Acquario: allestirlo con la Tecnica Olandese

allestimento acquario olandese

allestimento acquario olandese

L’acquario di piante modello olandese è stato per anni l’unico modello di acquario di piante capace di coniugare la bellezza alla tecnica acquariofila: si tratta di una vasca creata e strutturata per le piante, che hanno la massima importanza, pur trovando spazio anche un certo numero di pesci! L’acquario olandese è strutturato in tre differenti volumi: le piante da sfondo, le intermedie e quelle da primo piano, secondo un preciso schema armonico di forme e colori.

Pesci: la riproduzione in acquario

Tutti coloro che hanno un acquario sanno quanto possa essere emozionante vedere accrescere i propri inquilini con tanti avannotti: è una bella soddisfazione in quanto indice di buona salute dei pesci e di corretta manutenzione dell’acquario. Se infatti non stanno bene e non si trovano in un ambiente loro consono difficilmente si riproducono: fare nascere gli avanotti in cattività richiede comunque alcune regole precise, per tutelare genitori e nascituri.

Acquario: il fondo migliore per la prima vasca

Nell’acquario di acqua dolce è di importanza vitale la scelta del substrato per l’allestimento del fondo: nel caso di acquari ricchi di piante, occorrerà un fondo in grado di nutrirle, si useranno quindi substrati fertili (esempio: akadamo o osmocote) ricoperti da un fondo decorativo a nostro piacimento. In generale possiamo dividere i fondi in diverse tipologie:

1) Ghiaietti policromi. Si tratta della tipologia di fondo più economica e versatile, nonchè disponibile in tutte le granulometrie. Sono sostanzialmente inerti per quanto riguarda l’influenza sui valori chimici dell’acqua, per cui si adattano perfettamente agli acquari di comunità, dove acidità e durezza sono generalmente nella fascia media.

2) Ghiaietto qarzifero. Disponibile nei colori tipici del quarzo (bianco-grigio o rosa) di granulometria variabile, è uno dei materiali di fondo più consigliati per vasche con acidità e durezza bassi, non avendo presenza di calcio nella propria composizione. Permette inoltre di creare un bel contrasto con legni, pietre scure e il verde delle piante.

Le piante per l’acquario: l’Anubias Barteri

Oggi ci occupiamo di  una pianta per acquario di acqua dolce, pratica e molto carina: ce ne sono diverse varietà, tra le quali quella nana, tutte molto facili ed adatte ad un neofita. L’Anubias è della famiglia delle Araceae, tipiche dell’Africa: la qualità nana, al più diffusa negli acquari, va da un minimo di quattro ad un massimo di quindici centimetri. Necessita di una temperatura di circa 25 gradi.

E una pianta palustre poco esigente, molto apprezzata in acquariofilia proprio per al sua semplicità di gestione: la crescita è lenta e si adatta perfettamente alle condizioni in acquario, sia in acqua più o meno dura, alcalina o acida. L’Anubias cresce meglio all’ombra o con una luce media: una illuminazione forte può provocare un aumento delle alghe, che la andrebbero a ricoprire.

La propagazione delle piante

Se l’acquario è sano, le piante che vi sono contenuto si propagheranno senza l’intervento del proprietario: la propagazione avviene in due modalità, sessuata o asessuata. Per quel che attiene alla propagazione sessuata, consiste nella produzione di semi, spore e fiori: nel caso di propagazione in acquario, è necessario che due o più piante producano dei fiori sopra la superficie dell’acqua. Si tratta di un sistema difficile da controllare.

Occorrerà aiutare la pianta a sviluppare degli steli forti, fornire una ventilazione ottimale sopra l’acquario, ed infine abbassare il livello dell’acqua. Appena sbocciati, è importante impollinare i fiori, spostando il polline dal fiore maschio al fiore femmina: se l’impollinazione ha successo e si formano i fiori, piantali quanto prima! Per quel che attiene invece la riproduzione asessuata, è il metodo più utilizzato dalle piante di acquario per la propagazione.

La pianta madre produce delle piante che sono geneticamente identiche, dette figlie: le piante di acquario si riproducono naturalmente attraverso stoloni, germogli e piante avventizie. Gli stoloni sono rami orizzontali che sviluppano delle piante figlie alle sue estremità, sono simili a radici e si propagano appena sotto la superficie: le nuove piante ricevono i nutrimenti dalla pianta madre e sviluppano radici e foglie.

Fertilizzazione delle piante d’acquario

echinodorus 

Le piante all’interno dell’acquario sono estremamente importanti, la loro cura è delicata e necessita di attenzioni per non dover poi lottare con la crescita delle alghe e la conseguente spossatezza delle piante. I fertilizzanti, indispensabili per la corretta crescita delle piante, vanno usati con accortezza, in particolar modo nelle prime applicazioni: le dosi vanno infatti calibrate a seconda della grandezza dell’acquario.

Il fertilizzante non deve contenere o apportare troppo ferro alla vasca: occorre pertanto verificare che nell’acqua non si accumuli troppo ferro. Tale analisi è facilmente fattibile grazie all’uso di un kit per la determinazione del ferro che è facilmente acquistabile in qualsiasi negozio di animali: a questo punto attraverso il kit potremo verificare quanto ferro è contenuto nella vasca dopo l’uso del fertilizzante, tenendo presente che l’ideale è una quantità di ferro in acqua non superiore a 0,05-0,1 mg/l.

Se trascorse almeno 24 ore il ferro non è stato assorbito, allora significa che è stato sbagliato il dosaggio del fertilizzante e le piante non sono in grado di assorbirlo tutto, lasciando quindi alle alghe campo libero. In linea di massima si consiglia di fertilizzare il fondo piuttosto che l’acqua: tale operazione infatti permette l’accumulo dei nutrimenti ivi contenuti in una zona estranea alle alghe. In ogni caso la decisione deve basarsi esclusivamente sulle tipologie di piante presenti in vasca, poiché infatti vi sono piante che non assumono i nutrimenti dalle radici.

Acquario dolce, scegliere le piante giuste

Ceratophyllumdemersum

All’interno di un ecosistema in miniatura come l’acquario, un ruolo di grande importanza è ricoperto dalla presenza di piante sane e rigogliose. Tranne che negli acquari di tipo africano, dove vengono utilizzate quasi esclusivamente rocce, possiamo dire che le piante sono protagoniste di tutti gli acquari di acqua dolce.

Così come per i pesci, anche le piante hanno esigenze in termini di caratteristiche dell’acqua: al momento dell’acquisto, quindi, occorre sempre valutare se la pianta che ci accingiamo ad acquistare è adatta all’ambiente che ricreiamo. Una caratteristica che è meglio privilegiare è la velocità di crescita delle piante: piante a crescita rapida ci permettono di consumare più velocemente quelle sostanze che possono inquinare l’acqua (nitrati, fosfati) e contrastare la crescita di alghe, oltre a fornire riparo agli ospiti che saranno presenti.

Le piante vanno acquistate anche in base ai propri gusti estetici, possibilmente valutando una piantumazione che dia profondità all’acquario: il sistema migliore per questo tipo di effetto è quello di avere piante basse in primo piano, aumentandone l’altezza man mano che andiamo verso il fondo. Così facendo, creeremo uno sfondo verde e naturale che renderà più godibile tutta la vasca, con una sorta di giardino sul primo piano.