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Mici e cani: i bisogni psicosomatici

Vi è mai capitato di incontrare un amico a quattro zampe con il suo padrone ed accorgervi che sono molto simili? Nulla di più normale e l’effetto riguarda pure l’aspetto legato alle abitudini e al modo di reagire. Si, perchè un animale che vive in famiglia, alla fine, tende ad assimilarne caratteristiche ed umori. In misura diversa è vero, ma cani e gatti in particolare, diventano dipendenti dal gruppo familiare di adozione e soffrono molto se vengono abbandonati da un giorno all’altro. Si sintonizzano con i ritmi del gruppo umano e capiscono i vari toni di voce, quello calmo, quello arrabbiato e quello in grado di dare comandi. Molti proprietari, allo stesso modo, possono alterare il loro equilibrio e confonderli e persino causare disturbi funzionali diversi perchè cresce l’ansia e la preoccupazione di comprendere svariati segnali e questo mette sempre in funzione e allarme una parte del cervello.

Lo stesso vale per famiglie troppo litigiose o rumorose, mentre al contrario un tran tran quotidiano monotono e di scarsi contatti affettivi, possono portare l’animale alla depressione. In più, recenti studi confermano che quando il pet si ammala, riesce a guarire meglio e più in fretta solo se a prestargli le cure è proprio la persona che lo alleva tutti i giorni. Qusto dimostra che il legame affettivo e spirituale che si crea è davvero molto profondo.

Quando un cane e un gatto, poi, perdono una persona cara o un compagno di giochi o anche semplicemente le giuste attenzioni, possono entrare in un stato perenne di frustrazione che va tenuto sotto controllo. Non infrequenti in questo caso sono sintomi come il vomito e la tosse, oppure il cucciolo comincia inspiegabilmente a zoppicare. Segnali ch indicano il fatto che si sta lasciando andare ed ha davvero molto bisogno di noi, ancor di più del solito.

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