Gatto con toxoplasmosi e contagio, quanto dura il rischio?

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Richiesta di consulto veterinario
Buongiorno Dottore avremmo bisogno di un aiuto. Io e mia moglie siamo alla ricerca di una gravidanza e viviamo in un monolocale di 35 mq con una gatta. Mia moglie ha fatto l’esame per la Toxoplasmosi ed è risultata negativa mentre l’esame fatto alla mia gatta da i seguenti risultati: IGM negativo e IGG 1:32 con intervallo di riferimento  1:32. Premetto che la lettiera la pulisco sempre io tutti i giorni, ma si trova in un ripostiglio a circa 2 metri dal piano cottura (purtroppo non avendo balconi è l’unica posizione possibile). Non ci è chiara una cosa: -al di là che il valore IGG è al limite e quindi ci hanno consigliato di rifare il test- quale è il significato? Alcuni veterinari ci hanno detto che questo valore IGG indica che la gatta ha già avuto contatto con il batterio ma che ora, avendo sviluppato gli anticorpi, non espellerà più oovocisti e quindi non sarebbe rischioso un contagio; altri invece dicono che la gatta ha il batterio nel sangue ma non è possibile sapere se e quando espellerà oovocisti e quindi abbastanza rischioso visto la ricerca di gravidanza. La prego ci aiuti perchè questa situazione e questi dubbi ci stanno tormentando.
Grazie in anticipo

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Toxoplasmosi gatto e rischio contagio

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Richiesta di consulto veterinario, domande:
Gent. dott. D’Anna, salve, il fatto è il seguente: nel nostro cortile c’è una gatta di circa 2 anni di cui ci siamo presi cura dandole sempre da mangiare cibi industriali x gatti, la micia si è via via abituata a noi e si fa trovare dietro la porta di casa miagolando, di recente ha partorito tre gattini che tiene riparati tra foglie e terriccio in un giardino di fronte casa nostra; la cosa che mi impensierisce per quanto riguarda i contatti con la gatta che non è vaccinata, non sappiamo il suo stato di salute, prendiamo tutte le precauzioni, se l’accarezziamo (mia madre usa un guanto di lattice) poi disinfettiamo le mani con lysoform e laviamo con sapone, qualche volta la facciamo entrare per pochi secondi vicino la porta, ma per quanto riguarda i germi annidati tra i peli o la coda, poichè la gatta sdruscia tra i pantaloni e le scarpe, c’è un rischio toxoplasmosi? Grazie

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Toxoplasmosi nel gatto, riconoscere i sintomi

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toxoplasmosi gatto sintomiCosa accade ad un gatto con la toxoplasmosi? Siamo abituati ad assimilare questa patologia al rischio per le donne in gravidanza e dunque alla presenza in casa di un animale domestico durante la gestazione con particolare riferimento ai gatti. Ma è pericolosa per i nostri mici? E quali accortezze bisogna avere? Soprattutto, come capire se il gatto domestico è infetto? Cerchiamo insieme delle risposte.

Le malattie trasmesse dal gatto

Gatto

Amore, affetto, coccole, compagnia, allegria, oltre agli innumerevoli apporti positivi del gatto, nella nostra vita spiccano anche regali sgraditi, in primis le infezioni che possono trasmettersi dal nostro micio a noi o ad un membro della nostra famiglia.

Si parla in questo caso di malattie zoonotiche ovvero malattie che contagiano gli animali e che possono essere trasmesse anche agli esseri umani.

Le più conosciute sono la malattia di Lyme che è una malattia batterica trasmessa da punture di zecche, la malaria che è trasmessa dalla zanzara anofele, e la peste bubbonica che viene trasmessa dai ratti, o meglio dalle pulci infettate dopo aver morso i ratti.

Toxoplasmosi: la colpa non è sempre del gatto

Non appena a poca distanza si trova una donna incinta, moltissime persone cominciano a parlare dei rischi di malattie quali la toxoplasmosi e ad elencare i pericoli che comporterebbe la vicinanza con un gatto per l’eventuale contagio.In pochi anni, quindi, i felini hanno iniziato ad essere considerati molto pericolosi per il futuro nascituro e tenuti lontano nel caso di giovani in stato interessante. Eppure non è sempre così e l’informazione, ancora una volta, è la migliore prevenzione. Poveri mici, insomma, prima scacciati come zanzare se neri, in quanto portatori di “sfortuna” e vicini a streghe e donne dotate di presunti poteri magici e poi, addirittura, fonte di gravi disturbi per un neonato.