Border Collie, il cane più intelligente

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Come vi abbiamo raccontato alcuni giorni fa a proposito delle capacità cognitive dei cani, la razza più intelligente sarebbe quella del Border Collie, risultato tra i 208 cani campione della ricerca il più dotato intellettualmente; vediamo quindi di conoscerne le caratteristiche.

Il Border Collie è un cane di taglia medio-grande appartenente all’ordine dei Pastori, originario della Scozia e dell’Inghilterra; secondo una leggenda questo cane discenderebbe dai cani pastori da renna arrivati in Scozia con l’invasione dei Vichinghi che poi si sarebbe incrociato con dei cani da pastore del posto.

Tale padrone, tale cane: il sovrappeso è contagioso

attività fisica caneLa scoperta dell’acqua calda, obietterano in molti. Perché si sa che se il padrone di un cane conduce una vita sedentaria e non si smuove dalla poltrona, anche l’amico a quattro zampe risulterà abbastanza fuori esercizio e con qualche chilo in più. Tuttavia, se ancora ci fossero dei dubbi sulla stretta relazione tra forma fisica dell’uomo e forma fisica del cane, un recente studio pubblicato sulla rivista americana Public Health Nutrition ce lo conferma. Se il padrone è sovrappeso, le probabilità che lo sia anche il suo animale domestico sono altissime.

Questo vale per i cani, ovviamente. I gatti invece si confermano indipendenti anche in questo e corrono e saltano da soli indipendemente dal proprietario più o meno pigro. Gli studiosi, un’équipe di ricerca olandese, hanno indagato il rapporto esistente tra il peso corporeo dei proprietari di animali domestici ed il peso corporeo dei loro pets.

Cani antidroga, addestramento

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Quasi ogni giorno si vedono, nelle stazioni o negli aeroporti, le forze dell’ordine accompagnate dai cani antidrogra, insostituibili amici e colleghi degli uomini: ma per raggiungere importanti risultati con questi cani occorre un addestramento serio e preciso. La tecnica addestrativa adottata per i cani antidroga sfrutta in primo luogo gli istinti naturali del cane quali il senso dell’olfatto, il gioco e soprattutto quello predatorio, molto sviluppata in quasi tutte le razze canine.

L’addestramento deve indurre il cane a dedicarsi al lavoro di ricerca con interesse, senza considerare l’attività un lavoro o una costrizione, ma un gioco, uno sfogo dei suoi istinti naturali. Il cane non cerca la droga, ma un giocattolo, un manicotto di spugna creato per l’occasione e con il quale il cane è stato abituato fin da piccolo a giocare, sin dai due mesi di età: attraverso il gioco con il manicotto al cane viene insegnato a riportare l’oggetto, a trovarlo se nascosto, a frugare ovunque per raggiungere il gioco.

Quando i cani raggiungono un anno di età, una Commissione li sottopone ad una selezione psico-attitudinale, superato il quale il cane inizierà l’addestramento vero e proprio per diventare un cane antidroga inserito all’interno delle caserme ed a disposizione delle forze dell’ordine. A quel punto il giocattolo verrà associato all’odore delle sostanze stupefacenti da ricercare: nascosto in vetture, borse, valigie, il cane dovrà ritrovare il manicotto riconoscendolo attraverso l’odore della sostanza stupefacente.

Cimiteri misti, in Gran Bretagna proprietari e pets riposeranno insieme

cimitero animaliCimiteri misti. In Gran Bretagna sono sempre più richiesti dai proprietari di cani e gatti che non rinunciano all’idea di separarsi dal proprio amico a quattro zampe nemmeno dopo la morte. E così per la prima volta la contea britannica del Lincolnshire ha acconsentito ad aprire le porte dei luoghi di sepoltura anche ai pets, in modo da dare la possibilità a chi lo desideri di essere sepolto affianco al fedele cane e all’adorato gatto, serpente, coniglio, in breve l’animale con il quale si è condiviso un pezzo della propria vita e al quale si vuole essere legati per l’eternità.

Forse a qualcuno sembrerà una richiesta alquanto bizzarra, ma le volontà del defunto vengono prese molto sul serio oltremanica, e pare che ci siano davvero molte richieste di questo tipo. Tanto che in Cornovaglia esisteva già da tempo un cimitero per soli animali, il Woodland Burial Place, presto però riadattato ad ospitare anche i defunti umani, vista la percentuale di richiesta di sepoltura accanto a Fido e Micio.

