglianza fisica con la vera razza Spaniel. Il Cavalier KIng Charles Spaniel va però al di là di questa generalizzazione. Questo piccolo cane, che prende questo nome dal re Carlo II d’Inghilterra, di cui era il prediletto, non può essere paragonato a nessun’altra razza visto il suo temperamento totalmente altruista, che non tiene mai conto di se stesso Il suo desiderio principale è quello di lenire le afflizioni del genere umano, con una sua grazia tutta particolare oltretutto!

Inizialmente forse fu un cane che aveva qualche utilizzo particolare, ma questo durò molto poco, visto che da sempre tutti lo ricordano come il cane da compagnia perfetto, d’algo rango, chiaramente. Che sia stata la moda o le dicerie, questo cane è diventato il cane da grembo prediletto, delle signorine e delle signore, delle nobili e delle regine, come se la sua natura fosse proprio quella di confortare l’animo femminile.

Il criceto dorato

criceto dorato

Il criceto dorato, o siriano, è una delle specie di criceto più diffuse, anche se erroneamente viene spesso scambiato per “criceto comune”; questo roditore è originario delle zone desertiche del Medioriente e dal 1839 è considerato un animale domestico. Il criceto dorato può raggiungere 20 centimetri di lunghezza per 120 grammi di peso, ed è un animale molto pulito e poco esigente, e per questo, può essere facilmente allevato in casa.

Tutti gli esemplari di criceto dorato, sia maschi che femmine, possiedono due ghiandole sebacee posizionate sui fianchi, che appaiono alla vista come macchie scure sulla pelle, e che servono per marcare il territorio e come richiamo sessuale. I criceti dorati raggiungono la maturità sessuale dopo un mese di vita e per ogni parto nascono dai 5 ai 10 cuccioli; la durata media della vita di questi criceti è di circa due anni.

L’habitat più adatto per questo criceto è un grande e profondo terrario nel quale possa scavare e costruire tunnel proprio come farebbe in natura, ma vanno bene anche le gabbie con le sbarre proporzionate alle sue misure, mentre sono da evitare i box di plastica senza aerazione sufficiente. La gabbia va posizionata in luogo lontano da rumori e fonti di stress, con una temperatura compresa tra i 18 e i 20°C, perché sopportano meglio il freddo che il caldo.

Il substrato del terrario

Tassidermia-Rettili-Biscia-01

Il substrato del terrario è uno degli elementi maggiormente importanti in quanto consiste nella base del contenitore sul quale il rettile trascorrerà la maggior parte del proprio tempo. Per ottenere un perfetto substrato occorrerà verificare in primo luogo che il materiale non sia tossico o abrasivo o pericoloso in generale per la salute del rettile. Senza dimenticare poi che il substrato andrà pulito spesso per cui occorre altresì che si tratta di un materiale di facile pulizia ed igienico.

Occorre fare attenzione nella scelta del substrato in quanto orientarsi verso materiali non idonei o puramente estetici potrebbe causare problemi al rettile come ad esempio ostruzioni intestinali o ferite nel caso di substrato abrasivo.

La scelta del substrato è vastissima: analizziamo le tipologie maggiormente utilizzate. La carta di giornale è la più pratica ed economica, gli asciugamani sono altrettanto igienici ed economici ma alcune specie potrebbero ingerirne delle piccole quantità. Il pallet nel caso di roditori o rettili erbivori è perfetto in quanto può anche essere ingerito, ma mai in grosse quantità: lo stesso dicasi per la segatura, economica e pratica, permette anche di mantenere sotto controllo la crescita batterica.

I bambini capiscono il linguaggio del cane

cani bambiniChe i bambini di due o tre anni che hanno appena imparato a parlare capiscano quello che farfugliano i neonati è cosa risaputa da tempo. Spesso capita di assistere a delle vere e proprie traduzioni in tempo reale tra figli maggiori e bebè che lasciano di stucco persino i genitori. Quello che ancora non sapevamo è che i neonati riescono ad interpretare anche il linguaggio dei cani.

A dirlo è una recente ricerca effettuata da un’équipe di studiosi della Brigham Young University, coordinata da un docente di psicologia, il professor Ross Flom. Stando a quanto rilevato nel corso dello studio pare che i neonati attribuiscano significati diversi all’abbaiare del cane proprio sulla base delle differenti percezioni di modulazione del latrato o ancora interpretando il linguaggio del corpo dell’animale. Questo indipendentemente dal fatto che i bambini abbiano avuto o meno molti contatti con il cane in questione, si tratterebbe infatti di una capacità intuitiva innata.

