Il 2010 e la doppia faccia della Cina

Cane cinese su una bici

Cane cinese su una biciIniziamo a tirare le somme di quel che è stato il 2010 per i nostri amici a quattro zampe, con questo articolo affronteremo l’evolversi del rapporto uomo-animale domestico in Cina.

Abbiamo iniziato a Marzo con la triste notizia della moria di Tigri che ha visto undici tigri di razza siberiana trovate morte in uno zoo cinese, con l’aggravante dovuta al fatto che la tigre siberiana è un animale in via di estinzione.

Ha Wenjin e i suoi 1500 cani in Cina

1500 Cani in CinaSe vi ha impressionato la famiglia con ottanta animali esotici in casa allora rimarrete con la mascella slogata vedendo la foto scattata in Cina che apre l’articolo.

Vi abbiamo già parlato della Cina che, modernizzandosi, si sta aprendo ai pet, non più solamente cibo ma anche amici con cui condividere emozioni e parte della propria esistenza, la “signora dei randagi” lo ha capito, si è licenziata, ha venduto la casa e la macchina per prendersi cura di un numero immenso di cani, ben millecinquecento.

L’adoratrice dei cani con gli occhi a mandorla si chiama Ha Wenjin, prima di dedicare la propria vita agli animali era una donna in carriera, da manager in un’azienda è passata a direttrice di un rifugio privato per accogliere i cani abbandonati o randagi di Nanjing nell’est della cina.

Cina e la politica del cane unico

Cane cinese

Cane cineseVi avevo parlato tempo fa di come la Cina si sta sempre più occidentalizzando capendo l’importanza di un animale domestico, bisogna però comprendere che per una popolazione di 1.336.920.000 (stimata nel 2008) un numero altrettanto alto di cani, magari poi abbandonati, potrebbe portare a seri problemi.

Così mamma rossa ha esteso la legge del figlio unico, che nel 2010 compie 30 anni, anche ai cani regolando il numero massimo di cani posseduti da un nucleo famigliare.

Cina, liberati orsi prigionieri da trenta anni

orso

Vivevano in condizioni terribili, anche a livello igienico, da almeno trenta anni e, finalmente, hanno potuto rivedere la luce e quel poco di libertà ormai rimasta. Dieci orsi appartenenti a specie in via di estinzione, sono stati tratti in salvo in Cina, con un blitz dei volontati di “Animals Asia Foundation”. Gli animali di trovavano in una cosiddetta “fattoria della bile“, nella provincia di Shangdon. In tali luoghi, purtroppo ancora molto diffusi, le specie vengono sistemate in gabbie strettissime, per poi prelevarne proprio quella stessa bile che nella medicina locale, viene considerata capace di combattere parecchi disturbi. Quella dell’orso, in particolare, viene estratta utilizzando un catetere impiantato nell’addome, quando è vivo, nonostante questa operazione sia vietata dal governo e considerata illegale.

Operai di uno zoo cinese sorpresi a mangiare carcasse di animali

tigerSi cibavano di carcasse di animali morti a causa di scarse condizioni igieniche e, in questo modo, oltre a portare a casa del cibo gratuitamente, nascondevano anche le “prove” di quello che era avvenuto. La scandalosa notizia arriva dalla Cina, dove un gruppo di operai di uno zoo addirittura regalava la carne, oltre che mangiarla insieme alla propria famiglia, secondo quanto riporta il quotidiano The New Express Daily. La struttura in questione doveva aprire i propri battenti in estate, ma già dietro i cancelli si consumavano degli orrori ai danni di creature innocenti. Per prima cosa, intanto, non era abilitata a tale utilizzo, mentre ugualmente i lavori del giardino zoologico di Dongguan, nella provincia meridionale del Guangdond, proseguivano in vista dell’inaugurazione.

In Cina è stato scoperto un nuovo animale

shanghai

Gli studiosi stanno ancora effettuando tutte le verifiche del caso, tuttavia sembra che in Cina possa trovarsi una nuova specie di animale mai vista e classificata prima. Un gruppo di cacciatori dello Sichuan, infatti, avrebbe trovato una creatura che all’inizio sembrava essere un orso, ma quando è stato osservato da vicino  è apparso subito evidente che si trattava di un essere vivente totalmente differente e soprattutto sconosciuto.

Sequestrate 300 pellicce di procione di origine cinese

Procione

Ancora un caso di animali finiti nel mirino di uomini senza scrupoli, utilizzati soltanto per ottenere un guadagno di natura economica e privati del loro habitat naturale e del loro diritto a vivere liberi in mezzo alla natura. Questa volta, però, i procioni protagonisti della storia, chissà quanti in realtà, sono diventati oltre trecento pellicce e capi di abbigliamento che sono stati sequestrati dal Corpo Forestale durante una operazione coordinata dalla sezione investigativa Cites di Roma. Quest’ultima  costituisce un vero e proprio organo di difesa che riguarda la Convenzione sul controllo del commercio internazionale delle specie animali e vegetali selvatiche, minacciate di estinzione. I pezzi pronti alla vendita provenivano dalla Cina e stavano per essere immessi sul mercato.

Moria di tigri in Cina, è emergenza

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Sono ben 11 le tigri di razza siberiana trovate morte in uno zoo cinese: si tratta di una vera e propria emergenza, soprattutto in considerazione del fatto che la tigre siberiana è un animale in via di estinzione. Lo zoo presso il quale si sono verificate le morti, nella provincia di Liaoning, avrebbe mantenuto le bestie in pessime condizioni. in particolare le autorità che indagano sulla vicenda avrebbero riferito che il cibo a disposizione per le tigri sarebbe stato scarsissimo, se non addirittura carente.

In Cina vi sono ben5 mila tigri che vino in cattività, in zoo spesso fatiscenti che non rispettano le minime regola per la salvaguardia di tale specie: i gestori dello zoo si sarebbero giustificati dicendo che alle bestie erano date ossa di pollo. In realtà pare che il cibo fosse di scarsa qualità, marcio, e che gli animali, grandi e bisognosi di tanto spazio, fossero rinchiusi in gabbie troppo piccole per le loro dimensioni, gabbie umide ed esposte alle intemperie.

L’impossibilità di muoversi provoca alla lunga negli animali non solo patologie psichiche e fisiche, ma anche una maggiore esposizione delle stesse alle malattie: altro dato curioso è che nonostante la popolazione di tigri allo stato brado sia in forte diminuzione,  il numero di tigri è comunque consistente negli zoo e nei centri di riproduzione del nordest del paese. Per quale motivazione?

Panda giganti, Tokio li chiede in affitto a Pechino

pandaUn milione di dollari per collocare una coppia di panda maggiore nei propri giardini zoologici: è quanto è disposto a pagare il Giappone per la gioia di bambini e adulti in visita a Tokio. A intascare l’ingente somma è la Cina che presterà il simpatico animale perennemente a rischio estinzione e consoliderà in questo modo il delicato rapporto politico ed economico con la vicina nazione orientale. Lo zoo Ueno, infatti, è rimasto nel 2008 orfano di Ling Ling e, da allora, i teneri “orsacchiotti” bianchi e neri non sono più stati i protagonisti del parco, con grande dispiacere dei più piccoli.