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Papa Francesco, l’ermellino, l’avorio e le petizioni

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Papa Francesco I. Il nome promette bene,  e a dir la verità, per me che non sono certo una vaticanista, anche l’approccio iniziale è stato buono con quel suo “Fratelli e sorelle, buonasera”. Di certo San Francesco è il simbolo della semplicità e carità umana, ma anche colui che per fratelli e sorelle aveva il sole, la luna e le creature della madre terra. San Francesco amava e dialogava con gli animali. Sarà giunta quindi l’ora per il Vaticano di rinunciare al vestimento bordato di ermellino per le cerimonie di Natale? E a tutti gli oggetti in avorio?

Più in generale sarebbe necessario un minimo di sobrietà in più di cui il nuovo Papa, ai tempi Jorge Mario Bergoglio, sembra essersi già reso testimone nel tempo. Certo ora il ruolo gli impone un passo decisivo e tutte le associazioni animaliste rivolgeranno a lui delle richieste in tal senso. Le raccolte di firme, le petizioni, anche online sono numerose al riguardo ed erano state create per essere inviate a Benedetto XVI°. Ma pare, almeno per quelle che ho trovato che non si sia ancora raggiunto il numero di firme stabilito nell’obiettivo. Visto che sono ottimista, suppongo sia questo il momento di dare un nuovo impulso a tali petizioni, sperando però che queste non servano, e che Papa Francesco I° rinunci già di suo a questi paramenti sacri ormai decisamente fuori luogo.

In un sito che non cito per non fargli una pubblicità che non merita e che lo stesso mondo cattolico ricuserebbe solo per i toni aggressivi che vi si usano, ho trovato scritto in relazione a queste petizioni che si tratta solo di associazioni che vogliono farsi notare, che il paramento di ermellino è uno solo (e che i giudici ce l’hanno più imponente e nessuno gli dice nulla), che nessuno si lamenta per le scarpe fatte con la pelle di maiale, e che Dio stesso ha vestito e nutrito gli uomini con la pelle e la carne degli animali …. eccetera. Ecco, chi ha scritto queste cose ha perso di vista la realtà da un pezzo: noi sappiamo quanto 1 mantello o 10 non faccia differenza: quello che conta è il gesto simbolico di un uomo di Chiesa, del Papa, soprattutto in un momento così particolare della nostra storia, di difficoltà economica per tutti e di forte sentimento animalista. Quello che conta è anche smettere di uccidere animali con la scusa che ci si deve vestire ed alimentare, quando non siamo più ai tempi delle caverne, in cui serve una pelliccia di animale. Francesco I° sarà il Papa del rinnovamento e del rispetto degli animali secondo voi? Intanto firmiamo le petizioni. Ve ne propongo 2 italiane:

Vaticano stop all’uso di avorio e pellicce per finalità religiose (Enpa)

Papa senza ermellino (Aidaa)

Foto: Thinkstock

 

3 commenti su “Papa Francesco, l’ermellino, l’avorio e le petizioni”

  1. Basta con le pellicce di armellino per il papa e con gli accessori in avorio…ci vuole rispetto per la vita degli animali,dato che si chiama anche Francesco speriamo che sia di buon auspicio.

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