I cani sono in grado di capire fino a 250 parole

cani imparano parole

Che il cane fosse un animale intelligente non c’era bisogno che ce lo dicesse una ricerca, ma adesso la conferma arriva anche dalla scienza: il cane è in grado di comprendere i nostri gesti e di comunicare; infatti, come le scimmie, anche il miglior amico dell’uomo, è in grado di capire che le cose hanno un nome e di comprendere circa 150 parole.

Lo studio è stato condotto dallo psicologo Stanley Coren dell’University of British Columbia, in Inghilterra, autore, tra l’altro, di diversi libri sul comportamento dei cani, che ha realizzato molti test atti a dimostrare che i cani riescono a risolvere problemi più complessi di quanto potessimo pensare.

Secondo i test comportamentali svolti dal professore Coren, i cani avrebbero capacità mentali simili a quelle di un bambino di due anni o due anni mezzo. Il grado di intelligenza e di obbedienza dell’animale cambia a seconda della razza, e secondo lo studio condotto su 208 cani, il primo posto va al Bordier Collie, seguito dal Barboncino, dal Pastore Tedesco, dal Golden Retriever e dal Doberman.

Sentenza storica per la LAV

Mucca

Sentenza storica dal Tribunale di Cuneo: la Lav, lega anti vivisezione, costituitasi in giudizio ha ricevuto un risarcimento danni per sevizie commesse da terzi nei confronti di un animale e la condanna di ben sei persone. L’animale in questione è una mucca destinata alla macellazione, chiamata Doris, una mucca con problemi di deambulazione evidenti, spossatezza e difficoltà nei movimenti soprattutto nell’atto di alzarsi da terra.

I sei addetti alla manutenzione ed al trasporto degli animali sono stati condannati per il reato di concorso in maltrattamento di animale, con pene che variano dalla reclusione fino a 5 mesi fino alla multa. Il tutto è partito da una denuncia della Animal’s Angel del 2006 in cui si denunciavano sevizie poste in essere nei confronti di una mucca destinata alla macellazione: le sevizie sono state filmate e documentate debitamente prima di essere rese pubbliche.

L’animale infatti, che non era in grado di camminare ed alzarsi, è stata sospinta con violenza lungo il pavimento con una pala, trascinata, schiacciata, calpestata e strattonata all’interno del camion, senza preoccuparsi della sofferenza dell’animale che giaceva infine sul pavimento del camion esamine. Oltre a ciò la mucca in questione è stata più volte torturata con un pungolo elettrico per costringerla a sbrigari, nonostante l’ovvietà delle difficoltà dell’animale ad alzarsi.

Tricase, un canile tra ignoranza e cattiva gestione

cucciolo

Tricase è un paese del Salento, piccolo, dove il sole splende tutto l’anno e dove il comune si è reso complice delle sofferenze di decine di piccoli amici a quattro zampe: l’ignoranza ed il cinismo in questa brutta storia regnano sovrani. Il canile del paese, pubblico, è allo stremo, pieno di cani malridotti e sofferenti dei quali nessuno sembra curarsi oltre ai volontari che si occupano della struttura.

Struttura che tra l’altro è fatiscente, quattro mura, gabbie, reti e filo di divisione: in tutto questo orrore occhi spauriti, malattie che prolificano come neoplasie, Leshmaniosi e simili. E l’asl pugliese deve tenere ricoverati tutti questi cani nel canile, cani che ovviamente difficilmente verranno adottati in quanto malati. I volontari fanno di tutto per favorire le adozioni o comunque la conoscenza degli animali alle famiglie locali, attraverso fotografie o altre attività ma il tutto si risolve spesso in una bolla di sapone.

L’amministrazione dal canto suo risponde che non vi sono anomalie e che il canile, pur sovraffollato è pulito e rispettoso delle norme igienico sanitarie: di diverso avviso chi vi presta la propria opera di volontariato, lottando nel tempo libero per tutelare i cani ospiti. Il canile convenzionato con la asl e gestito da un privato, riceve fondi e finanziamenti per il cibo e per le cure mediche agli animali: ma nessuno pare prestare attenzione a ciò che accade veramente all’interno della struttura.

