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Gatti sotto stress per lo smart working dei padroni

Stress dato da smart working: non si tratta dei lavoratori che da mesi stanno sperimentando un nuovo modo di lavorare ma dei loro gatti: sì, proprio gli stessi che nei mesi più serrati della pandemia di coronavirus hanno goduto della maggiore presenza dei propri padroni in casa.

Stress dato da troppa compagnia e poca indipendenza

Le carte in tavola si sono ribaltate: dalla gioia della compagnia a comportamenti dettati da stress e ansia proprio per il fatto che gli umani sono onnipresenti e in grado, in questo caso e involontariamente, di limitare la naturale indipendenza del gatto. Un “allarme” lanciato dal Times e rimbalzato sul Daily Mail che per l’occasione ha consultato alcuni veterinari ed esperti di salute animale, i quali hanno analizzato il comportamento felino rispetto a quello umano e si sono resi conto che qualcosa nei mici causava loro comportamenti di solito ascrivibili a un certo nervosismo.

È importante sottolineare che quando è iniziata la pandemia di coronavirus e il mondo è entrato praticamente in lockdown, cani e gatti si sono trovati a dover convivere in modo più stretto del solito insieme ai propri padroni. Questo ha portato a ricevere molte più attenzioni: e se il cane con il suo carattere e il suo modo di essere ha vissuto e continua a vivere questa maggiore compagnia, ancora presente in alcuni casi, con divertimento e affetto, per i felini è necessario fare tutt’altro discorso. Anche loro hanno goduto del tempo passato insieme ai propri umani ma adesso iniziano a ricercare quella indipendenza che ha sempre contraddistinto la loro vita.

I sintomi di stress nei gatti

A sottolineare la problematica in particolare ci ha pensato Cats Protection, una associazione di beneficenza il cui scopo è quello di salvare e reinserire i felini all’interno delle famiglie ma anche quello di educare i padroni degli animali a prendersi cura dei propri gatti in modo adeguato. E proprio i suoi esperti si sono accorti delle difficoltà incontrate dai gatti in questo periodo. Ha spiegato un portavoce:

Sembrerebbe che alcuni gatti possano essere diventati più stressati in casa durante la pandemia. I cambiamenti alla routine di un gatto hanno sempre il potenziale per causare stress, poiché sono creature abitudinarie.Inoltre, i luoghi ‘sicuri’ o ‘tranquilli’ in cui un gatto avrebbe potuto fuggire in casa in precedenza potrebbero essere stati ripensati come ufficio a casa, quindi l’animale non ha più un posto simile.

Lo stress nei gatti si manifesta in particolare con vesciche ostruite nei felini maschi, cistiti in entrambi i sessi e la tendenza per tutti ad allontanarsi per cercare un nascondiglio.

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