Protezione degli animali: via libera del Senato alle modifiche della Convenzione Europea di Strasburgo

Il Senato ha dato il via libera al Ddl del Governo che ratifica di fatto la Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali: in particolare oggetto di attenzioni è la modifica della parte del testo relativa alla pena per chi sottopone un animale a mutilazioni fisiche ed il traffico illecito di cuccioli dai Paesi dell’Est. Il sottosegretario alla salute Francesca Martini esprime soddisfazione per la modifica ed auspica un iter rapido verso la ratifica definitiva (Fonte Il tempo).

Considero fondamentale che finalmente anche il Senato abbia dato il via libera ad un testo che senza dubbio rappresenta un passo in avanti di civiltà. Nel sottolineare che ritengo vada accelerato l’iter completo di approvazione del provvedimento, con l’ulteriore passaggio alla Camera dopo le modifiche del Senato, mi preme evidenziare come la parte riguardante l’introduzione illegale di cuccioli dai Paesi dell’Est, battaglia condivisa con il ministro degli Esteri Franco Frattini, abbia ricevuto pieno consenso da entrambi i rami del Parlamento. E’ necessario promuovere un cambiamento culturale che veda la relazione uomo-animale come indice di civiltà.

Inizia la caccia, ferito un gatto

Caccia Friuli

La stagione venatoria è iniziata ormai da qualche giorno, e come ogni anno non sono mancate le polemiche, soprattutto sulle date di apertura nelle varie regioni, sulla possibilità o meno di cacciare specie protette e in via d’estinzione e di colpire a morte la fauna selvatica nei periodi di riproduzione.

Noi di Tuttozampe vogliamo occuparci degli effetti collaterali della caccia, degli incidenti che colpiscono animali innocenti, e non che gli uccellini non lo siano, ma delle pallottole che vanno a finire su specie che non rientrano tra quelle che si possono impallinare con il beneplacito dello Stato: i gatti, ad esempio.

In Svizzera non si bada a spese per la cura degli animali domestici

Secondo un recente sondaggio, in Svizzera abitano circa 2,8 milioni di animali da compagnia, e che siano cani, gatti, roditori o pesci, sono molto amati dai loro proprietari, i quali arrivano a spendere fino a 150 franchi al mese per la loro cura.

Il sondaggio è stato effettuato su un campione di circa 2.500 persone, il 60% delle quali ha dichiarato di spendere, appunto, di non badare a spese per la cura dei propri animali domestici; vediamo esattamente le cifre del sondaggio:

Il 74% dei partecipanti al sondaggio afferma di essere proprietario di un animale domestico. Quasi la metà vive con un gatto, il 30% con un cane e il 7,4% con cane e gatto. I nuovi animali da compagnia, quali roditori e rettili, sono anch’essi ben rappresentati con un 7,4%.

I disturbi e le malattie più comuni dei pesci rossi

Chi non ha mai posseduto nella propria vita un piccolo acquario con un pesciolino rosso, magari piccolo trofeo di una fiera cittadina o di un gioco tra amici? A volte osservarli, oltre ad infondere una certa serenità, grazie ad i loro movimenti leggeri e ipnotici, fa tornare indietro nel tempo e ricordare l’infanzia trascorsa dietro il vetro ad osservarne l’aspetto, immaginando che con la loro boccuccia aperta volessero comunicarci la voglia di tornare negli spazi più ampi dai quali provengono. Altre volte, invece, sono i silenziosi amici di una classica famiglia italiana, ma come tutte le creature viventi possono ammalarsi anche gravemente.

Valerio Merola: lotta contro la vivisezione

Anche l’attore e conduttore tv Valerio Merola è tra i firmatari del manifesto per la coscienza animale realizzato dal ministro Brambilla con il Professore Umberto Veronesi. Merola è un convinto animalista e si batte da sempre a difesa dei diritti degli animali in tutti i programmi che conduce e in quelli cui partecipa quale opinionista. A tal proposito afferma:

Ho appreso del via libera dato dall’Ue all’allargamento della sperimentazione sugli animali, inclusi cani e gatti, e sono profondamente indignato. Invito pertanto tutti gli artisti amanti degli animali a sostenere il manifesto lacoscienzadeglianimali.it quale iniziativa nobile e concreta per tentare di arginare questo ignobile scempio che non si addice a un Paese civile come l’Italia.