Una bellezza patologica, l’ossessione per la perfezione estetica nuoce ai cani di razza

bellezza patologica caniBellissimi, tanto da poter concorrere per i più svariati titoli, cane dell’anno, cane più bello del mondo, mister perfezione a quattro zampe. Mai ci si potrebbe aspettare che dietro tutta questa magnificenza estetica si nascondano insidie per la salute dell’animale. Eppure, è l’avvertimento che viene dagli esperti: cani troppo belli può voler dire anche cani molto malati. L’ossessione per la perfezione genetica porta per esempio allevatori senza scrupoli a incroci frequenti tra esemplari strettamente imparentati, con il rischio di un impoverimento genetico causa di malattie anche gravi.

A mettere in guardia  dal rischio di una bellezza patologica è il biologo ed etologo inglese Patrick Bateson che chiede vengano create regole più rigide che impediscano ad alcuni allevatori di minare la varietà genetica delle razze canine che è strettamente legata alla loro salute. In che modo?

Patentino cani pericolosi: è entrato in vigore il decreto

patentino cani pericolosi

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, lunedì 25 gennaio, è entrato in vigore il decreto che istituisce i corsi di formazione obbligatori per chi possiede un cane cosiddetto “a rischio”, e facoltativi per i proprietari di tutti gli altri cani. I corsi saranno organizzati a livello locale, ovvero dai Comuni insieme alle Aziende Sanitarie locali, con la collaborazione dei medici veterinari, delle associazione di protezione animali, delle facoltà universitarie di medicina veterinaria e di educatori cinofili professionisti, e verteranno, oltre che sulle normative vigenti, sulle caratteristiche fisiologiche ed etologiche del cane.

I corsi saranno volti anche al riconoscimento dei segnali che il cane manda all’uomo tramite olfatto, vista e udito, e alla demitizzazione di alcune convinzioni sbagliate e pericolose; il punto centrale dei corsi sarà la prevenzione dei comportamenti aggressivi e potenzialmente pericolosi dell’animale, imparando a riconoscere gli eventuali “segnali d’allarme” come un latrato o un ringhio fuori contesto.

I problemi di salivazione del cane

ptialismo cani

Un disturbo frequente nel cane lo ptialismo, ovvero la frequente salivazione; in realtà nei cani le ghiandole salivari sono molto numerose, perché la saliva è per loro indispensabile, in quanto consente di far passare agevolmente il cibo verso lo stomaco. Ci sono diversi fattori che possono provocare una secrezione salivare eccessiva, e tra questi ci sono la chinetosi, le infezioni delle ghiandole salivari, quelle a carico del cavo orale in genere e alcuni farmaci che hanno la proprietà di stimolare la salivazione.

La chinetosi è provocata da mal d’auto e mal di mare, e può essere curata con farmaci specifici; le infezioni delle ghiandole salivari sono dovute, in genere, a traumi o a corpi estranei, per cui si assiste a un rigonfiamento doloroso della ghiandola e ad un aumento della temperatura corporea; in questo caso, il trattamento si basa su una cura antibiotica.

Le infezioni della bocca sono raggruppate sotto il nome generico di stomatiti e possono riguardare le gengive, la lingua o i denti; è possibile accorgersi di questo disturbo in quanto la bocca emette cattivo odore e la saliva che ne fuoriesce non è sempre trasparente e spesso presenta chiazze di sangue; in questo caso la cosa migliore da fare è portare subito l’animale dal veterinario per avere una diagnosi precisa e, quindi, anche la terapia più adeguata. Anche alcuni farmaci possono provocare un’ipersalivazione, soprattutto se il prodotto è amaro o se contiene sostanze che agiscono sul sistema nervoso che fanno emettere quantità importanti di bava.

Vivisezione di conigli a scuola: studenti in rivolta

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La vivisezione sugli animali è un problema rilevante che da molto tempo associazioni di settore e di categoria cercano di limitare il più possibile e tenere sotto controllo: si tratta di una pratica barbara portata avanti da molti istituti universitari e di ricerca, per testare su diverse specie animali, soprattutto come conigli e cani, componenti chimici, creme di bellezza, medicinali e molto altro ancora.

