Io e il mio amico cane, diritti degli animali e doveri dei cittadini a Torino

educazione cinofila torinoo e il mio amico cane. Questo il nome del progetto che vede unite la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Questura e la Asl Torino 1. Una campagna di sensibilizzazione di massa a quelli che sono i diritti fondamentali dei nostri amici a quattro zampe e i doveri dei cittadini. Coscienza civica e amore per gli animali, infatti, non devono più essere considerati atteggiamenti disgiunti, bensì procedere nella stessa direzione, quella di garantire il benessere dei cani, da un lato, e la sicurezza dei torinesi, dall’altro.

L’iniziativa nasce per via del gran numero di aggressioni dovute proprio ai cani nella città di Torino: circa 350 all’anno gli episodi di morsicamenti ai danni di bambini al di sotto dei dodici anni di età (il 12% circa del totale), perlopiù nell’ambiente familiare (il 34, 7% dei casi). La causa delle aggressioni è imputabile non certo al brutto carattere del cane, bensì ad una scarsa educazione cinofila. Da qui è nata l’esigenza di informare i torinesi di quali sono i propri doveri in quanto proprietari di cani e in quanto cittadini proprietari di cani.

Orrore in Manciuria: animali vivi dati in pasto alle tigri

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L’ignoranza e la stupidità dell’uomo non hanno eguali: la cronaca quasi quotidianamente ci sottopone persone che maltrattano animali, li abbandonano, li seviziano, ma questa volta pare proprio che si sia toccato il fondo. In Manciuria, una regione confinante con Russia e Cina, per attirare i turisti si è deciso di proporre un nuovo passatempo che ha ovviamente per vittime gli animali: con pochi euro si può acquistare un animale vivo e darlo in pasto ad una tigre, la quale, ascoltando il suo istinto primordiale, non potrà fare altro che ucciderla.

Lo chiamano live feeding, concepito per dare emozioni forti ai turisti dello zoo di Harbin: i turisti sono chiusi in un autobus o in una specie di tunnel coperto, dal quale sarà possibile vedere il povero malcapitato sbranato e mangiato dalla tigre, incitata dalla folla. È chiaro che dopo mesi e mesi di pratiche di tale tipo le tigre sono ben consce di ciò che le aspetta: sanno che un buon pasto è pronto per loro appena arrivano i camioncini carichi di turisti.

Dalle galline, acquistate per soli 4 euro, fino a vitelli e capre per un centinaio di euro: il tariffario è vario e alla portata di tutti, anche perchè è possibile suddividere il prezzo dell’animale tra i turisti. La vita di un animale dunque diventa una mera merce di scambio, un pasto frugale per un animale forte, un predatore: la sopravvivenza e l’istinto di caccia appartengono alla tigre da anni, non si vuole certo impedire che la natura faccia il suo corso.

Marzo è il mese della prevenzione: visite gratis per cani e gatti

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La percentuale di coloro che possiedono un animale e che lo portano regolarmente dal veterinario è molto bassa: solo il 25%; per ovviare a questa tendenza, nel mese di marzo partirà, per il quinto anno consecutivo la “Stagione della prevenzione”, un’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani e da Hill’s Pet Nutrition, con il patrocinio del ministero della Salute e della Federazione nazionale degli ordini veterinari.

Come per gli uomini, anche per gli animali la prevenzione è il primo passo per tutelare la salute e proprio sensibilizzare i proprietari a far controllare periodicamente i propri pets, ben 3.200 i medici veterinari saranno a disposizione nel mese di marzo per effettuare visite gratuite a cani e gatti. Per conoscere i nominativi dei medici che aderiscono all’iniziativa basta collegarsi al sito internet www.stagionedellaprevenzione.it, oppure telefonare al numero verde 800.189.612, che sarà attivo nei prossimi giorni.

Sentenza contro la zoopornografia

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Un’altra storica sentenza a favore dei nostri amici animali: il tribunale di Bolzano ha condannato un allevatore per zoo pornografia, cioè utilizzo degli animali per la creazioni di filmati pornografici. Si tratta della prima condanna nel nostro paese per un reato di questo tipo: le indagini vennero condotte dopo le denuncie di ragazze, chiamate a girare filmati pornografici con l’ausilio di animali.

I controlli della polizia a quel punto hanno preso piede, fino a scoprire che il mandante dei filmati era un giovane della provincia di Bolzano, allevatore di cani tra l’altro tenuti in pessime condizioni igienico sanitarie: i filmati da lui realizzati con i suoi cani ed un’attrice sono stati in tutto nove.

L’uomo è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, oltre ad una multa di quasi 40mila euro per la custodia ed il mantenimento dei cani per maltrattamento di animali, favoreggiamento alla prostituzione e tentata istigazione: oltre a ciò gli è stata anche inflitta la sanzione accessoria di inabilità alla professione di allevatore per almeno tre anni. La Lav, lega anti vivisezione, si era costituita parte civile nel procedimento.

