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Coccodrilli dell’Orinoco: una specie a rischio estinzione

Guardate questo splendido coccodrillo. Con la sua enorme stazza e le fauci spalancate fa di sicuro paura, eppure è lui che da un secolo a questa parte teme noi animali umani. Il Crocodylus intermedius, o Coccodrillo dell’Orinoco è infatti un rettile fortemente a rischio di estinzione. Vive esclusivamente nel fiume che gli da il nome tra la Colombia ed il Venezuela, ma ormai non si contano più di 1500 esemplari in tutto. E’ una specie fortemente protetta, ma nonostante esistano delle leggi restrittive sulla caccia, la specie è ancora fortemente a rischio.

Tra gli anni 30 e 40 si è assistito ad una vera mattanza caratterizzata dalla vendita delle pregiate pelli, cosa che in forma illegale, benché minore ancora prosegue. In più, secondo una recente indagine, sembra che anche la carne di questi splendidi coccodrilli continui ad essere molto ricercata. L’inquinamento delle acque in cui vivono, l’impoverimento della catena alimentare, la deforestazione ed altri squilibri ambientali fanno il resto.  Un’inchiesta della BBC ha messo inoltre in evidenza un nuovo pericolo: il socialismo bolivariano del Venezuela. Qui è in corso infatti da tempo un programma di ripopolamento in cattività, grazie alla presenza di circa 100 esemplari femmine (molte meno sono quelle individuate in Colombia). Ogni anno vengono liberati circa 200 giovani coccodrilli nati in cattività, ma il bracconaggio sembra avere la meglio. In più, queste pratiche fino a poco tempo fa erano portate avanti da riserve e parchi privati, perché la gestione pubblica dello Stato, non riusciva a preservare la fauna selvatica a rischio.

Tre strutture su quattro, a partire dal 2006 sono state però espropriate dal governo del presidente Hugo Chavez, che ha re-distribuito le vaste terre agli agricoltori. A detta delle autorità, sono cambiate anche le destinazioni d’uso di queste aziende, da allevamento di bestiame a produzione agricola. Ed i progetti di salvaguardia dei coccodrilli dell’Orinoco? Non è dato sapere se e come proseguiranno. Gli ambientalisti sono molto preoccupati.

Ma descriviamo meglio questi animali: le femmine del Crocodylus intermedius possono raggiungere i 4 metri e mezzo, mentre i maschi addirittura i 7 metri. Hanno un muso stretto e lungo, che può triplicare la larghezza della base. I cuccioli nascono di 26-27 cm per circa 80-90 grammi. In natura questo tipo di coccodrilli si riproduce dopo i 10 anni di età, a 7 in cattività. Sono ovipari, e la femmina nidifica nella sabbia tra le 40 e le 70 uova ogni volta che si schiudono dopo 3/5 mesi.

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