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Massacro cani randagi Ucraina, la lettera di Zanoni alle autorità di Kiev

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Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali al parlamento europeo, ha inviato una lettera alle autorità di Kiev, firmata da 22 Eurodeputati appartenenti a 11 stati membri, per chiedere l’immediato stop delle uccisioni di cani e gatti randagi in vista dei campionati di calcio 2012.

Come si legge nella lettera:

In qualità di Eurodeputati, riteniamo la gestione di cani e gatti randagi in Ucraina inaccettabile e pertanto vi chiediamo di intervenire urgentemente e di mettere fine a questo massacro di migliaia di animali innocenti. Vi chiediamo, inoltre, di affrontare il fenomeno del randagismo in maniera completamente diversa e umana, ad esempio costruendo rifugi e tramite sterilizzazione.

Zanoni aveva già portato all’attenzione del Parlamento europeo la situazione drammatica dei randagi in Ucraina durante la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo lo scorso 10 febbraio. Le condizioni in cui versano questi poveri animali, infatti, è preoccupante e non si può ignorare la denuncia delle associazioni animaliste, senza contare il lavoro di Andrea Cisterino, il nostro connazionale che lavora a Kiev come fotografo, e che da mesi si occupa del caso.

Il massacro dei cani e dei gatti randagi in Ucraina, come ha fatto notare Zanoni, ha raggiunto dimensioni da Olocausto negli ultimi mesi. Si tratta di una situazione inaccettabile e aggravata dal fatto che tutto questo potrebbe essere finalizzato a “ripulire” le strade in vista degli Europei di calcio 2012.

Gli animali vengono uccisi alla luce del sole, nelle strade e nelle piazze delle città ucraine, con metodi atroci come bastonate, fucilate, avvelenamenti e forni crematori, senza risparmiare madri e cuccioli, tutto questo è un’offesa all’umanità. Ci si augura, che per questo orrore sia arrivata la parola fine.

Intorno alla questione del massacro dei cani randagi in Ucraina si è sollevato un polverone, finalmente, e forse solo così le autorità di Kiev, che fino a questo momento sono state consenzienti, fermeranno l’abbattimento illegale degli animali.

Via| Andrea Zanoni; Photo Credit|ThinkStock

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