Due cuori e quattro zampe, a San Valentino c’è chi preferisce i pets al partner

san valentino animali domesticiQuando si parla di amore, non potevano che spuntare nel discorso i nostri amici animali. A quanto pare, sono in molti che preferirebbero passare San Valentino, la festa degli innamorati, l’ormai prossimo 14 febbraio, insieme al proprio gatto, pesce, cane, coniglio, cavallo ecc piuttosto che con il proprio partner.

A dirlo è un recente sondaggio, condotto da Reuters/Ipsos su un campione di 24 mila adulti in 23 diversi Paesi. Una persona su cinque tra quelle intervistate ha ammesso di preferire la compagnia del proprio animale domestico a quella del fidanzato/a, compagno/a, marito/moglie. Chi lo sa perchè, sarà che con i pets è difficile litigare ed è più semplice rilassarsi e sentirsi amati così come si è, con tutti i difetti e le disattenzioni.

Adottate un delfino per San Valentino

delfini per s.valentino

Se amate gli animali e cercate un’idea carina per festeggiare San Valentino, un buona idea che coniughi le due cose la propone il Cts, ovvero il Centro Turistico Studentesco e Giovanile, che suggerisce di adottare il delfino Rubacuori e di regalarlo alla persona amata. Rubacuori è un delfino immortalato dai biologi del Centro Ricerche Delfini del Cts tra l’Isola di Santa Maria e l’Isola di Barrettini, mentre effettuava delle acrobazie per mettersi in mostra davanti a un gruppo di femmine.

Proprio per questo, Rubacuori è diventato il delfino da dedicare agli innamorati in occasione della festa di San Valentino; questa iniziativa ha due scopi: quella di dimostrare il proprio amore alla persona del cuore e sostenere le iniziative del Cts che da anni si batte per la conservazione dei cetacei, minacciati dall’inquinamento e dalla pesca.

Rabbit jumping, ovvero il salto ad ostacoli per conigli

Rabbit-JumpingSport strani, che vedono protagonisti gli animali domestici. Recente new entry è il rabbit jumping, il salto ad ostacolo per conigli, di recente esplosione in Gran Bretagna ma che scommettiamo importeremo ben presto anche in Italia.

Di che si tratta è presto detto: i conigli domestici vengono addestrati a saltare evitando degli ostacoli in percorsi più o meno difficili. E questo scatena vere e proprie competizioni tra proprietari che si riuniscono per raduni e gare, per eleggere il coniglio più salterello di tutti. Già in Svezia e Scandinavia questo sport era diffuso, ma ora che è approdato oltremanica è sicuro diventerà a breve un trend in tutta Europa.

Oscar, il gatto che predice la morte

oscarE’ diventato una vera e propria celebrità, Oscar (nella foto sopra), un gatto a chiazze, bianco e grigio, che vive nell’ospedale Steere House, a Rhode Island, negli Stati Uniti. La sua particolarità è di vagare per i corridoi della struttura sanitaria, sostando a fare compagnia ai malati terminali.

Su di lui  è stato scritto prima un articolo sul The New England Journal of Medicine e ora anche un libro. Autore di entrambi è  il dottor David Dosa, un geriatra che cura i pazienti con demenza senile della clinica in cui è ospite anche Oscar, nonchè docente alla Brown University. E’ lui che ha portato alla scoperta del gatto.

Social networks per gli animali: a ciascuno il suo

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I social networks sono ormai un fenomeno che si sta estendendo anche agli animali; qualche mese fa vi avevamo parlato di Petbook, il Facebook degli animali, oggi è il turno dei social networks dedicati, ovvero quelli che uniscono i proprietari di una determinata specie. i numeri di questo fenomeno sono importanti: Dogbook, il social network dedicato ai cani ha 800 mila membri attivi, Catbook, per i gatti, ne ha 175 mila, Horsebook, per i cavalli ne ha 32 mila; fanalini di coda sono Rodentbook, il social network per roditori e porcellini d’India con 3.900 iscritti, e Fishbook per i pesci, con 1.900 utenti.

In America e in Gran Bretagna è un fenomeno molto diffuso, grazie a questi social forum gli utenti pubblicano le foto dei loro amici a quattro zampe, si scambiano consigli sulla loro salute, acquistano prodotti e “taggano” le foto, proprio come fanno gli umani nei social neworks a loro dedicati.

Lugano dice basta ai cani avvelenati

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La città di Lugano dice stop ai cani avvelenati e da vita ad una vera e propria caccia agli avvelenatori che nei giorni scorsi hanno ucciso decine di poveri cani: si tratta di una grande proposta per arginare e combattere un fenomeno in ascesa, l’avvelenamente degli animali da compagnia da parte di sconosciuti. La proposta è stata fatta da Offensiva Anamalista, che decide anche di offrire una taglia di ben 1000 franchi a chiunque riesca a mettere le mani sull’individuo che si sarebbe macchiato di tali crimini.