Cane cade in mare, il traghetto non si ferma

Oggi vogliamo raccontarvi la vicenda di Tita, una cagnolina di otto anni, scomparsa il 30 giugno scorso dopo essere tragicamente caduta da un traghetto. L’episodio ha sollevato molte polemiche, dopo che i proprietari, i coniugi Gaspari, una coppia residente a Collodi (Pistoia), hanno reso noto che il personale dell’imbarcazione ha ignorato le richieste di spegnere temporaneamente le macchine per tentare di salvare l’animale finito accidentalmente nelle acque del Tirreno.

I due, con al seguito Tita, che stava con loro dall’età di un mese, stavano rientrando da una vacanza all’isola d’Elba sul traghetto Moby, che da Portoferraio stava marciando verso Piombino. Una distrazione gli è stata fatale: il cagnolino è scappato ed è caduto in mare. Solo dopo 15 minuti il traghetto ha virato, tornando indietro per cercare il cane ma ormai era troppo tardi.

Le Cocorite: conosciamo questi pappagallini

Tra i pappagalli da compagnia, i più diffusi nelle nostre case sono senza dubbio le cocorite, conosciute anche come pappagallini ondulati, dei deliziosi volatili dalle soffici piume colorate, dal carattere vivace e dalla capacità di apprendere dei suoni.

Le cocorite sono state scoperte nei primi anni del 1800 in Australia, e già dal XIX secolo sono state importate in Inghilterra e poi diffuse nel resto dell’Europa. Questi pappagallini, però, non sempre riuscivano a sopportare lo stress dei viaggi all’interno delle gabbie, e così, dalla semplice cattura si passò agli allevamenti, anche di carattere commerciale. Proprio in seguito agli allevamenti si sono diffuse diverse varietà di pappagallini ondulati, anche se tre sono i tipi più diffusi: gli australiani, i brasiliani e gli inglesi, un incrocio dalle dimensioni più grandi.

Il colore originario delle cocorite è il verde, ma, sempre a causa degli incroci che hanno provocato delle mutazioni nel piumaggio, si sono diffusi pappagallini con le piume di colore giallo e blu. Anche la taglia delle cocorite ha subito dei cambiamenti a causa dell’allevamento: dagli originari 18 centimetri delle specie selvatiche siamo giunti ai 22-24 centimetri delle cocorite allevate in cattività. Se curate e tenute bene, le cocorite possono vivere all’incirca 10 anni.

Il cavallo che si ammala di tetano

Il tetano non è assolutamente una malattia da  sottovalutare e, tra l’altro, nel cavallo è pure piuttosto grave e, quindi, al minimo sospetto che sia proprio quello il disturbo di cui soffre l’animale, bisogna assolutamente favorire un immediato controllo da parte di un veterinario. Non è un disagio di natura contagiosa e si scatena a seguito della penetrazione in una ferita de cosiddetto “bacillo di Nicolaier” che può trovarsi quasi dovunque, ad esempio in un chiodo arrugginito o in una scheggia di vetro, tanto per fare qualche esempio. In effetti la causa del problema è annidata dove meno si pensa e il microbo può restare in attesa di un attacco persino nella polvere della strada, nelle ragnatele o, peggio, nelle vie digestive dello stesso equino. Se la mucosa intestinale, però, è integra, l’animale non se ne accorge almeno fino a quando una leggera abrasione lo fa penetrare all’interno del circolo sanguigno. si assiste così all’arrivo del tetano criptogenetico.

Colonie feline: ecco come tutelarle

Sempre più spesso accade che molti condomini o locatori si lamentino della presenza di colonie feline su proprietà comuni o negli immobili locati: tuttavia non tutti sanno che le colonie feline sono tutelate espressamente dal una normativa italiana, che le riconosce e le protegge. La legge di riferimento è la 281 del 1991 Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, secondo la quale nessuno può spostare i gatti, che hanno diritto ad essere accuditi, nel rispetto delle norme igieniche del luogo in cui sono ospitati, anche se il legislatore nazionale ha predisposto una legge quadro che disciplina la protezione e il trattamento dei gatti che vivono in libertà.

La colonia felina è un insieme di gatti nati liberi che dimorano abitualmente in una sede: bastano anche solo due gatti per parlare di colonia felina. La legge del 1991 prevede l’integrazione delle norme da parte di leggi regionali: vi possono essere delle variazioni da regione a regione, ma alcuni punti della normativa sono recettivi a livello nazionale: le Asl competenti per territorio devono farsi carico delle eventuali sterilizzazioni, ma ciò unicamente quando la colonia felina è censita.

Una colonia felina è tutelata anche a livello condominiale: in alcune regioni sono state emanate leggi ad hoc specificando la tutela delle colonie condominiali e stabilendo alcune norme igieniche imprescindibili per una serena vita condominiale. L’importante è sapere che la colonia è comunque protetta: nel regolamento condominiale tuttavia la colonia dovrebbe essere regolamentata per evitare poi brutte sorprese o assurde pretese da parte di alcuni condomini.

