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Piometra nel cane: sintomi, terapia e intervento

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La piometra è un’infezione batterica dell’utero che può colpire sia i cani sia i gatti di sesso femminile e si manifesta nel periodo successivo al calore. È una malattia che colpisce prevalentemente tra gli 8 e i 10 anni di età, soprattutto le femmine che non hanno avuto gravidanze periodiche o trattate farmacologicamente per sopprimere i calori o per interruzioni di gravidanze. Vediamo quali sono i sintomi e come intervenire.

Piometra nel cane: sintomi

La causa più comune di piometra nelle cagne giovani è la somministrazione degli estrogeni per prevenire la gravidanza dopo l’accoppiamento o per sopprimere o prevenire il calore. La cosa migliore, infatti, se non si intende far accoppiare il cane, resta la sterilizzazione. Nelle cagne anziane, invece, la causa più frequente è la produzione elevata di progesterone, che provoca l’ispessimento della parete dell’utero e un aumento del numero delle sue ghiandole, che costituiscono l’ambiente ideale non solo per la crescita degli embrioni, ma anche per la crescita batterica. I sintomi della piometra sono diversi, tra cui:

  • Inappetenza
  • Apatia
  • Abbattimento
  • Sete e urinazione eccessive
  • Febbre
  • Scolo vulvare di colore rosato (a causa del sangue e del pus)
  • Vomito
  • Diarrea

La piometra può manifestarsi in forma chiusa quando la cervice non permette la fuoriuscita di materiale e in forma aperta quando si assiste ad uno scolo vaginale contenente pus e sangue. Nel primo caso la malattia è molto più grave e portare alla morte se non si interviene tempestivamente. La piometra aperta, invece, è più facile da individuare, ma in ogni caso senza trattamento è sempre mortale.

 Piometra: terapia e intervento chirurgico

Una volta accertata la presenza della piometra tramite esame ecografico, analisi del sangue e dell’urina, la terapia d’elezione è quella chirurgica e consiste nell’asportazione dell’utero e delle ovaie. In alcuni casi può risultare efficace la terapia medica che consiste nella somministrazione di prostaglandine, antibiotici e algepristone per favorire l’espulsione del materiale purulento, ma è indicata solo qualora si desideri preservare l’integrità dell’apparato riproduttore in vista di future gravidanze.

Via| Ambulatorio Veterinario Avanzi-Mori; Photo Credit| Thinkstock

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