All’apparenza la vivisezione può apparire una pratica utile per la crescita ed il progresso umano: ma solo apparentemente. In realtà moltissimi test effettuati sugli animali si rivelano poi inutili ed inapplicabili sull’uomo, ma le sofferenze che gli animali hanno patito ovviamente non possono trovare soluzione oltre la morte. Del resto basti pensare alle differenze fisiologiche tra uomo ed animale: i componenti chimici hanno reazioni differenti sull’uno e sull’altro, dunque spesso le ricerche sono vane e dolorose.

Premesso ciò, pensate dunque all’orrore di un gruppo di studenti e genitori quando un professore di scienze di un liceo trentino ha proposto in classe di vivisezionare un coniglio per scoprire meglio le funzionalità fisiche ed altro ancora. L’idea ha sconvolto ovviamente gli studenti che si sono subito attivati per impedire questo scempio, attaccando volantini pro liberazione dell’animale e brandendo le circolari ministeriali che limitano l’uso di animali vivi per le lezioni scolastiche, dove previsti metodi alternativi.

Ginocchio artificiale, nuove speranze per i gatti investiti dalle auto

missy gattina bionicaGatto investito da un’auto: è il terrore di ogni proprietario di gatti, o almeno di tutti coloro che decidono di lasciare il micio libero di circolare anche fuori dai confini di casa, sacrificando la propria tranquillità per preservare la libertà dell’animale, ovviamente più felice se non è relegato tra quattro mura. A me è capitato di perdere dei gatti in questo modo ed è una sofferenza. Per quelli che non muoiono sul colpo, che sono poi la maggioranza, chi si salva soffre pene terribili e difficilmente può riprendersi. In molti si vedono costretti a sopprimerli per evitare che l’agonia duri troppo.

Tuttavia, oggi una speranza viene da uno straordinario intervento che è stato effettuato su una gattina, in Inghilterra,  Missy (nella foto in homepage), investita da un’automobile e salvata dai veterinari, grazie all’impianto di un ginocchio artificiale.

Rocky è tornato a casa

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Rocky è finalmente tornato a casa: dopo tre anni di spostamenti e tantissima strada, questo bel cagnolone di cinque anni, razza pastore tedesco, ha potuto riabbracciare il suo padrone. La storia di Rocky ha commosso molte persone: il cane venne adottato tempo fa mentre si trovava ricoverato in un canile comunale, abbandonato da tutti.

Il suo salvatore è un cittadino siriano, Ibrahim Fwal, che da molto tempo vive in provincia di Carrara, in Toscana: lo prese dal canile ancora cucciolo e da allora i due diventarono inseparabili! Molti raccontano che Ibrahim spesso portava Rocky con se al mare, per fare una passeggiata o un bagno rilassante, in motorino con un piccolo casco legato sotto al collo!

Ma proprio mentre si trovavano in spiaggia un brutto giorno Rocky viene rapito da un gruppo di rom: da quel giorno del cane non vi fu più traccia, nonostante gli annunci messi sui giornali, volantini, ricerche in tutta la Toscana fatte dal suo padrone per ritrovarlo. Per tutto questo tempo Rocky, prima preso dai rom, poi abbandonato ed adottato da una famiglia di Salerno, non ha mai dimenticato il suo padrone ma, anzi, ha sempre cercato di ritrovarlo.

I cani non mentono sull’amore

i cani non mentono sull'amore fotoDogs never lies about love (I cani non mentono sull’amore) è un libro di Jeffrey Masson che indaga sul mondo interiore dei cani, andando a fondo di un argomento da molti anni discusso sull’antropomorfismo dei nostri amici a quattro zampe. La delusione, l’amore, la rabbia sono sentimenti che accomunano i cani agli umani? In che misura la percezione di amore di un cane è simile o dissimile dalla nostra? E ancora, è giusto attribuire caratteristiche ed emozioni proprie dell’uomo al cane o si rischia un errore madornale? A queste ed altre domande cerca di rispondere il saggio di Masson, esperto del mondo animale e autore di diversi altri libri che esplorano la psicologia delle altre specie.

I cani riempiono di amore  i nostri cuori e la nostra vita di meraviglia,  ma la loro vita emotiva è rimasta  tutto sommato inesplorata dall’apporto fornito da Darwin 125 anni fa. Ora, in Dogs Never Lie About Love, il controverso psicanalista Jeffrey Masson naviga brillantemente nel ricco paesaggio interiore dei nostri migliori amici, guidando i lettori attraverso la profondità sorprendente della complessa emotività canina.