Cane muore per un errore del veterinario, giudice nega danno morale

Se il cane muore sotto i ferri, il proprietario non ha diritto ad alcun risarcimento economico. Nemmeno se viene riconosciuto che il decesso è avvenuto a causa di un errore umano del veterinario. A stabilire che la perdita di un animale non implica alcun danno morale, almeno non riconosciuto dalla legge italiana, è stata la sentenza del tribunale civile di Milano che ha determinato che la compagnia di un animale non è un diritto inviolabile della persona.

A presentare la richiesta di risarcimento ai veterinari colpevoli, era stata la proprietaria di Maya, una cagnolina operata l’11 marzo del 2003 (pensate un po’ i tempi biblici della giustizia italiana!), morta a casa a causa del sopraggiungere di un’emorragia, dopo essere stata dimessa.

L’anoressia e l’inappetenza nei conigli

Il coniglio è uno di quegli animali che si sta sempre di più diffondendo nelle case degli italiani. Nonostante sembri meno “partecipativo” alla vita familiare rispetto ad un cane o a un gatto e rischi di rosicchiare mobili e tutto ciò che si trova vicino, questa la paura più grande delle mamme, ormai non è raro vederlo batuffoloso e tenero sulle gambe di qualche bambino. Tuttavia, come tutte le altre creature viventi può soffrire di una serie di disturbi e malattie che vanno tenuti in considerazione e, senza esagerare ovviamente, è giusto chiedere consiglio al veterinario se si nota qualcosa di strano nel suo comportamento.

Chi popola l’acquario: la neocaridina White Pearl

Oggi vi presentiamo un altro abitante dell’acquario: la neocaridina White Pearl, chiamata in questo modo per la colorazione che varia dal grigio chiaro al grigio scuro fino ad arrivare al quasi nero (soprattutto in esemplari femminili), alcuni gamberi hanno nella parte superiore una banda biancastra. Questi gamberetti sono originari della Cina Meridionale dove vengono allevati in grande quantità. Sono molto adattabili anche se occorre tenere presenti alcuni parametri per la creazione di una vasca ideale.

Sono sufficienti piccoli acquari da 20 – 25 litri , con parametri del ph che possono variare da 6.5 a 8, con acque morbide o leggermente dure, anche la temperatura può variare da 20 a 28 gradi: nel caso in cui vogliate fare riprodurre la specie ricordate di creare una vasca esclusiva per le neocaridine, anche perché tendono a ibridarsi con le altre neocaridine. Questi animali solitamente si posiziono nel fondo dell’acquario, oppure in mezzo alle piante: amano nutrirsi di alghe ed alimenti per pesci, come i fiocchi disciolti nell’acqua, pastiglie da fondo per loricaridi, spirulina in scaglie, granulato per discus e scalari.

Si adatta facilmente agli altri pesci presenti nella vasca ma è meglio che non siano presenti pesci aggressivi ed i crostacei di grossa taglia, meglio affiancargli dei gasteropodi, oppure endler o microrasbore: tutto dipende dal carattere della naocaridina, sono animali gregari, tendono a creare dei branchi in vasca. Le White Pearl sono le specie più facili da riprodurre, le femmine dopo la fecondazione depongono uova di colore bianco che dopo circa venti giorni (tempo stimato in base ai valori dell’acqua), si schiudono.

Ipoglicemia nel gatto

L’ipoglicemia nel gatto si verifica quando il tasso glicemico, ovvero la concentrazione di zuccheri nel sangue, è pari a meno di 70 milligrammi per decilitro (mg/dl). I sintomi dipendono dalla rapidità nella diminuzione di concentrazione di glucosio nel sangue, ma raramente si verificano fino a quando non scende al di sotto di 50 mg/dl.

I sintomi dipendono dal tasso di diminuzione della concentrazione di glucosio nel sangue, dalla causa sottostante all’ipoglicemia, e dalla cronicità del problema. Una forma comune di ipoglicemia è chiamata ipoglicemia giovanile perché si verifica nei cuccioli di meno di 3 mesi di età. L’ipoglicemia giovanile è comune nei gattini perché non hanno pienamente sviluppato la capacità di regolare la concentrazione di glucosio nel sangue e hanno un alto fabbisogno di glucosio. Stress, freddo, denutrizione, e parassiti intestinali sono i problemi che possono scatenare e far precipitare un attacco di ipoglicemia giovanile.