Home » Acquari » Le piante per l’acquario: l’Anubias Barteri

Le piante per l’acquario: l’Anubias Barteri

Oggi ci occupiamo di  una pianta per acquario di acqua dolce, pratica e molto carina: ce ne sono diverse varietà, tra le quali quella nana, tutte molto facili ed adatte ad un neofita. L’Anubias è della famiglia delle Araceae, tipiche dell’Africa: la qualità nana, al più diffusa negli acquari, va da un minimo di quattro ad un massimo di quindici centimetri. Necessita di una temperatura di circa 25 gradi.

E una pianta palustre poco esigente, molto apprezzata in acquariofilia proprio per al sua semplicità di gestione: la crescita è lenta e si adatta perfettamente alle condizioni in acquario, sia in acqua più o meno dura, alcalina o acida. L’Anubias cresce meglio all’ombra o con una luce media: una illuminazione forte può provocare un aumento delle alghe, che la andrebbero a ricoprire.

Si tratta di una è pianta molto adatta per il primo piano, date le sue ridotte dimensioni. Se sistemata in fondo l’acquariofilo dovrà collocare il tronchetto (rizoma) sopra il substrato, altrimenti la pianta tenderà a crescere troppo lentamente. Molto indicata la coltivazione sul materiale decorativo come il legno o le rocce: gli acquari arredati solo con l’Anubias sono molto decorativi, è possibile disporre tali piante in acquari senza materiale di fondo, lasciando le piante libere di galleggiare.

Da dove arrivano queste piante? Di quale zona sono originarie? L’Africa tropicale occidentale, il Camerun. in particolare, è il luogo di origine e provenienza, dove alloggia lungo i fiumi tropicali. Durante la stagione delle piogge vive completamente sommersa, mentre nelle altre stagioni è emersa o semiemersa, si trova quasi sempre nell’acqua corrente, crescendo su rocce e radici.

Considerazione finale: l’Anubias è altamente consigliata per chi inizia a muovere i primi passi nel mondo degli acquari, facile per la fertilizzazione e la luce, è abbinabile a tutti i pesci in quante le sue foglie coriacee non sono commestibili. Unica avvertenza: pulite eventuali alghe dalla superficie delle foglie.

Lascia un commento