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Fiaba di Ottorino, oca dal becco di rame

ottorino oca becco rame fiaba bambini disabiliLe fiabe, soprattutto quelle moderne, prendono spunto molto spesso dalla vita reale. E’ il caso di Ottorino, l’oca dal becco di rame, la cui storia è diventata una preziosa favola dedicata ai bambini disabili.

Di Ottorino, vi avevamo parlato già qualche tempo fa (qui): è un’oca Tolosa molto coraggiosa, che ha difeso il suo pollaio dall’aggressione di una volpe, in una fattoria nelle campagne della Toscana. Ha salvato tutti gli animali, ma ci ha purtroppo rimesso il becco. I suoi proprietari, mamma e papà Gisella ed Alfredo, che lo tenevano come animale domestico, preoccupatissimi perché non riusciva più a mangiare, lo hanno portato da un veterinario della zona, il dottor Alberto Briganti, ormai entrato nel mito insieme ad Ottorino.

Non c’erano alternative oltre la protesi che però non esisteva. Da qui l’idea del becco di rame e l’intervento disperato, ovvero quando ormai cera ben poco ancora da fare. Ottorino appena risvegliato dall’anestesia ha dimostrato di accettare l’oggetto artificiale, ed ha ricominciato la sua vita, più forte e coraggioso che mai…anzi ha anche messo su famiglia ed è diventato papà di tante altre oche.

La sua vita è quindi particolarmente emblematica per tutti quei bambini che hanno difficoltà, un soggetto perfetto per una fiaba a lieto fine. Per questo a suo nome è nata la Fondazione Becco di Rame che ha come scopo il sostegno dei bambini e ragazzi con protesi nel mondo sportivo. Questo, si spera, grazie a donazioni e ai proventi del  libro-fiaba su Ottorino. Si legge nel sito:

“Il personaggio Becco di Rame dimostra nella favola, cosi come i disabili nella vita, come, dopo incidenti così gravi, si possa essere migliori di prima e vuole diffondere questo valore. Becco di Rame rappresenta un giusto esempio per il genere umano che al momento affronta una fase di grave degrado dal punto di vista sia fisico che morale [……] Questi giovani atleti devono vedere nello sport un’altra grande opportunità di vita”.

Con questo scopo il dottor Briganti ora gira anche nelle scuole e negli ospedali italiani, proprio per dare coraggio ai bambini in difficoltà. Il desiderio è che Becco di Rame diventi la mascotte delle Paralimpiadi del 2016 a Rio. Sarebbe veramente una fiaba con un super lieto fine, vero?

Foto ed approfondimenti dal sito Beccodirame.com

 

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