Home » News » Gatti sul tir scoperti dopo 900 kilometri

Gatti sul tir scoperti dopo 900 kilometri

Gatti sul tir

Una storia incredibile arriva questa mattina da Vercelli, dove un camionista ha scoperto di aver trasportato, nascosti, quattro gatti sul tir che stava conducendo da Salerno al capoluogo di provincia di Vercelli. Il camionista ha percorso circa 900 km per rifornire alcuni supermercati della zona: giunto a destinazione ha aperto lo sportellone del tir ed ha trovato gli ospiti, accucciati l’uno accanto all’altro: vicino alle casse e agli scatoloni, ha trovato quattro gattini appena nati, sicuramente abbandonati da qualcuno poco prima che il camion partisse. A quel punto il camionista ha nutrito e pulito i piccoli, li ha caricati sul camion per portarli al canile di Borgo Vercelli, e affidarli alle cure dei volontari.

I piccoli mici sono stati proprio fortunati: dato che avevano pochi giorni di vita, hanno superato un difficile percorso, un viaggio estenuante attraverso l’Italia e per fortuna sono stati trovati da una persona che ha saputo affidarli alle cure dei veterinari del canile.  Al canile consortile di Borgo Vercelli è stato comunicato un aumento di cuccioli abbandonati legato al periodo riproduttivo primaverile, non solo cuccioli di cane ma anche di gatto che vengono portati quasi quotidianamente nel centro di strada per Villata dopo due mesi dalla loro nascita, quando cioè smettono di essere allattati dalla mamma.

La crisi economica che ha fatto stringere la cinghia a molte famiglie italiane ha costretto tanti a dover portare presso le strutture i propri animali domestici, in quanto non sono più in grado di nutrirli e curarli come si deve. Una situazione difficile, anche a causa della mancanza di fondi per le strutture di recupero e della scarsità dei volontari, capaci di accudire gli amici a quattro zampe ritrovati. Ricordiamo che abbandonare un animale è un reato punito dal codice penale, mentre non si commette un illecito se lo si porta presso una struttura idonea.

Fonte: La Stampa

Foto credits: Thinkstock

Lascia un commento