Cani di razza, Pedigree e Standard

cani di razzaDopo aver trattato in breve degli allevamenti di cani di razza facciamo una breve analisi  anche di ciò che contraddistingue un cane di razza. Entriamo così forse in alcuni discorsi che potrebbero interessare più a chi desidera un cane per partecipare a delle mostre e a delle esposizioni canine, piuttosto che a chi vuole semplicemente un cane di una certa  razza per piacere. E comunque ci tengo sempre a precisare di non scegliere mai un cane, soprattutto di razza, senza valutare bene le sue caratteristiche e i suoi bisogni; ad esempio un cane da caccia, anche se è un Terrier di taglia piccola o media, non lo si può tenere chiuso in appartamento con due brevi passaggiate quotidiane intorno all’isolato, ogni cane ha i suoi bisogni e le sue necessità, che sono anche quelle istintive e caratterizzanti della razza, e vanno sempre rispettate.

Ma arriviamo a trattare dei due punti fondamentali quando si parla di razza: Pedigree e Standard. Pedigree è un termine inglese che indica l’albero genealogico del cane. Sul documento del Pedigree è indicato il completo elenco degli ascendenti paterni e materni, e questo va a determinare la purezza della razza. In più sul Pedigree è indicato anche l’allevamento di provenienza del cucciolo. Chiaramente quanto più puro è il cane, più sarà costoso e magari sarà perfettamente adatto per il suo scopo, la bellezza di un Levriero Afgano pronto per le mostre già da piccolo, la velocità di un Greyhound, e così proseguendo.

Il terrario: consigli per la scelta

terrario1

I nostri amici rettili necessitano di uno spazio adeguato all’interno dell’abitazione, uno spazio tutto per loro che tenga conto delle esigenze legate alla specie: si tratta del terrario. Il terrario non deve essere solo un contenitore ma deve riprodurre il più fedelmente possibile l’habitat naturale in cui il rettile vivrebbe allo stato naturale .

Per cercare di creare un terrario ottimale per i rettili, occorre tenere in considerazione alcuni elementi essenziali che qui di seguito illustreremo. In primo luogo occorre che il terrario sia un luogo sicuro dal quale il rettile non possa fuggire: questo non significa che l’animale vi debba stare sempre rinchiuso. Occorre poi che abbia le dimensioni adeguate alla tipologia di animale che vi viene introdotto: spazi troppo angusti possono nuocere certamente allo stato psicofisico del rettile, creando stress e disagi. Meglio quindi che il terrario sia sufficientemente grande per permettere al rettile di mantenere un comportamento naturale e per garantirne la termoregolazione.

Infine, ma non meno importante, assicuratevi che il terrario sia di facile pulizia e che fornisca le condizioni ambientali adatte alla specie di rettile del quale vogliamo occuparci: infatti molte specie necessitano di temperature o umidità particolarmente elevate, o di un substrato specifico, tutti elementi che devono essere considerati attentamente al momento dell’acquisto.

Vendita on-line di cuccioli di razza, allarme Aidaa su truffe natalizie

cani regalo NataleAcquistare un cane o un gatto come regalo di Natale per una persona cara o per sè stessi è senza dubbio una scelta impegnativa, un dono a lungo termine che comporta delle responsabilità, dei disagi iniziali legati all’abituarsi a convivere con un animale domestico, ma che certamente ripaga di tutti gli sforzi grazie all’immenso affetto di cui sono capaci, con disinteresse assoluto, soltanto i pets.

Se avete deciso che sotto l’albero troverà posto un batuffolo di pelo, prima di spendere centinaia di euro per comprare un esemplare di razza pura, fate un salto nei canili comunali e lasciatevi pure commuovere dai tanti occhioni dolci che vi faranno la corte da dietro le sbarre pur di essere adottati.

Natale 2009: idee regalo per gli animali

regali di natale per animali

Fra meno di un mese sarà Natale e anche ai vostri animali farà piacere trovare un regalo sotto l’albero; ma quale può essere il dono giusto per il vostro amico a quattro zampe? Senza pensare ai collari tempestati da cristalli Swarovski o ai vestiti firmati, si possono trovare dei piccoli e utili pensierini che faranno sentire i vostri animali ancora più parte della famiglia.

L’idea più semplice ed immediata è quella di regalare ai vostri animali leccornie di ogni tipo: biscotti, bastoncini da mordere, pasti prelibati e croccantini dai gusti più delicati, le regole in questo caso sono due: la prima è quella di comprare solo cibi per animali e non farsi tentare dal regalare qualche leccornia “umana”, la seconda è quella di non esagerare con gli snack: sono vietate le scorpacciate anche se sono giorni di festa.

La corretta alimentazione dei pesci

acquario

Per una corretta crescita e un’ottima salute, i pesci delle nostre vasche necessitano di sostanze diverse e di un’alimentazione varia ed equilibrata. Partiamo dal presupposto che per quanto possano essere di alta qualità, i mangimi commerciali che troviamo nei negozi non saranno mai in grado di fornire tutte le sostanze necessarie, per cui può essere consigliabile integrare con cibo vivo, verdure fresche e vitamine Una classificazione degli alimenti può aiutarci a capire come fornire una dieta equilibrata ed il più possibile varia ai nostri pesci.

