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Ravenna: la piaga del traffico di cani dal Sud

Anche a Ravenna, cittadina sulla costa Adriatica, è arrivato il triste fenomeno della tratta dei cuccioli dal Sud Italia: a spiegarlo è il presidente dell’Enpa Ravenna Carlo Locatelli. L’Enpa di zona denuncia un altro inspiegabile fenomeno: molte persone, che si erano mostrate interessate all’adozione di un cane dal canli pubblico cittadino, si sarebbero poi tirate indietro in quanto l’adozione avrebbe comportato un iter lungo e burocratico, preferendo adottare cani da associazioni spesso fantasma, senza nessuna certificazione o sicurezza.

Purtroppo, anche a Ravenna sta propagandosi, in modo incisivo, il fenomeno del traffico di cani dal Sud Italia. Associazioni virtuali convincono delle persone ad adottare dei cani dalle più diverse località del Mezzogiorno, raccontando storie strappalacrime. Alcune persone si prestano ad ospitare anche fino a mezza dozzina di cani, in attesa che altri trovino un nuovo proprietario.

Stiamo parlando di cani che molto spesso evidenziano delle problematiche comportamentali e caratteriali, che l’improvvisato organizzatore di stalli sovente non si dimostra capace di gestire. Le conseguenze sono le più svariate: cani abbandonati davanti alle strutture pubbliche, nuovi spostamenti in altre zone e così via.

I cani che vengono dal Meridione sono quasi sempre privi di microchip, senza verminazioni né vaccinazioni e non di rado affetti da Leishmaniosi; quando invece sono accompagnati dal libretto sanitario, il nome e la firma del veterinario appaiono indecifrabili e misteriosi. Ovviamente le bestiole in arrivo non sono sterilizzate ed i neo proprietari od i titolari degli stalli non ci pensano neppure lontanamente a scongiurare il pericolo di inattese ed indesiderate cucciolate.

E’ evidente che l’adozione di un cane dal canile risulta maggiormente difficoltosa: il canile è una struttura pubblica che cede gratuitamente  cani e gatti solo a persone ritenute responsabili o che comunque hanno una storia famigliare adeguata. La velocità nell’adozione non è sintomo di buona organizzazione da parte di un’associazione animalista o presunta tale, ma di superficialità e di tentativi di arginare o scavalcare la burocrazia, spesso onerosa ma necessaria per il benessere dei nostri amici a quattro zampe. Fonte www.romagnaoggi.it

3 commenti su “Ravenna: la piaga del traffico di cani dal Sud”

  1. Siamo lieti che altri si siano finalmente accorti di quanto avviene con lo spalmamento di randagi dal Sud al Nord Italia e che, sempre finalmente, se ne preoccupino!

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  2. assolutamente, e cercheremo di tenere aggiornati i lettori su quanto sta accadendo e su come si cercherà di risolvere il problema!

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  3. Morgana dice:

    Siamo lieti che altri si siano finalmente accorti di quanto avviene con lo spalmamento di randagi dal Sud al Nord Italia e che, sempre finalmente, se ne preoccupino!

    Sono perfettamente d’accordo: apriamo gli occhi, per salvare da ignoto destino tanti animali affidati come pacchi senza controlli…

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