Si perchè di crimini veri e propri si tratta: gli animali uccisi muoiono a causa del veleno dopo atroci sofferenze, esseri viventi la cui unica colpa era quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Oltre alla taglia l’associazione intende anche istituire delle ronde nella zona in cui sono avvenuti gli avvelenamente per scongiurare il pericolo di altre morti.

Periodicamente, in Ticino numerosi gatti e cani vengono avvelenati. Ora è la volta di Lugano dove, nei pressi del cimitero, sarebbero già tre le vittime canine di qualche squilibrato. Dal momento che, negli ultimi anni, non ci risulta siano stati catturati i responsabili di questi gesti, riteniamo di dover dare una svolta al modus operandi sin qui perseguito per fermare i colpevoli

 riferiscono dall’associazione animalista che da anni si batte per la tutela degli animali.

Colonia felina: un corso per gestirla

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A Milano c’è una bella novità: è iniziato infatti il primo corso per gestione della colonia felina! Il corso è organizzato dalla Asl di Milano, ufficio prevenzione veterinaria, dalla Lav e dall’ufficio per i diritti degli animali della provincia di Milano, ed è destinato alla formazione dei soggetti che si occupano di una colonia felina.

Le colonie cui il corso fa riferimento sono quelle dei comuni limitrofi alla zona di Milano, da Brezzo a Cologno, colonie conosciute e da proteggere: per questo il corso è gratuito per tutti i gattari che decideranno di prendervi parte. Tra gli argomenti affrontati vi sono l’etologia felina, i fabbisogni alimentari, i problemi snitari degli animali, cura e prevenzione delle principali malattie, pronto soccorso per le situazioni di emergenza.

Ma oltre ai lati più pratici e certamente indispensabili per la colonia, il corso intende anche fornire una conoscenza di base su quella che è la normativa e disciplina legislativa in materia, dai diritti e doveri dei gattari alla gestione delle pratiche burocratiche amministrative. Vi saranno quattro incontri, ciascuno di tre ore , il sabato mattina presso la sede della Provincia di Viale Piceno 60 a Milano.

Arte canina: quando Fido è un artista

Sam

Sam è un meticcio del Maryland, Stati Uniti, davvero particolare: è un cane pittore, che ama dipingere su grandi tele vere e proprie opere astratte, vendute nelle aste artistiche a migliaia di dollari. Sam, che predilige per le sue opere i colori accesi come il rosso ed il giallo, ha dipinto fino ad ora ben 22 quadri, alcuni dei quali esposti in famose gallerie di New York.

Per permettere a Sam di esprimere la propria arte, la sua padrona Mary Stadelbacher gli ha creato un pennello appositamente studiato per essere maneggiato con la bocca: Mary, che di professione ammaestra i cani affinchè aiutino le persone disabili nelle faccende domestiche, ha scoperto questo talento in Sam quasi per caso. Mentre si trovava costretta a letto per una degenza post operatoria, Mary ha deciso di insegnare a Sam a dipingere.

Inizialmente era un gioco per Sam, poi a poco poco è diventato grande l’interesse nei confronti del cane pittore e Mary ha deciso di iniziare ad esporre e vedere le sue opere: con il denaro guadagnato dalle vendite Mary finanzia il centro di addestramento canino, in modo che altre persone diversamente abili possano godere dell’aiuto insostituibile e dell’affetto di un amico a quattro zampe.

Cardellini liberati a Striscia la notizia, una condanna a morte

cardellini  striscia la notiziaStriscia la Notizia è nella bufera per aver (ri)messo in libertà numerosi cardellini, tenuti in ostaggio ed in condizioni igieniche estreme. L’accusa all’inviato del tg satirico, Edoardo Stoppa, che ha realizzato il servizio, viene da Federfauna, che ha depositato una denuncia-querela non solo nei suoi confronti, altresì diretta verso tutti i partecipanti all’operazione di scarcerazione degli uccellini. La motivazione è presto detta. Liberare nel gelido inverno di Mondovì (Cuneo) i volatili equivarrebbe ad una condanna a morte.

C’è chi sostiene si tratti di polemiche sterili, volte ad ostacolare chi fa qualcosa di concreto per gli animali, con tanto di diretta tv, e andando quindi a colpire la sensibilità di una larga fetta di popolazione su temi altrimenti poco dibattuti. In realtà la Società Italiana Veterinari Animali Esotici interviene nella diatriba, confermando le scarse probabilità di sopravvivenza dei cardellini liberati, un bel gesto, senza alcun dubbio, ma che spettacolarità a parte del ridare la libertà ad animali in gabbia perdipiù maltrattati, non tiene conto dei fattori di rischio ancora maggiori della prigionia:

Non basta aspettare che smetta di nevicare –osservano i veterinari – c’é una biologia da considerare attentamente, dato che questi uccelli non possono sopravvivere a condizioni climatiche e ambientali come quelle dell’inverno cuneese.