Mangimi secchi: sono l’alimento principale (e spesso, purtroppo, unico) di pesci e crostacei d’acquario. Facili da reperire, variano come formato; possiamo trovarli come granuli, pastiglie, pellets o scaglie, da utilizzare a seconda di quale si adatta di più alle esigenze degli ospiti dell’acquario. Come già detto, anche quelli di alta qualità sono carenti, nel lungo periodo, di sostanze, anche a causa del deterioramento chimico causato dal contatto con l’aria. Occorre somministrarlo 2 o 3 volte al giorno in quantità tali da essere consumato in pochissimo tempo, dato che quello non mangiato si decompone ed inquina l’acqua.

Cibo liofilizzato: si tratta di piccoli organismi seccati e compattati, in modo da essere facilmente somministrabili. I processi di liofilizzazione consentono di avere un maggior apporto nutritivo rispetto ai cibi disidratati, risultando però anche più pesanti da digerire. Meglio quindi non esagerare nella somministrazione.

Animali domestici in ospedale, a Genova pets in corsia

animali ospedaleDopo la partenza di un progetto pilota che ammetterebbe i cani negli spazi comuni e sugli spalti delle piscine comunali di Torino, stavolta tocca a Genova lanciare un segnale positivo verso l’inclusione degli animali domestici anche in aree tradizionalmente considerate off-limits per gli amici a quattro zampe. L’idea è quella di consentire ai pets l’ingresso negli ospedali per fare visita ai loro padroni ammalati.

Soprattutto per le persone anziane ma anche per i bambini e comunque per chiunque sia molto legato al proprio cane e al proprio gatto, la degenza si fa ancora più dolorosa se costringe a stare lontani dal proprio beniamino. Da qui l’idea, per ora applicabile solo all’ospedale San Martino di Genova, il maggiore della Liguria, di far entrare in corsia gli animali.

Allevamenti di cani di razza, come scegliere

allevamento2

Avete deciso di prendere un cane. Avete valutato attentamente spazi e tempo da dedicargli, ne avete parlato con i vostri familiari, o magari vi apprestate a fare una sorpresa a un bambino proprio per Natale. Avete scelto la razza. Adesso ciò che vi rimane da fare è solo trovare uno o più allevamenti vicino al luogo in cui abitate e aspettare che il vostro cucciolo nasca. Ma quali sono gli accorgimenti da prendere quando ci si rivolge a un allevamento?

Innanzi tutto andate a visitare il posto. Controllate che l’allevamento sia riconosciuto dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), anche perchè poi sarà sempre l’ENCI ad assegnare il Pedigree ai cani facendo anche riferimento all’allevamento di appartenenza. Questo è il primo passo, a cui seguono tutti quelli che riguardano il modo in cui i cani e i cuccioli vengono tenuti. Assicuratevi che i cani siano ospitati in luoghi spaziosi e puliti, e che abbiano anche un giardino in cui poter correre e giocare. I cuccioli non possono essere ceduti prima dei 60 giorni di vita, quindi diffidate degli allevatori che vogliono farvi acquistare dei cuccioli di pochi giorni o poche settimane. I piccoli hanno bisogno della madre e in più in questo modo l’allevatore potrà seguirli, imparare a conoscerli, vaccinarli e una volta che il cucciolo sarà vostro saprà anche guidarvi e accompagnarvi nella conoscenza dell’animale.

Un buon allevatore infatti è anche quello che vi segue dopo l’acquisto, si mostra disponibile per indicarvi il cibo più adatto per il cucciolo e il modo in cui curarlo, e in più, sarà sempre lì per voi, nel corso della crescita del cane, per seguirvi e aiutarvi nelle eventuali difficoltà. Questo proprio perchè conosce i suoi cani e le razze che tratta. Proprio restando su questo punto, sempre l’ENCI sostiene, che ogni allevamento non dovrebbe allevare più din un paio di razze di cani, con un limitato numero di esemplari oltretutto, per poter seguire bene la crescita e anche per evitare il sovraffollamento, dannoso per gli animali e che non permetterebbe una giusta cura e un giusto controllo.

Cani di piccola taglia: il Bolognese

bolognese

Le origini del cane Bolognese risalgono ad un cane da compagnia descritto da Aristotele che vivacizzava le giornate delle ricche signore romane; nell’XI secolo era considerato un cane molto pregiato e destinato solo ai nobili: non per niente con la decadenza della nobiltà, il Bolognese ha rischiato di estinguersi.

Il Bolognese è un cane di struttura aggraziata, con la testa lunga metà dell’altezza al garrese, le orecchie sono inserite molto in alto e ricadono lateralmente, gli occhi sono grandi e di color ocra; un maschio di razza Bolognese misura circa 30 centimetri, mentre una femmina 26, per un peso che va dai 2,5 ai 4 chilogrammi.