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Green Hill, in migliaia al corteo anti-vivisizione

Il corteo anti-vivisezione organizzato dagli attivisti del Comitato “Fermare Green Hill” ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Decine di pullman sono arrivati da mezza Italia, con lo scopo di convincere il Ministero della Salute e il Comune a smantellare quella che viene oramai chiamata la fabbrica delle cavie, in cui ogni anno transitano 2.500 beagle da laboratorio.

Il tam tam ha funzionato, portando a Montichiari circa 4 mila persone, che hanno sfilato per le vie del paese armati di striscioni. Si spera che questo, dopo l’esposto alla procura di Brescia dell’ex ministro Brambilla e i 5 milioni di firme online, possa essere l’ultimo atto di una tragedia perpetrata a danno di queste povere creature da troppo tempo.

Il serpentone, tra cui anche molte famiglie con bambini, è partito dal palazzetto dello sport e si snodato verso il comune. A sorpresa, al corteo si è unita anche la Brambilla, che nei gironi scorsi aveva smentito la sua partecipazione. Tuttavia il comitato si è dichiarato non interessato alle strumentalizzazioni, e invita l’ex ministro a portare avanti la battaglia esclusivamente a livello istituzionale.

Il sindaco di Montichiari si è data alla macchia, al telefono ha ribadito che:

Non spetta a noi chiudere Green Hill. Il Comune non può revocare la licenza. Spetta all’Asl, che però non ha rilevato nulla di irregolare.

Eppure, non si può ignorare il fatto che sul tavolo del sindaco da fine ottobre ci sia un’istanza di chiusura avanzata proprio dall’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, a seguito della perquisizione da parte delle guardie zoofile, che hanno contestato i box eccessivamente piccoli e troppo affollati, la presenza di un solo medico veterinario per 2500 cani, l’elevato inquinamento acustico a causa dell’abbaiare incessante che costringe il personale ad utilizzare cuffie insonorizzate, e circa 400 cani non registrati. Senza contare l’enorme disagio psicologico ed emotivo arrecato a queste creature che vivono in condizioni pietose esclusivamente per essere venduti e diventare cavie da laboratorio.

Foto Credit: Fermare Green Hill

3 commenti su “Green Hill, in migliaia al corteo anti-vivisizione”

  1. Vergogna anche per il sindaco che permette maltrattamenti agli animali per esperimenti che ormai sono inutili .Con i computer possono possono sperimentare ciò che vogliono.Certe menti malate però non si possono esaminare sono quelli gli uomini che dovrebbero essere esaminati e lobotomizzati….Diana..

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