In Italia, un litigio ogni 18 minuti per un pet senza guinzaglio

Un litigio in media ogni 18 minuti e circa 66 persone finite all’ospedale solo nel 2009: è quanto denuncia Aidaa, confermando che gli italiani amano molto i loro cani e sono disposti a difenderli con tutta la loro energia, quando per qualche motivo non sono graditi dagli estranei. Il problema principale, è legato al guinzaglio che i padroni spesso tendono ad omettere, non pensando però che esistono delle persone che pur rispettando gli animali hanno paura o comunque non gradiscono la loro presenza in piena libertà, ritenendoli a rischio aggressione. Sulla vicenda si potrebbe parlare per ore, perchè se da un lato si pensa che il proprio amico a quattro zampe, non farebbe del male ad una mosca, è anche vero che bisogna rispettare chi ha timore di una specie che non conosce bene.

Clicker guida pratica, dal rinforzo dell’attenzione al tira al guinzaglio

condotta clicker

condotta clickerTenendo a mente le regole viste in http://www.tuttozampe.com/caricare-clicker-guida-uso andiamo a rinforzare l’attenzione del quadrupede, il procedimento è identico a quello trattato alla pagina http://www.tuttozampe.com/educare-cane-attenzione-tira-guinzaglio aggiungendo l’uso del clicker, proprio per questo motivo cercherò di dare un’impronta pratica alla serie di azioni da eseguire.

Occupate un ambiente favorevole insieme al cane, per esempio in sala con la televisione spenta, ignoratelo e attuate, come dice il mitico Nergio, la “pratica dell’allegria” che consiste nell’attirare l’attenzione del cane, in questo caso senza chiamarlo per nome ma spostando qualche suo gioco, scontrando la cuccia e continuando per il vostro percordo. Osservatelo con la coda dell’occhio e ogni qualvolta il cane cercherà il vostro sguardo, mano al clicker. Premetelo e dategli il giusto premio per un paio di volte, l’importante è catturare l’istante in cui il lo sguardo del cane cerca di raggiungere il nostro, non aspettate che vi osservi e poi disinteressato passi a far altro.

Mano al collare e al guinzaglio, vedremo più avanti come farglieli indossare senza far venire giù mezza casa dalla gioia di uscire, clicker in tasca o al collo ed iniziamo dal pianerottolo/giardino, camminiamo molto lentamente tenendo sottocchio la testina del quadrupede, quando cerca il nostro sguardo click-premio. E’ molto importante che non induciate il cane a guardarvi, ad esempio pronunciando il suo nome o producendo un rumore che lo attiri, in questo momento vogliamo che il cane si chieda “cosa ne pensa il capobranco?” e non “devo raggiungere il capobranco!”.

Educare il cane all’attenzione, se tira al guinzaglio

tirare guinzaglio
tirare guinzaglioEccoci arrivati alla prima lezione pratica, con il metodo gentile cerchiamo di insegnare al nostro cagnolino a chiedere per poter agire: il metodo più veloce è con il clicker ma è anche quello che può fare più danni. L’uso del clicker come metodo educativo e non di addestramento, come ho già ribadito, deve arrivare per ultimo, quindi quando siamo in condizioni di ambiente favorevole l’educazione può avvenire con il solo rapporto di fiducia tra padrone e animale, rinforzando le azioni giuste con golosi premi e tanto amore. Come abbiamo detto se il cane ci riconosce come perfetto capobranco presterà molta attenzione ai nostri permessi e movimenti.

Iniziamo quindi con il rafforzare l’attenzione, scegliamo un ambiente favorevole e iniziamo a camminare ignorando la bestiolina che sicuramente inizierà a incuriosirsi e a seguirci, se il cane ci inizia a guardare senza che noi abbiamo bocconcini appetitosi nelle mani gli facciamo una carezza, facendogli capire che guardare il padrone è cosa ben accettata. Nel caso questo non accadesse andiamo a rinforzare ancora la ricerca dello sguardo, camminando con dei bocconcini sfiziosi in mano, quando il cane cercherà i nostri occhi elargiremo un premietto.

Mi sono sentito chiedere molte volte come correggere un comportamento molto fastidioso che si crea quando il cane interessato dagli odori circostanti tira al guinzaglio, è un argomento che viene trattato poco e male, purtroppo ho letto di strattonare il cane o usare un collare a strangolo, invece il tirare al guinzaglio è proporzionale alla mancanza di educazione dell’attenzione, vediamo come.

Divieto di accesso ai cani nei negozi, scomparso per via della crisi

La crisi economica, che ha messo in ginocchio negozianti ed imprese, ha avuto un impatto devastante sui consumi. Gli esiti sono perlopiù negativi e non si vuole in alcun modo affermare che i tempi duri per le finanze degli italiani di questi ultimi anni siano stati un bene. Ma per certi versi, lo abbiamo visto con la diminuzione dell’inquinamento dovuto al rincaro dei costi dell’energia e della benzina, e di conseguenza a meno spostamenti in macchina e ad un maggiore risparmio energetico in casa, è stato così.

Altro esempio di un piccolo dato positivo dovuto alla crisi è la quasi totale scomparsa del cartello di divieto di accesso ai cani sulle insegne dei negozi, imputabile, secondo gli animalisti, proprio alla crisi. I gestori non possono permettersi di rivolgersi bruscamente ai tanti potenziali clienti, con quattrozampe al seguito, che vogliono entrare a dare un’occhiata, e magari comprare, ma dovendo lasciare il cane fuori, si tratterrebbero poco, o ancora alcuni non entrerebbero affatto, scoraggiati e anche infastiditi da questi diktat.

Guinzagli per cani, guida all’acquisto

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Il guinzaglio è un accessorio indispensabile per chiunque possegga un cane, di qualunque taglia: infatti l’uso del guinzaglio è obbligatorio per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. In commercio nel esistono di tantissime tipologia, in pelle, in corda, fatti di catena, la maggior parte dei modelli poi sono abbinati ad una pettorina dello stesso colore e consistenza. Scegliere il guinzaglio giusto è un ottimo punto di partenza per poter fare lunghe passeggiate insieme al nostro amico a quattro zampe ed avere una maggiore sicurezza quando ci troveremo in spazi pubblici insieme ad altre persone.

I guinzagli estensibili di tipo Flexi non possono più essere utilizzati, in quanto l’ordinanza dell’ Onorevole Martini pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23-3-2009 ha fissato la lunghezza del guinzaglio in massimo 1,50 metri durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni.

Per l’addestramento del cane invece è consigliabile scegliere un guinzaglio resistente, in nylon, regolabile su tre lunghezze, per poter abituare in maniera graduale il cane. In ogni caso, soprattutto per i cani di grossa taglia che iniziano l’addestramento, è consigliabile utilizzare un guinzaglio abbinato ad collare a semi strangolo o a strangolo, che agisce da inibente del traino e che, contrariamente a quanto si crede non fa assolutamente male al cane.