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Grilli mormoni, invasione in Nevada

Un invasione di grilli mormoni è in atto in Nevada. Dobbiamo preoccuparci? Per quanto la scena possa richiamare scenari biblici, secondo gli esperti la risposta è negativa.

Una invasione davvero particolare

Soprattutto perché tale allarme è destinato a risolversi nel giro di alcuni giorni. Andiamo con ordine però. Da ciò che viene riportato nei social e dall’informazione locale, milioni di grilli mormoni stanno stazionando nella città di Elko, nello stato americano del Nevada.

La scena, vista dall’esterno, è abbastanza apocalittica, va ammesso. Il loro sciamare nella cittadina sta mettendo gli abitanti nella condizione di non poter fare un passo senza scivolare su di essi o calpestarli. L’ospedale della zona è impegnato in una costante pulizia dell’entrata del nosocomio utilizzando dei soffia-foglie in modo tale da lasciare sempre libero il passaggio.

Insomma, la situazione a causa dei grilli mormoni o Anabrus Simplex, è tutt’altro che di facile gestione. Ma cosa sono i grilli mormoni? Nello specifico parliamo di una specie autoctona della zona ed esiste una spiegazione a questa invasione che sembra essere uscita da un film horror degli anni ’80.

Come spiegato da Jeff Knight, del Dipartimento dell’Agricoltura del Nevada, questa particolare specie insieme ad altre, ha un ciclo di circa quattro-sei anni prima di entrare in quiescenza. Questo periodo è finito nel 2019 ed è normale che questi insetti abbiano fatto questa importante ricomparsa.

Grilli mormoni tipici della zona

Si chiamano grilli mormoni ma non sono dei veri grilli. Piuttosto un parente molto stretto caratterizzato da dimensioni importanti, con ali molto piccole o assenti. Si tratta di un insetto che si adatta senza difficoltà al clima e al territorio delle praterie occidentali, soprattutto in presenza di piante come l’artemisia.

Questo insetto è considerato, insieme ad altri della zona, una vera propria minaccia per l’agricoltura, sebbene la sua presenza sia molto importante per quel particolare tipo di habitat. Questo perché si nutre principalmente di piante erbacee, controllandone la crescita e mantenendo un equilibrio nell’ecosistema.

L’esperto ha assicurato che questa invasione durerà solo alcuni giorni. Di certo è comprensibile il disagio provato dagli abitanti. Non solo la naturale paura di ciò che ci è estraneo: si aggiungono anche difficoltà logistiche e di movimento.

Detto ciò, i cittadini di Elko devono solo armarsi di santa pazienza e cercare di proteggere, magari con dei teli, le proprie colture e fioriture fino a che questa criticità non sarà passata. Niente utilizzo di insetticidi o simili a meno di casi estremi.

Soprattutto per evitare la contaminazione di piante e altri elementi utili nel quotidiano.

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