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Gruppi sanguigni nei cani

In veterianria è ormai sempre più frequente l’uso di trasfusioni sanguigne tra cani in caso di necessità: ma come si distinguono i gruppi tra i cani? Il sangue di un esemplare canino si differenzia dall’altro per la presenza, sulla superficie della piastrine, di una specifica proteina nota con la siglia di DEA (Dog Erythrocite Antigen). Il profilo Dea indica pertanto il gruppo sanguigno che differenzia cane con cane, e può essere stabilito con un semplice test eseguibile in qualunque ambulatorio veterinario.

I Dea individuati fino ad ora sono tredici e tutti differenti tra di loro, anche se i più importanti sono sei: ovviamente come accade per gli esseri umani, anche per i cani ci possono essere delle reazioni in caso di trasfuzioni tra Dea differenti. Ma esiste tra i nostri amici a quattro zampe la figura del donatore universale? In un certo senso possiamo dire di si: anzi, in alcune specie i donatori universali sono frequenti. Pare ad esempio che si tratti di una figura piuttosto usuale tra i levrieri.

Ma tutti i cani possono donare il proprio sangue per i loro simili? In tal caso la risposta è negativa, sono state individuate alcune caratteristiche che devono essere rispettate: ad esempio occorre una perfetta compatibilità immunologica tra donante e ricevente, inoltre il donatore non deve mai avere subito a sua volta delle trasfusioni e deve trattarsi di un animale in ottima salute.

Ed ancora, il cane donante deve essere docile, avere tra l’uno e gli otto anni ed infine deve pesare più di 25 kilogrammi: le femmine devono inoltre essere sterilizzate e non avere mai avuto cuccioli. Il tutto dovrà essere completato da una vaccinazione monitorata soprattutto contro la filaria. In Italia si moltiplicano i centri trasfuzionali per animali: a Milano nel 2009 venne inaugurato il primo reparto di medicina emotrasfusionale veterinaria, presso la Sezione di Clinica Medica e Diagnostica di Laboratorio del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie, della Facoltà di Medicina Veterinaria.

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