
Continuiamo a parlare delle malattie che maggiormente possono colpire i pesci all’interno dell’acquario: oggi ci occuperemo dell’Oodinium, che altri non è se non l’equivalente dell’ittioftiriasi negli acquari marini. La differenza nel caso di acquario tropicale è che le macchie possono anche assumere un colore rosso scuro, anziché essere a puntini bianchi come nel caso dei pesci di acqua dolce. Il parassita tende ad attaccarsi al corpo del pesce: il batterio si materializza o quando vi è un nuovo pesce che viene introdotto in vasca oppure a causa di repentini sbalzi di temperatura esterna che influiscono nonostante il riscaldatore tenda a mantenere la temperatura costante.
Il manifestarsi della malattia è simile a quella precedentemente trattata: il pesce manifesta difficoltà respiratorie, tenderà a strisciare contro gli oggetti e poi si manifesteranno i puntini, occorrerà quindi somministrare un medicinale specifico e cambiare l’acqua dell’acquario, inserendo il carbone attivo nel filtro per pulire e filtrare bene l’acqua.
Altra malattia che può colpire i nostro pesci sono i funghi come la Saprolegnia, che provocano il manifestarsi sul pesce di una sorta di chiazza bianca come se fosse di ovatta. Tale infezione micotica colpisce molto frequentemente i pesci rossi: la cura è semplice, antibiotici specifici da sciogliere in acqua o bagni salati. Nel caso di localizzazioni specifiche (come lungo la bocca), trattare solo la zona colpita.
Sdraiati sul letto, malgrado non facciamo il minimo movimento, basta anche solo un fremito impercettibile di un muscolo affinchè si scateni la forza ninja nascosta nel nostro adorabile gattino. Immediatamente ci tende un agguato e ci assalta un polpaccio, un braccio e inizia a mordere e graffiare come un indemoniato. Eppure fino a pochi istanti prima magari stava facendo le fusa pacificamente e non pensava neanche ad intraprendere una lotta libera con noi. Come è possibile che il nostro gattino sia così tranquillo e scatenato allo stesso tempo?


Se il vostro cane riesce benissimo a manifestare la sua presenza anche senza abbaiare ed entrare nella stanza, forse è giunto il momento di fargli fare un bel bagno. Un momento vissuto spesso con ansia parimenti condivisa da proprietari e cani, soprattutto se si tratta del battesimo dell’acqua e si temono le prime reazioni del nostro cucciolo al lavaggio.
