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Il 2010 e la doppia faccia della Cina

Cane cinese su una biciIniziamo a tirare le somme di quel che è stato il 2010 per i nostri amici a quattro zampe, con questo articolo affronteremo l’evolversi del rapporto uomo-animale domestico in Cina.

Abbiamo iniziato a Marzo con la triste notizia della moria di Tigri che ha visto undici tigri di razza siberiana trovate morte in uno zoo cinese, con l’aggravante dovuta al fatto che la tigre siberiana è un animale in via di estinzione.

Colpa di un comportamento errato da parte dei gestori dello zoo che, si pensa, cibassero i felini con cibo addirittura marcio.

Sempre a Marzo la Cina imprenditorialista aveva esportato irregolarmente trecento pellicce di procione trovate e sequestrate a Pescara.

In Aprile finalmente arriva una buona notizia, la scoperta di un animale non ancora noto simile ad uno Yeti i cui scopritori dissero “fa dei continui richiami, probabilmente cerca aiuto dagli ultimi della sua specie o forse è lui l’ultimo? Non lo sappiamo“.

Nuove storie macabre da una Cina antica tornano narrate dal The New Express Daily che riportava la parola di alcuni testimoni oculari dopo una visita in uno zoo che avevano raccontato al giornale di avere visto gabbie assolutamente inadatte a contenere gli animali, pochissimo personale in grado di provvedere al loro sostentamento e condizioni generali di vita  pessime.

Condizioni che portavano alla morte degli animali con tanto di un gruppo di operai dello zoo che addirittura regalava la carne, oltre che mangiarla insieme alla propria famiglia,

Le fattorie della bile sono figlie di una cultura insufficiente del rispetto degli animali, questa volta si parla di Orsi tenuti prigionieri per ben trenta anni in una di queste fattorie dove le specie vengono sistemate in gabbie strettissime, per poi prelevarne proprio quella stessa bile che nella medicina locale viene considerata capace di combattere parecchi disturbi.

Queste sono solo una goccia in mare di notizie rispetto a quello che accade in Cina, fortunatamente non arrivano solo brutte notizie ma anche alcune di cui gioirne, nel l’articolo di domani tireremo le somme sulla nuova Cina che inizia a riconoscere gli animali come possibili membri di famiglia.

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