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C’è crisi e il parroco invita i fedeli a mettere i bisogni degli animali in secondo piano

cane

Non è un periodo felice per l’economia italiana e mondiale: da più parti viene confermato che la situazione sta lentamente  migliorando, ma intanto la maggior parte delle famiglie continua a faticare ad arrivare a fine mese. Anni delicati, quindi, che dovrebbero portare i fedeli a pensare prima ai bisogni dell’uomo e poi a quelli degli animali. Lo ha confermato dall’altare don Enrico Torta, il prevosto di Dese, che si trova a nord-est di Mestre ed è scoppiata subito la polemica. In molti non hanno gradito parole così dure, ritenendo che anche gli amici a quattro zampe e qualunque altra creatura vivente, meritino il rispetto e le cure necessarie, nonostante il momento storico che sta attraversando il Belpaese.

Voglio bene agli animali, ha confermato il parroco, ma in questo contesto ritengo che ci siano altre priorità che non realizzare il canile“, ha confermato. In effetti, è proprio questo il tema del contendere, visto che nei giorni scorsi era stata organizzata una raccolta per fornire un più sicuro rifugio ai piccoli esemplari randagi. Fra i parrocchiani, tuttavia, è forte il sentimento per gli animali e per questo motivo è stato grande il disappunto, di fronte alla predica. Del resto, ha anche riferito il don che sul sagrato, era possibile firmare una sottoscrizione per il mantenimento del canile a San Giuliano, ma a patto di pensare prima ai propri simili.

Adesso – ha quindi detto – c’è gente che non sa come tirare la carretta, ci sono persone senza lavoro, che si ammazzano per portare a casa la pagnotta. Non sono certo contro l’obiettivo di dare un nuovo rifugio ai cani, ma ritengo che in questa particolare situazione, avviare un simile cantiere spendendo denaro è molto sbagliato. Non accetto che si pensi agli animali quando ci si dimentica delle persone che sono più importanti, lo trovo immorale“. Proprio quest’ultima parola non è stata gradita da tutti coloro che sanno quanto comporti sacrifici, passione e sentimento allevare un pet e quanto, però, alla fine ciò regali tanta gioia e pienezza dell’animo. I cittadini della zona hanno firmato una sottoscrizione per chiedere al Comune di risistemare il canile pre-esistente proprio per non sprecare ulteriori fondi, ma il parroco non ci sta: in un mondo sottosopra gli animali possono anche vivere in condizioni disagiate!

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